R.I.P. Tony Särkkä alias It, “troppo malvagio per avere un nome umano” (1972-2017)

Se ne va un altro pezzo della scena che gravitava intorno al movimento black metal di inizio anni Novanta. Chi ci rimise le penne è ormai entrato nella mitologia dell’heavy metal, mentre tra i sopravvissuti sono pochissimi coloro che sono riusciti a mantenere uno status quantomeno di culto: It era tra quelli. Complice anche il fatto che avesse praticamente smesso di scrivere musica da vent’anni, oltre a determinati episodi della sua vita privata, tipo che soffrisse di nanismo, che giustificasse il suo nome di battaglia col fatto che fosse “troppo malvagio per avere un nome umano” e anche perché a un certo punto era scappato in Polonia, facendo perdere le proprie tracce, pare per sfuggire ad alcuni skinhead che lo volevano morto. Per chi non avesse presente di chi stiamo parlando, sarebbe opportuno rispolverare quantomeno Abruptum, Ophthalamia e Vondur, perle nere di un fulgido passato che non solo non ritornerà mai più, ma che per le nuove generazioni sarà probabilmente difficilissimo da comprendere. Che la terra ti sia lieve. (barg)

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