Un suono tra gothic metal e black album. Pezzi orecchiabili e con un gran tiro. Estetica horror d’antan. Un disco che ancor oggi si fatica a togliere dallo stereo.
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Dopo un esordio all’insegna della NWOBHM e del canone maideniano, il secondo album dei tedeschi strizza l’occhio al gothic rock. Per Belardi, sono il prossimo gruppo da tenere d’occhio.
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Un album spartiacque nella carriera degli svedesi, che tornarono a indurire il suono e aprirono la porta a quelle influenze rock e progressive che avrebbero costituito la spina dorsale del loro nuovo corso.
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Il nuovo progetto di Nick Holmes e Gregor Mackintosh si chiama come il controverso disco della sbandata elettronica dei Paradise Lost. E ricomincia proprio da lì.
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Questa musica sembrava destinata a non crescere con noi. Finché non è arrivata una band che suona come i gruppi romanticoni della nostra gioventù ma affronta temi decisamente più maturi.
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