Avere vent’anni: KLIMT 1918 – Dopoguerra
Un album unico, che ancor oggi emoziona e commuove, tra i più fulgidi esempi degli intrecci tra metallo evoluto e sonorità indie che avevano animato l’inizio del millennio.
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Un album unico, che ancor oggi emoziona e commuove, tra i più fulgidi esempi degli intrecci tra metallo evoluto e sonorità indie che avevano animato l’inizio del millennio.
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Puntata ricchissima coi ventennali di Dying Fetus, Agalloch, Endstille, Nasum, Grave Digger, Lamb of God, Twisted Tower Dire, Dark Lunacy, Die Apokalyptischen Reiter, Sepultura, Marilyn Manson, il live album dei Blind Guardian, Undressed Momento dei Klimt 1918 e parecchio altro.
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Ritorna la rubrica sui piùdi5menodi10 dischi italiani ai quali siamo più affezionati. È il momento di parlare (anche) di Dalla e Battisti.
Continua a leggereIn altra sede, in occasione del ritorno dei Novembre, ci si chiedeva che fine avessero fatto i Klimt 1918. Neanche a farlo apposta si sono ripresentati entrambi al pubblico proprio nello stesso anno con Ursa e il doppio album Sentimentale Jugend, rispettivamente dopo un’assenza di nove e otto anni. Se devo essere sincero non avevo mai pensato all’italianità dei due
Continua a leggereA otto anni dall’ultimo album pubblicato e dopo sei anni di assenza dai locali della capitale i Klimt 1918 si ripresentano al Quirinetta per il release party del loro ultimo doppio album, Sentimentale Jugend. L’atmosfera magica della serata comincia già dalle strette viuzze tra cui bisogna camminare per arrivare al locale. Farsi la Togliatti e la prenestina per arrivare al
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