Frattaglie in saldo #64
Gli Kvaen sono tra i migliori cloni dei Dissection in giro, quindi bellissimi a prescindere. I Thyrathen so’ greci, so’ ‘bboni, dite la verità. I Pathology sono ormai un’altra band.
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Gli Kvaen sono tra i migliori cloni dei Dissection in giro, quindi bellissimi a prescindere. I Thyrathen so’ greci, so’ ‘bboni, dite la verità. I Pathology sono ormai un’altra band.
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Griffar continua a ripescare chicche uscite quest’anno in ambito black: stavolta è il turno dei romani Aita e poi di Inherits the Void, Arkuum, Bloody Keep e degli Urstrid, evidentemente innamorati dei primi Satyricon.
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Dopo un debutto traballante, Jim Mutilator cambia completamente formazione e riparte da zero: il risultato è eccezionale, e sarebbe bello se gli attuali Rotting Christ suonassero esattamente così.
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Gli indonesiani Solstice Pyre, sulla scia di Stormblast, le atmosfere lunari dei francesi Tour d’Ivoire e il funeral doom privo di speranza dei greci Föhn.
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Gli svizzeri si mostrano più black metal e meno folk al quarto album, un concept su un leggendario mostro dalla testa caprina protettore delle montagne alpine.
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