Avere vent’anni: MASSIMO VOLUME – Lungo i bordi
La scena musicale “alternativa” italiana, specialmente negli anni ’90, ha sofferto di un notevole provincialismo, per cui (dis)onesti epigoni dei maestri americani (nulla di male nel copiare i mostri sacri, sia chiaro) avevano la stessa attitudine pretenziosa e assolutamente ingiustificata di un rappresentante d’istituto in quota sinistra studentesca liceale o del cantante di una cover band dei Cranberries, fondata appositamente
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