Blood Incantation / Minami Deutsch @ Santeria Toscana 31, Milano – 09.05.25
Dopo tanti mesi di attesa dall’annuncio, finalmente arriva l’unica data italiana dei Blood Incantation. La serata ha fatto il tutto esaurito già da qualche settimana. Ma non per la musica, cosa pensate. Per l’arrivo a Milano del Masticatore. Tutti erano lì per lui. Andiamo con ordine.
Ad aprire la serata pensano i Minami Deutsch, combo krautrock giapponese attivo da oltre un decennio e con tre album alle spalle. Ora, non bazzico molto il krautrock, quindi non mi lancerò in disamine tecniche su ritmiche ipnotiche o sonorità psichedeliche, che la band propone con buona maestria, mi sembra. Il loro concerto è stato un crescendo di intensità: i volumi e le dinamiche aumentavano a ogni brano, e alla fin fine non sono stati affatto male. Considerando la piega spaziale che hanno preso gli headliner, la loro scelta come gruppo spalla non è poi così campata per aria (noi li beccammo a un vecchio Tube Cult, ndCiccio).

I Minami Deutsch al Freak Valley Festival
A questo punto mi trovo con il Masticatore e il Giardina, beviamo una birra all’esterno e scambiamo due parole. Poi rientriamo. Cala il buio e il pubblico si prepara alla comparsa dei Blood Incantation. Grandi applausi, grande eccitazione nell’aria. Gli americani partono eseguendo The Stargate, e subito dopo The Message, i due lunghi brani che compongono il loro ultimo disco, Absolute Elsewhere. E qui mi stupisco piacevolmente: l’album non mi aveva proprio convinto ma dal vivo è tutta un’altra cosa. Se in studio le due canzoni che lo compongono mi sembravano fatte di belle idee assemblate male, sul palco rendono bene. Complice l’acustica impeccabile della Santeria Toscana, i brani sembrano trasformati. Gli arrangiamenti prendono (quasi) senso, l’atmosfera cosmica è molto più efficace. Tutto fluisce con molta più naturalezza, e l’esibizione è spettacolare. Con un pubblico totalmente in estasi, continuano con Inner Paths (to Outer Space), seguita poi dai un interludio di synth. Lo spettacolo si chiude con Obliquity of the Ecliptic, le cui ultime battute vengono suonate con grande foga. Veramente una bella prestazione.

Blood Incantation @chippedbasket
Ora però va in scena un altro spettacolo. Il Masticatore va al banco delle magliette, io e Giardina invece usciamo. Ci approcciano dei ragazzi che non ho ben capito chi fossero, ma una di loro dice di aver riconosciuto il Masticatore tra il pubblico, e chiede se ci avesse visto giusto. Giardina conferma. Scatta a questo punto il delirio. Si attende allora l’uscita dal locale del Masticatore. Eccolo. Partono quindi una serie di urla estasiate che manco i Beatles all’ Ed Sullivan Show. I ragazzi finalmente toccano il cielo con un dito vedendo il Masticatore in carne e ossa. Lo pensavano un’entità astratta e invece eccolo lì, di fronte a loro. Altra gente inizia ad accorgersi della sua presenza. Tutti vengono lì. La situazione è fuori controllo. Dopo aver fatto foto, firmato autografi, e essersi concesso totalmente ai suoi fan per una buona mezz’ora, finalmente viene lasciato in pace. A quel punto ci salutiamo; viene a prenderlo una Hummer limousine con all’interno luci strobo e musica techno a palla per andare all’afterparty. Io me ne vado per la mia strada, contento di scrivere per lo stesso blog sul quale scrive il Masticatore. Non avrei potuto chiedere di meglio alla vita. (Luca Venturini)

Loro hanno spaccato, l’unica pecca è che il concerto è durato un’ora e 5 minuti scarsi… un po’ pochino. Poi c’è un discorso a parte da fare sul merch, 35 euro una tshirt dai…
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Masticatore uno di noi e personaggio pubblico. Ossimori, scoprivatelo su Rieducational…
P.s. Venturì, prenditi l’onere di recensire il nuovo Deafheaven. A me non sono mai piaciuti. Ma sto disco è una cosa a parte, una di quelle cose che ti riescono una singola volta nella vita.
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Un vvero peccato non poter assistere al loro live show nel nostro paese 🇮🇹 🤘
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