MÅNESKIN – Teatro d’Ira Vol.1, l’album del noto gruppo romano al microscopio

Parliamoci chiaro, signori: i Måneskin hanno cambiato, nell’ordine, la storia del rock, della musica in generale, dell’Italia, dell’Europa e dell’intero pianeta. Ma procediamo per gradi.

I canoni estetici dell’immensa banda rock italica

Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi ed Ethan Torchio sono giovani e soprattutto bellissimi. Attenzione: non parliamo di una bellezza normale, ma di qualcosa di più. Molto, ma molto di più. I quattro rockers romani travalicano ogni confine/schema ed aizzano gli istinti animali di chiunque, a prescindere dall’orientamento sessuale. Personalmente – lo dico senza vergogna, anzi: pieno d’orgoglio – ammetto candidamente di essere attratto indistintamente da tutti i membri della scatenata banda laziale. Prima di conoscere loro ero davvero vecchio. Pensate che mi piacevano solo le donne biologiche. Roba da boomer, lo so. Vi prego di non ridere, amici miei. Del resto, come si suol dire, solo i muli non cambiano mai idea. Trascorro dalle otto alle dodici ore al giorno a guardare video e foto dei Måneskin e quando lo faccio provo una sorta di orgasmo visivo senza fine. Interrompo queste goduriosa attività solo per lavorare: una scocciatura funzionale ad avere i soldi per pagare la connessione atta a sollazzarmi, purtroppo solo virtualmente, con i miei beniamini. Che vita spettacolare. Grazie mille, Måneskin.

L’anima rock del formidabile complesso

I Måneskin sprizzano indiavolato rock and roll da tutti i pori e sono indiscutibilmente ed oggettivamente anche molto sexy, come il noto genere musicale comanda sin dall’alba dei tempi. Non esiste un complesso, sia attuale che del passato, più rock dei giovani rocchettari della capitale. Volete provare a smentirmi? Prego, accomodatevi.

Il disco della portentosa banda nel dettaglio

  • Zitti e buoni: Il brano con cui i  Måneskin hanno vinto tutto. Mi ricorda Highway Star, ma più rock, dinamica, originale, giovane e fresca.
  • Coraline: Mi ricorda Bohemian Rhapsody, ma più rock, dinamica, originale, giovane e fresca.
  • Lividi sui gomiti: Mi ricorda Back in Black, ma più rock, dinamica, originale, giovane e fresca.
  • I Wanna Be Your Slave: Mi ricorda Whole Lotta Love, ma più rock, dinamica, originale, giovane e fresca.
  • In nome del padre: Mi ricorda Rebel Yell, ma più rock, dinamica, originale, giovane e fresca.
  • For Your Love: Mi ricorda Voodoo Child, ma più rock, dinamica, originale, giovane e fresca.
  • La paura del buio: Mi ricorda Live Wire, ma più rock, dinamica, originale, giovane e fresca.
  • Vent’anni: Mi ricorda Smells Like Teen Spirit, ma più rock, dinamica, originale, giovane e fresca.

Questo è il disco del secolo, carissimi lettori. Una ventata d’aria fresca in un panorama cupo e grigio, un bellissimo arcobaleno dopo una terribile tempesta, un raggio di sole che squarcia l’oscurità, una scossa elettrica che risveglia l’universo dal lungo torpore, una goccia di rugiada che solca una foglia, una carezza materna, un rombo di tuono, un gol al novantesimo, un premio produzione, un assegno in bianco, un abbraccio fraterno, una botte piena, una moglie ubriaca, un caval donato al quale non si guarda in bocca, un sabato sera, un’amante focosa, una sudatissima sessione di sesso e tanto altro ancora.

Teatro d’Ira-Vol.1 è un album rock, dinamico, originale, giovane e fresco. Non ha alcun legame con la musica dei vecchi, perché è GIOVANE e soprattutto NUOVO. Una roba del genere non si era mai sentita nella storia dell’umanità. E basta. Severamente vietato ai boomersssss! Questa è roba GIOVANE, quindi via i vecchi. BUUUUUUUUUUUUH! Qui ci si diverte.

I testi della favolosa banda italiana

Partiamo da un presupposto: le pregevoli liriche del prodigioso complesso rock dei Måneskin sono assolutamente rock, dinamiche, originali, giovani e fresche e soprattutto mai sentite. Si tratta di un concentrato di selvaggia attitudine rocchettara con un’incommensurabile serie di venature e sfaccettature. Qui di seguito un elenco delle influenze dei giovani Måneskin:

  • Dante Alighieri (ma giovane)
  • Leopardi (ma non depresso e sfigato)
  • Carmelo Bene (ma senza rancore)
  • Giosuè Carducci (ma divertente)
  • Jim Morrison (ma non vecchio e soprattutto vivo e senza droghe)
  • Torquato Tasso (ma più alla moda)
  • Tarquinio il Superbo (ma umile)
  • Amanda Lear (ma al passo coi tempi)
  • Mike Tyson e Bobo Vieri (ma senza violenza e segnando molte reti in più)

Gli effetti benefici della miracolosa banda rock sul mondo:

  • Ora tutti si vogliono bene, a prescindere dal resto
  • Non esiste più l’odio tra i popoli
  • La fame nel mondo è meno affamata
  • Le discriminazioni stanno scomparendo
  • I cattivi stanno diventando buoni
  • I buoni stanno diventando più buoni
  • Tutto il pianeta roccheggia
  • Altre cose belle che ora non mi sovvengono (ma ci sono)

I Måneskin hanno stravolto il music business

La scena musicale ormai si può dividere in pre e post Måneskin. Prima del loro avvento il mondo della musica era avvolto dalle tenebre, mentre dopo la loro venuta il sole risplende alto nel cielo come non mai. Da un’accozzaglia di volgare trap di bassa lega, cari lettori, si è passati alla realtà attuale, fatta di puro ed incontaminato roccherroll, come mai – e sottolineo mai – nella storia dell’umanità. Rock giovane, s’intende, mica la roba vecchia per vecchi boomers che piace agli invidiosi anziani.

La gloriosa e giovane banda è destinata a lasciare il segno per sempre ed ha già fatto la storia.

A chi non piacciono i Måneskin?

Il mirabolante e trasgressivo complesso non piace solo agli haters, ai vecchi che vogliono  esclusivamente la roba vecchia solo perché sono vecchi (boooomersssssss!), agli invidiosi, agli incompetenti che non conoscono il vero rock, ai bigotti, ai chiusi mentalmente, agli sciocchi, agli odiatori seriali, ai depressi che non si divertono, ai morti, ai vostri genitori (che sono vecchi), ai vostri nonni (ancora più vecchi), eccetera, ma per fortuna si parla di una sparuta minoranza. Ma come fate a non apprezzare cotale complesso del rock and roll? Ma svegliaaaaaaaaaa!!!!!!!

Avrei tanto altro da scrivere, ma adesso devo correre a guardare i video dei Måneskin cantando a squarciagola con i pugni al cielo, mentre ballo nudo e sudato immaginando un contatto epidermico prolungato con la fenomenale e caleidoscopica banda e quindi concludo. VIVA LA ROCCHERROLZ! CORNA AL CIELO, POLLICE COMPRESO! ROCCON! (Il Messicano)

 

21 commenti

  • Qualcuno potrebbe trovare questa recensione un tantino faziosa, ma naturalmente si tratta di boomer invidiosi.
    Album del secolo ovviamente, giovane, fresco e mai sentito. Nella mia classifica personale lo metto un gradino sotto solo al nuovo Azazel, per motivi puramente affettivi.

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  • All’altezza di “Tarquinio il superbo (ma umile) ho sputato il caffè.

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  • La cosa più importante, non citata in questo saggio…
    MANCA L’EROINA….
    Fattore indispensabile per una Rock Band fresca e giovane…

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  • Tim the Enchanter

    Quando chiesero a Lemmy cosa ne pensasse di Eminem, la sua risposta fu “Esiste?”
    Ecco, io con i Måneskin la metto sullo stesso piano.
    Esistono?

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  • Troppo vero per essere bello.

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  • Ho comprato i loro dischi (2 LP e 1 EP), sono circa 25 canzoni e non c’è una nota originale in nessuna di esse.
    Tutto quello che fanno o che hanno fatto è già stato fatto prima e meglio da altri (mostri sacri e non).
    La storia che non si drogano non se la beve nemmeno mio figlio di 8 anni.
    Sono trasgressivi come un piatto di minestrone a dicembre.

    Comunque a me i Maneskin piacciono.

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    • Tempo 5-10 anni (con l’arrivo del nuovo fenomeno mediatico ventenne e l’avvicinarsi dei 30 anni dei ragazzi) o si scioglieranno e il cantante farà il solista o faranno la fine dei Tokyo Hotel o per mantenere il successo saranno sempre meno rock.
      A prescindere dal fatto che sono solo apparenza non li vedo in grado di poter avere una identità propria in futuro (mi sta bene scopiazzare dal passato grazie al fatto che i ragazzini ascoltano solo trap e reggaeton tendenzialmente ma non vedo potenziale di evoluzione quando non saranno più ventenni e i ragazzini del futuro non li considereranno proprio: poi bisognerà vedere quanti ragazzini di oggi li seguiranno ancora tra 10 anni, li si tireranno le somme).

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  • Ma avete dovuto aspettare che aprissero per i Rolling stones (chi?) per parlarne? Eppure il disco è già uscito una vita fa! Questo testimonia quanto siete vecchi dentro! :-D
    A proposito ma con tutti questi avere vent’anni non è che vi state perdendo una serie di dischi meritevoli che stanno uscendo? Vedi Green Lung e Monolord per dirne un paio.

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  • Ma ch’cazz’ t’è fumat’ messican’ r’a maronn’

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  • Ma insomma, quando esce la rubrica per gli album da usare mentre ci si allena in palestra?

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    • Avevo fatto due pezzi in materia secoli fa. Li ritengo ancora validi, salvo che ora faccio pochissimo allenamento aerobico e più resistenza, quindi meno punk-HC e più harsh EBM nelle serie con molte ripetizioni.

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  • Fanno schifo ma cavolo quanto ve fanno trottare, addirittura un articolo completo in cui galoppate come ronzinanti…Dovreste ignorarli che con ste trottate date ragione ai pischelli che vi danno dei booner

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  • Io li amo… Quando li ho sentiti per la pra volta mi sono sentita 16 anni … Stessa euforia di quando ascoltavo i Nirvana , i gun’s end Roses O Billy Idol..ecc… La carica che hanno e fenomenale… Forse (come dicono gli esperti ) non hanno fatto niente di eclatante… Cose già viste e sentite… Ma chi se ne frega … mi fanno ribollire il sangue nuovamente.

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  • So molto vagamente chi siano, e ciò fa parte delle cose belle che si ottengono a vivere da eremita sociopatico come il sottoscritto. Ho sentito qualche stralcio di canzone qua e là e vabbè, probabilmente al giorno d’oggi esistono cose ben peggiori che NON voglio ascoltare e forse, ma forse forse, qualche pischello che ascolta sta roba un domani scoprirà i Mothorhead e i Sadistik Exekution, quindi amen… Del resto chi cazzo se ne frega. Belle tette la tipa

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  • Hey, I’m a happy, happy Boomer! This band has revitalised my love of rock, made me bounce about, spreading the word about them. I grew up on Hendrix, Bowie, Deep Purple, and Led Zep etc. etc., and was in despair of any band hitting my soul and hormones as hard again. Måneskin have achieved that, and they are, and will be, a force to be reckoned with.

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  • Non li conosco se non per sentito dire ma a priori non è il mio campo, a me interessa la musica mentre questi sono più intrattenitori, cabarettisti.. attori o spogliarellisti.. non so, non ho niente contro queste categorie ma ripeto, a me interessa principalmente la musica, mentre qui si parla di estetica con un trascurabile sottofondo musicale..
    Cioè ma ve li vedete i dream theater o tommy emmanuel che si presentano mezzi nudi sul palco? Ovviamente no, perché un musicista lavora con la musica, poi se è un bell’uomo sono contento per lui ma chissene, se voglio vedere look sexy mi guardo una sfilata di moda. Ma ripeto, non è un campo che mi interessa, io penso alla musica

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  • Tolta l’immagine (vecchia di almeno 30 anni), le foto da froceria (obbligatorie in questi tempi) rimane qualcosa, a parte un pugno di canzonette per Virgin radio e il sottofondo alla cassa dell’autogrill? Che possa piacere ai quindicenni annichiliti dalla trap per diversamente abili ci può stare, ma tutti gli altri?

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  • Moltissime lesbiche offese,as usual,q

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