Addio a Joe Bugner. Nemmeno Muhammad Ali riuscì a metterlo Ko

Joe Bugner, all’anagrafe József Kreul Bugner, ha avuto in un certo senso due vite parallele.

Nato a Szőreg, in Ungheria, il 13 marzo del 1950, si trasferisce insieme alla sua famiglia nel Regno Unito poco dopo la rivoluzione del 1956. Durante la prima adolescenza si appassiona al pugilato e, dopo essersi distinto nelle categorie giovanili, diventa professionista alla fine degli anni Sessanta. Nel 1971 conquista il titolo europeo e diventa inoltre campione del Commonwealth Britannico dei pesi massimi, battendo ai punti un vero e proprio mito, in quel momento a fine carriera, il londinese Henry Cooper.

Bugner, nel corso degli anni Settanta, fa pagare dazio a diversi pugili italiani. Dantone Canè contro Joe perde due volte, entrambe per ko tecnico; stessa sorta tocca Baruzzi il 29 maggio del 1974. L’unico a concedergli la vittoria soltanto ai punti, nel 1972, è la roccia del Piave Bepi Ros.

Bugner entra nella leggenda nel 1973, l’anno in cui incontra due fuoriclasse assoluti, Muhammad Ali e Joe Frazier. Perde con entrambi ai punti, con uno scarto non elevato.

Combatte nuovamente con Ali due anni dopo, nel 1975, questa volta nel tentativo di strappare al supercampione afroamericano il titolo mondiale. La differenza tecnica tra i due contendenti è evidente, ma Joe ce la mette tutta ed è un grande incassatore: i punti lo fregano anche in questa occasione, per giunta con un divario più netto rispetto alla precedente.

Nel 1978 Joe si apre ad una nuova esperienza, il cinema, interpretando Orso in un vero e proprio film generazionale: Lo chiamavano Bulldozer con Bud Spencer. La scena della scazzottata tra lui e Bud, riguardata da adulto, fa quasi sorridere, perché nella vita reale il mito della nostra infanzia contro Bugner sarebbe finito in coma in meno di un minuto.

Joe compare in altri tre film in cui il protagonista è Bud Spencer: Uno sceriffo extraterrestre… poco extra e molto terrestre del 1979, Io sto con gli ippopotami dello stesso anno (qui c’è anche Terence Hill) e Occhio alla penna del 1981. La sua esperienza con il grande schermo riprende a partire dal 1990 e vede come picco massimo Cinderella Man – Una ragione per lottare di Ron Howard del 2005, l’ultima apparizione cinematografica della sua vita.

Tra pause e rallentamenti, Joe continua a salire sul ring fino al 1999, a quasi cinquant’anni suonati.

Ieri, 1 settembre 2025, l’arbitro ha contato fino a dieci per l’ultima volta, mettendo fine per sempre all’esistenza di Joe Bugner. L’ex pugile viveva in Australia da molto tempo e aveva 75 anni. Non si conosce la causa ufficiale del suo decesso, ma alla fine a chi importa? Contro la morte tutti finiscono ko, anche Joe Bugner. Che la terra ti sia lieve. (Il Messicano)

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