Il cantante dei Deicide parla a ruota libera di come il metal sia diventato fighetto e schiavo dei sottogeneri. Un discorso talmente interessante che c’è chi si farebbe sbranare da un grizzly piuttosto che starlo a sentire.
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Ennesimo dischetto da sei politico da un gruppo alla canna del gas che ha da tempo perso l’ispirazione. Qualche pezzo si salva pure ma a risaltare è soprattutto la tragica copertina fatta con l’intelligenza artificiale.
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L’ultimo disco con i fratelli Hoffman fu anche quello della resurrezione dopo le due schifezze che segnarono l’addio alla Roadrunner. Un album diseguale ma ispirato, canto del cigno dei veri Deicide.
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NOVEMBRE – Classica Edoardo Giardina: Classica è il primo album veramente compiuto dei Novembre. Se da una parte Wish I Could Dream It Again…, pur nella sua originalità, rimaneva adolescenziale e umorale, dall’altra Arte Novecento, nonostante fosse già più velleitario e intellettuale, mostrava comunque il fianco a qualche debolezza, come la povera prova di Carmelo Orlando al microfono e un’immensa
Continua a leggereOne With Satan attacca lenta. Il riff ricorda Whatever That Hurts dei Tiamat in maniera bizzarra. Poi parte una slayerata e il ritornello è cadenzato e ignorante. Si sente che non ha scritto tutto Steve Asheim. L’uscita dell’ex Cannibal Corpse Jack Owen ha significato la perdita di un innesto durato dodici anni. Una sostituzione non semplice di partenza, quindi. Asheim ha spiegato
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