AtomA: il viaggio allucinante
Non proprio come quello di Asimov, più che altro un vero viaggio intergalattico. Skylight è l’album di esordio degli Atoma, gruppo svedese caratterizzato da un eclettismo che li rende una volta tanto piacevolmente inclassificabili. Leggo in giro che vengono inseriti nella sempre più fastidiosa scatoletta del ‘post qualcosa’. Non me ne curo e vado avanti. A me ricordano gli ultimi Anathema, ma solo per quanto riguarda le atmosfere e nulla più. Ascoltando il brano di apertura m’è venuto subito a mente Ulf Söderberg, quello di Tidvatten (colgo l’occasione per invitarvi caldamente ad approfondire la musica di questo artista sul quale perfino in rete si parla pochissimo). Il suono di Skylight è saturo di una elettricità controllata e di una impalpabile follia inespressa. Il richiamo alla sci-fi è molto presente, indubbiamente il concept dell’album. Del death melodico degli Slumber, formazione oramai sciolta dalle cui fila proviene la maggior parte degli attuali membri, è rimasto poco e nulla. I sintetizzatori coprono quasi tutto e danno al disco un respiro enorme. Un album importante, attraversato da venature progressive, che cresce con gli ascolti.
Gli Atoma meriterebbero molta più attenzione e molte più parole. Non sempre ciò è possibile, abbiate pazienza e ascoltateveli. (Charles)

manco a farlo apposta, pure questo è stato tra i miei ascolti recenti. la cosa inizia a preoccuparmi, con l’unica altra persona che condivide la maggioranza dei miei ascolti ci vado a letto (specifico, è una ragazza)
sorvolando le affinità omoerotiche, del disco penso “meh”. dovrei approfondirlo ma da un paio di settimane a questa parte ogni volta che prendo in mano l’ipod ascolto esclusivamente i Porcupine Tree. preoccupante anche questo
grazie per il link ad Ulf Soderberg, fa molto Dead Can Dance e mi garba
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ci hanno separati in culla
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