BÜTCHER – On Fowl of Tyrant Wings
Nella nostra fiera e potente chat su Telegram più di un lettore, a fine anno, quando era tempo di playlist, aveva espresso costernazione perché non era stato né recensito né almeno menzionato nelle classifiche individuali il nuovo dei Bütcher, del quale accolsi con discreto fomento il secondo Lp 666 Goats Carry My Chariot. Rimostranze giustificate. Però capita che non ti venga il pezzo quando non potresti fare altro che ripetere quanto scritto all’epoca. Nondimeno, On Fowl of Tyrant Wings meritava un articolo, sia pure succinto e ritardatario, perché restituisce ancora una volta, e nel miglior modo possibile, l’attitudine chiassosa e grezzissima della Osmose anni ’90 (ed è proprio la Osmose, che ancora vive e lotta insieme a noi, la loro casa discografica), tra i pilastri filosofici di questo sordido spazio telematico. Riffoni, fischioni, ferraglia, alcol, puttane, Satana. Il senso della vita, insomma.

Al primo impatto, e la sensazione permane anche dopo ascolti successivi, sembra che lo speed metal, ignorante ma sempre più melodico, dei belgi si sia connesso, magari in modo involontario, allo zeitgeist NWOTHM. Non che prima facessero il baccano gratuito di altri compagni d’etichetta. Però un ulteriore spostamento verso sonorità classiche è evidente. Prendete lo stacco maideniano, peraltro bellissimo, di A Sacrifice to Satan’s Spawn. O Speed Metal Samurai, che ha un piglio a tratti power metal.
La componente Motörhead persiste (Blessed by the Blade) ma sono spesso gli assoloni a rubare la scena, come in Keep the Steele, che spacca proprio perché la sovrabbondanza chitarristica è funzionale al casino e al testosterone, non allo sfoggio di perizia tecnica. Chi li preferiva più estremi riceve un ottimo contentino con A Gypsy’s Tale, death metal cadenzato e cavernoso, per nulla fuori posto. Sempre versatile la voce di R Hellshrieker, a suo agio con lo screaming quanto con gli urlacci da power americano primordiale, un’altra influenza che qua è la si sente. Non gira sempre tutto alla perfezione, però senza quel tot di sopra le righe e incompiuto non sarebbe Osmose, no? Adorabili. (Ciccio Russo)
