An overdose of thrash
Dopo esserci sollazzati con il report dello storico concerto dei Big 4 allo Yankee Stadium di New York a cura di quei bravi ragazzi di Metal Injection, saltiamo totalmente di palo in frasca e andiamo a vedere cosa ci offre di bello l’underground più stuprapecore. Avevate mai sentito parlare dei Diamond Plate? Neanch’io fino a un paio di giorni fa. Vengono dall’Illinois ma non suonano brutal death, bensì un thrash classicissimo e ferale che farà sicuramente breccia nella scatola cranica degli aficionados. Beccatevi questo video, tratto dal loro recente debutto Generation Why?, prodotto da quel bravo guaglione di Neil Kernon.
Mica lo sapevo che gli Hatesphere campassero ancora. Non li seguivo dal terzo full, Ballet Of The Brute, e francamente non ho mai avvertito la necessità di recuperare. Adesso hanno un nuovo cantante, un nuovo bassista e un nuovo album nei negozi: The Great Bludgeoning, loro settimo sigillo. Nella remota possibilità che ve ne importi qualcosa (a me certo no), potete ascoltare un nuovo brano qua. Sempre in tema di gente della quale non ce ne frega una mazza, ecco a voi il nuovo video degli Arch Enemy. A un certo punto scatta una serie di frame velocissimi, tipo montaggio delle attrazioni di Ėjzenštejn, e subito dopo una serie di immagini delle SS si vede Ratzinger. Bello. Khaos Legions non ci è andata proprio di recensirlo ma, in nome del dovere di cronaca, vi prometto che per l’ultimo Machine Head faremo uno sforzo.
E spostiamoci dalla Svezia alla Gran Bretagna con questo pezzo degli Evile, tratto dal recente Five Serpent’s Teeth, che esce a due anni dalla morte del loro bassista Mike Alexander, evento che aprì una tragica serie negativa che infiniti lutti addusse alle quattro corde. Da allora non solo si è registrato un numero di decessi incredibile nell’ambito della categoria (da Paul Gray degli Slipknot all’ex Alice In Chains Mike Starr, da Frankie Sparcello degli Exhorder all’Orrendo Maniscalco degli Atroci, ai quali va il nostro cordoglio) ma si è anche assistito a bizzarri casi di cronaca nera come la rapina a mano armata commessa dal bassista dei Coheed And Cambria, Michael Todd, o la meravigliosa storia di Nick Oliveri che sequestra la fidanzata e la SWAT che interviene per convincerlo a liberarla. Considerando che in una band il bassista è di solito quello meno sbroccato, non possiamo non interpretare questi eventi come nuove avvisaglie dell’imminente armageddon.
Concludiamo con un salto nella Bay Area, madrepatria del metallo battente, dove il buon vecchio Steve ‘Zetro’ Souza, tra una clam chowder e una passeggiata sul Golden Gate a vedere i broker delle banche in crisi che si buttano di sotto, ha messo suo figlio al basso, pescato altri due tizi a caso dall’elenco del telefono e tirato su una nuova band (l’unica forse in tutto il mondo a non avere una pagina su Metal Archives) chiamata Hatriot con i quali si propone di “portare il thrash Bay Area su un altro livello”. Me cojoni! Scherzi a parte, la demo di quattro pezzi scaricabile qui non è malissimo, anche se sembra – come ovvio – composta da scarti di un album degli Exodus che, da parte loro, non credo abbiano alcun motivo per rimpiangere il loro ex cantante. E sempre dalla California arrivano i Warbringer, da poco nei negozi con il loro terzo platter Worlds Torn Asunder, da cui è tratto il video di cui sotto. Come ha commentato Trainspotting, “usato sicuro”. Saludi e trigu. (Ciccio Russo)

AHAHAHA! Usato sicuro!!!
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non ci potete fare la recensione degli arch enemy e chissenefrega dei machine head? :)
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e tappu e ortigu
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