Avere vent’anni: MACHINE HEAD – Through the Ashes of Empires
Il disco con cui i Machine Head si rimisero parzialmente in carreggiata, nonché quello con cui Robb Flynn si parò il culo per l’ennesima volta.
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Il disco con cui i Machine Head si rimisero parzialmente in carreggiata, nonché quello con cui Robb Flynn si parò il culo per l’ennesima volta.
Continua a leggereMo’ che negli Usa si è consolidata quella sciagurata moda dello slam, viene rivalutata pure gente come gli Internal Bleeding, ai quali viene attribuito il discutibile merito di essere stati tra i primi a perpetrare quel colossale fraintendimento in base al quale si possa suonare death metal senza essere in grado di scrivere canzoni. Per carità di Diavolo, i Disgorge
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