I PRIMAL FEAR sono diventati peggio del bollo auto
Non è un periodo facile. Essere un microimprenditore è un lavoro difficile, ti trovi a lottare ogni giorno contro tutto e tutti: dipendenti, pubblica amministrazione, tasse, politica, media, social, mentalità della gente, aumenti delle materie prime, aumenti delle bollette, aumenti dei capelli bianchi, cambi di clima improvvisi. Insomma, vivo la mia vita decine di pallottole che vogliono infilarsi nel mio culo alla volta. Quando una pallottola riesce malauguratamente a infilarsi nel mio culo, lo vedo come un insegnamento per cercare la prossima volta di non farla infilare nel mio culo. Questo per dire che generalmente sono una persona molto equilibrata, che non perde mai la calma e la ragionevolezza.
Così, in una giornata qualsiasi, trovo un avviso di giacenza nella posta e scelgo di andare subito a togliermi il pensiero. Piove, siamo a maggio ma sembra gennaio, un vento freddo mi taglia la faccia mentre, dopo aver trovato con difficoltà parcheggio, sotto la pioggia mi avvicino alla posta. Entro e per una ventina di minuti attendo il mio turno dietro una gentile vecchietta che ha deciso proprio oggi di fare operazioni molto difficili che potrebbero essere fatte comodamente dal divano. Poverina, penso, non avrà nessuno che la aiuta con queste cose, magari è sola. Si sa, alla loro età anche le cose per noi facili diventano difficili. Mi scopro stranamente rilassato e comprensivo. Arrivato il mio turno, ritiro la mia raccomandata e scopro di non aver pagato il bollo auto 2020. Odio il bollo auto. Una tassa inutile. Non c’è bisogno che vi spieghi le mie motivazioni su questo. Mi basta dirvi che odio davvero dover pagare il bollo auto. Ma vabbè, amici e amiche del metallo al fulmicotone, le tasse si pagano, prima o poi. È giusto e doveroso contribuire alla comunità con i nostri soldi. Decido di rateizzare l’importo con addebito su iban, la procedura è abbastanza semplice e intuitiva, anche se il sito non è ottimizzato per mobile e bisogna sbattersi un po’. Ah, la pubblica amministrazione, che meraviglia l’Italia, penso.
Concludo la procedura, e mi sento piuttosto rilassato: è stata una mattinata proficua finora. Che bella la vita, menomale che abbiamo il metallo, noialtri! Come faremmo senza i fischi di chitarra, le urla sguaiate, i riff al fulmicotone, le chitarre sulfuree, i ritmi sincopati. È giusto il momento di ascoltare un po’ di musica mentre si va verso il mio meraviglioso lavoro.
Toh, sentiamo un po’ il nuovo singolo dei Primal Fear, è proprio ciò che ci vuole!
Ora, cari amici del metallo.
Cari vecchi drogati tossicomani che non siete altro.
Vecchi boomer musicali che non vogliono aggiornarsi e preferiscono ascoltare le stesse diciotto canzoni di 50 anni fa perché si.
È colpa nostra.
Siamo noi la causa di questo.
Noi volevamo scopare.
Volevamo sentirci accettati e benvoluti. Eravamo stanchi di essere trattati da tutti come i drogati tossicomani satanisti che eravamo.
Volevamo andare ai concerti e non fare la conta delle salsicce.
Ci facevano sentire sbagliati, ma noi sapevamo che non era così.
Noi avevamo il metallo.
I riff al fulmicotone.
Le chitarre granitiche.
I fischi, porca di quella troia.
Noi avevamo Satana!
Eravamo felici, ma non lo sapevamo.
Ed è colpa nostra.
È colpa nostra se adesso Ralf deve fare scelte controverse per vendere tre biglietti in più. È colpa nostra se adesso ci mettono i coretti sotto al ritornello uguali a mille altri gruppi di merda tutti uguali. È colpa nostra se nel riff della strofa non si capisce un cazzo. È colpa nostra se i megamuscolazzi di Ralf non bastano più per strillare come tanto ci piaceva, e la sua voce viene aggiustata e modificata risultando metallica e plasticosa perché è così che si fa oggi.
Noi dobbiamo tornare froci. Aveva ragione il Masticatore. Dobbiamo tornare a scopare tra di noi, imbastardirci di nuovo.
Stiamo perdendo il metallo. E questa cosa mi fa incazzare molto di più del bollo auto 2020. Porca troia.
Ora vado ad ascoltare i Bütcher e a stuprare qualche animale selvatico. Addio. (Alessandro Colombini)




Oggi ho visto una mamma che portava la bimba a scuola con la maglietta degli Arch Enemy. No,dico, gli Arch Enemy…
che pretendete dal metal ormai..
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Impedire la riproduzione delle persone con la maglietta degli Arch Enemy mi sembrerebbe però un po’ esagerato, soprattutto con questi tassi di natalità
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ma la maglietta l’aveva la mamma o la bimba..?
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Sottoscrivo in toto. Io personalmente questa mania di volere a tutti i costi la fica nel metal l’ho sempre trovata assurda e perversa. Voglio dire, mannaggia al battesimo, se avessi voluto andare in posti pieni di fica mi sarei ascoltato il reggaeton, no? Al massimo i franz ferdinand, ecco. Aridateme la sagra della salsiccia.
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E poi, cosa c’è di più meravigliosamente ambiguo che la sagra della salsiccia?
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