L’ultimo degli Amorphis è un disco svuotafrigo.

Ho un paro di riff che mi avanzano da Skyforger: via dentro; c’avevo pure n’etto di accordi di piano da Am Universum: butta qua; e i cori di Silent Waters? metti metti; non ci scordiamo delle atmosfere orientali di Elegy: scarica; recuperiamo pure le tastiere di Tuonela che ci stanno bene sopra: così fa la crosta.

Visto che la recensione è finita, approfitto per parlarvi di una ricetta a me molto cara che è il paradigma del concetto di recupero in cucina: LA FRITTATA DI MACCHERONI.

Il pasto per antonomasia della Pasquetta dalle mie parti, ma anche perfetto cibo da spiaggia: economico e veloce da preparare, facile da trasportare, rapido da mangiare tra un calcio ad un pallone e uno scambio di tiri a racchettoni. E poi sazia ma non gonfia, non unge e non sbrodola e (miracolo della chimica napoletana) resiste ai calori del solleone.

Se dal pasto del giorno prima ti avanza della pasta al sugo, o del semplice ragù (per la ricetta originale clicca qui e lascia un amen nei commenti), non ti resta che seguire questa semplice procedura di assemblaggio e cottura. Tira fuori dal frigo la pentola con la pasta e lascia a temperatura ambiente per un po’. Nel frattempo, sbatti delle uova, facciamo 1 uovo ogni ca. 100 gr. di pasta, aggiungi del formaggio grattugiato, quello che hai a disposizione, pepe qb. Qualcuno aggiunge anche del basilico, del salame Napoli e del fiordilatte (purché adeguatamente sgocciolato o che abbia sudato a sufficienza) o addirittura della provola (suggerisco quella affumicata che dà il famoso kick). Prendi una padella ampia e capiente, con i bordi rialzati. Metti olio EVO e vai a fuoco vivo. Nel frattempo, avrai assemblato il composto di uova alla pasta e gira, gira, gira, finché non è tutto ben amalgamato. Abbassa leggermente la fiamma e butta in padella.

S’adda smovere a padella, come dice Nonno Capuano. Ogni tanto però, non troppo spesso. Nel senso che il composto va fatto solidificare portando un po’ di pazienza. Appena si fa la crosticina sotto, gira e fai andare finché non si crea la crosta anche sotto. Tira via dal fuoco, due fogli Scottex per assorbire l’olio in eccesso e il miracolo è compiuto. La frittata di maccheroni vi durerà almeno un’altra settimana senza il rischio di botulino.

Se avete dei piccoli marmocchi in casa, suggerisco la variante con aggiunta di rondelline di wurstel. Ah, per il formato pasta va bene più o meno tutto, ma se usate gli spaghetti s’azzecca meglio.

Buon appetito, amici. (Charles)

PS: Ovviamente, se non c’è della pasta al sugo avanzata potrete ugualmente sfruttare la ricetta per svuotare il frigo. Solo un paio di raccomandazioni: scolate la pasta molto al dente e l’assemblaggio con l’uovo fatelo solo una volta che la pasta si sia ben raffreddata.