Avere vent’anni: ANATHEMA – A Fine Day to Exit
L’album con cui i fratelli Cavanagh piantarono i semi della fase finale della loro carriera, forse l’ultimo graziato dal tocco magico che fu.
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L’album con cui i fratelli Cavanagh piantarono i semi della fase finale della loro carriera, forse l’ultimo graziato dal tocco magico che fu.
Continua a leggereGiù il cappello signori, giù il cappello per almeno 55 minuti, ovvero la durata di Weather Systems. Sono legato agli Anathema in modo indissolubile da tempo ormai immemore. Ne conosco vita, morte e miracoli e mi bastano due note per riconoscere un qualsiasi loro brano. Nel corso del tempo li ho venerati quasi quanto i Maiden, per intenderci, ed ho
Continua a leggereTra i rappresentanti del doom gothic ossianico di scuola britannica – il bardo Ossian del resto era scozzese – ho costantemente preferito gli Anathema a Paradise Lost e My Dying Bride. Li ho trovati sempre convincenti in tutti i cambi di stile anche e soprattutto in quelli più piacioni (Ciccio docet) come A Fine Day to Exit. La poetica sepolcrale
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