A Bronx Tale

L’esordio omonimo dei The Bronx Casket Co., side-project goticone del bassista degli Overkill D.D. Verni, coadiuvato da Jack Frost e altra gentaglia, mi piacque parecchio, un po’ perché spesso mi basta un riff scippato ai Black Sabbath per essere felice, un po’ perché trovavo dannatamente azzeccata la maniera in cui rigiravano in chiave più metallara quel suono cupissimo e disperato, figlio di Type O Negative e Life Of Agony, che, come disse Cortesi da qualche parte, si identificava in modo così potente con la New York dei primi anni ’90.

Dato che in quel momento ero troppo distratto da qualsiasi cosa facesse uscire la Relapse, li persi subito di vista e non ascoltai nemmeno l’immediatamente successivo Sweet Home Transylvania, targato 2000. Oggi scopro che dieci anni dopo sono ancora in pista. Nel frattempo hanno pubblicato altri due album e addirittura tirato su un musical a Broadway con i loro pezzi con l’ausilio della Trans-Siberian Orchestra. Il brano dal quale è stato tratto questo nuovo, plumbeo video è tratto dal recente Antihero, che – dopo l’addio di Myke Hideous – (cinque minuti nei Misfits) vede D.D. occuparsi, con risultati più che proficui, anche delle parti vocali. Mi sa che devo recuperare.

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