I Before the Dawn tornano dopo un vuoto di undici anni. Se già gli ultimissimi album mostravano un preoccupante declino, questo Stormbringers spezza le gambe a qualsiasi speranza per il futuro.
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Dopo otto anni i maestri del black finlandese tornano con un nuovo album, più ragionato e melodico ma sempre fedele al loro stile. Griffar coglie l’occasione per scagliarsi contro certe dinamiche distorte delle case discografiche che fanno uscire i dischi “a rate”.
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L’ultimo album con Pasi Koskinen alla voce è da molti bollato come uno dei dischi più brutti dei finlandesi. Noi non la pensiamo affatto così. Anzi, è ancora meglio di quanto ricordassimo.
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Il terzo dei Kalmah magari non suona particolarmente originale, ma è un lavoro ispirato, composto da musicisti maturi e può riservare molte sorprese se si ha la pazienza di ascoltarlo con attenzione.
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Con il secondo album i Battlelore continuarono ad esplorare il mondo di Tolkien nel loro stile unico e indefinibile.
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