I dischi d’addio di System of a Down e Bolt Thrower, l’album più sottovalutato dei Lord Belial, tanto black metal underground, l’abominio dei Dimmu Borgir che rifanno Stormblast e altri ventennali.
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Belardi cerca di chiarire l’enigma per cui un gruppo di modesti mestieranti viene spesso esaltato oltre i suoi meriti. Ora ci si è messa anche la Nuclear Blast a complicare le cose.
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Ricordate quando da un riff era possibile indovinare la provenienza geografica di una band? Altri tempi, questi vengono dalla California e suonano un death metal che sa di vecchia Europa. E lo fanno benissimo.
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Posticcio e banale come i peggiori Amon Amarth, il death metal dei texani sembra costruito pescando elementi a caso come all’estrazione dei gironi di Champions League.
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Honour Valour Pride è l’unico dei Bolt Thrower senza Karl Willets alla voce, e fu anche il disco che risollevò il gruppo dopo il controverso Mercenary.
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