Avere vent’anni: DREAM THEATER – Octavarium
Alla fine rimane il miglior lavoro di John Petrucci e soci dal 2001 a oggi, sebbene somigli più a una compilation che un album con una sua coerenza interna.
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Alla fine rimane il miglior lavoro di John Petrucci e soci dal 2001 a oggi, sebbene somigli più a una compilation che un album con una sua coerenza interna.
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L’album del ritorno di Mike Portnoy è altalenante e non privo di difetti, ma segna il ritorno a un’alchimia e a una capacità di emozionare che si pensava persa per sempre.
Continua a leggereHo visto i Dream Theater due volte: la prima durante il tour di Six Degrees of Inner Turbulence, con i Pain of Salvation di spalla, al PalaMarino; la seconda al Forum di Assago, quattro anni fa, nel tour in cui rifacevano tutto Images & Words. Oggi siamo di nuovo ad Assago, perché risuonano tutto Scenes From a Memory, il loro
Continua a leggereLa commessa del centro di collocamento osservò con sospetto il suo nuovo cliente, un ragazzone dai lunghi capelli scuri, muscoloso e sorridente, ma che sicuramente stava tentando di giocarle un brutto scherzo. E così, subito dopo averlo schedato gli pronunciò la domanda che teneva a mente fin da principio: “Signor Mangini, perchè si sta rivolgendo a noi? Ci risulta che
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