Il disco power degli Eldritch e i danni della procrastinazione, l’album della resurrezione di Morrissey, più grande poeta vivente, la follia degli Urfaust, le cantilene del Kotipelto solista, i reperti di Griffar e altri ventennali.
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La normalizzazione forzata di un gruppo che fino a quel momento voleva solo vedere bruciare il mondo. Da qui in poi la strada verso il grande pubblico sarebbe stata in discesa, ma a che prezzo?
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il concerto del 29 maggio 2024 ha mostrato una band in forma come non mai, e pure una scaletta di tutto rispetto. Poi certo, l’esperienza dei megaconcerti è tremenda e il pubblico è composto da gente con cui non vorresti mai avere nulla a che fare, ma questo già si sapeva.
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Non l’album che ci si aspetta da una band in ipotetica parabola discendente. Qui Dave Wyndorf mischia in egual misura viaggi interstellari e un testosterone esagerato, dimostrando che per lui sbagliare un disco è praticamente impossibile.
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L’epic metal e il fascino romantico per il barbarico: prendendo ispirazione da un’opera di Robert E. Howard cerchiamo di capire perché questa musica riesce a raggiungere le corde più nascoste e misteriose dell’anima.
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