Dialoghi platonici: bruciare calorie con gli ABORTED
Lorenzo Centini: quest’anno è uscito anche il nuovo disco degli Aborted, Vault of Horrors, e non è stato ancora recensito, se si fa avanti qualcuno recuperiamo. @Luca Venturini @Luca Bonetta
Piero Tola: ne ho sentito mezzo minuto e mi sono ricordato del perché mi facessero cacare in maniera solenne.
Gabriele Traversa: so’ molto fichi invece. Dal vivo poi buttano giù i muri. Non fa’ sempre il vecchio trombone.
Piero Tola: la questione del vederli dal vivo può essere come dici. Sono passati di qua più di una volta ma non sono mai andato perché mi fanno cacare, appunto. Però quando sono plasticosissimi su disco, tipo loro, dal vivo sono più apprezzabili perché più allo stato brado.
Gabriele Traversa: ho capito ma la plastica sta dappertutto ormai.
Luca Venturini: va bene, Lorenzo, lo recensisco io.
Luca Bonetta: lo sto ascoltando ora. È presto per parlare ma ha qualche momento interessante, anche se ormai gli manca veramente poco per diventare l’ennesimo gruppo deathcore con il batterista sotto anfetamine. Citando il buon Juric: “i gruppi death moderni pensano solo alla velocità”. Che poi questi avevano tirato fuori The Archaic Abattoir che è sì veloce ma ha dei pezzi mostruosi.
Piero Tola: una cosa che mi fa incazzare è la tendenza a fare il growl “virtuoso“. Tipo che diventa scream a cazzo di cane qua e là. Una roba che, come dici tu, probabilmente viene dal deathcore del cazzo. Avercene di Corpsegrinder oggi. Un gruppo quando mi fa cacare lo sento pure da come “canta” il cantante.
Luca Bonetta: il cantante loro è veramente bravo. A me il fatto che alterni growl e scream è sempre piaciuto. Il problema è la musica: un mappazzone di riff tecnicissimi sparati a 280 BPM; finito uno ne parte un altro e quello prima te lo sei già scordato. Mi manca God of Emptiness.
Piero Tola: Corpsegrinder cambia tono ESATTAMENTE quando deve, senza strafare anche perché avere una dizione del genere mentre rutti è già un “virtuosismo” di per sé. Poi la produzione per le mie orecchie è francamente inaccettabile (parlo degli Aborted). Se uno si abitua va bene, ma io non ci sono mai riuscito. Il limite a cui posso arrivare è l’ultimo l’ultimo Dying Fetus, davvero.
Luca Bonetta: pure io faccio fatica. È che ormai son tutti così. Un ascolto lo do sempre, per carità. Però, secondo me, la produzione ora come ora è l’ultimo dei problemi. Il primo è che si è persa la bussola di cosa sia il death metal. Se mi voglio ascoltare un gruppo ultratecnico che fa pezzi della madonna sparati a cannone metto su i Man Must Die, per dire.
Luca Venturini: il mio primo insegnante di batteria definirebbe il genere attualmente suonato dagli Aborted “sport metal” : essere il più tecnico possibile mentre viaggi alla massima velocità sullo strumento. Come se stessi correndo i 100 metri, appunto.
Luca Bonetta: ma infatti. A cosa cazzo serve andare a pagare 80 euro al mese per fare calisthenics quando con una batteria entry-level ed un disco così bruci le stesse calorie, d**s******?
Luca Venturini: è pesantissimo ’sto disco comunque. Nel senso che rompe proprio i coglioni.
Luca Bonetta: già. Sono al secondo ascolto e sto facendo fatica. Mi sa che dopo metto su i Dead Congregation. Comunque sì, due righe le scrivo.
Luca Venturini: lo avevo preso io ma se proprio lo vuoi te lo cedo volentieri.
Luca Bonetta: aaah no no allora vai pure, è che chiamandoci entrambi Luca nel messaggio sopra avevo frainteso. Te lo lascio senza problemi. Si stava meglio quando si stava George Fisher.
Il disco lo ascoltai quando uscì a marzo e lo abbandonai subito. Il modo di concepire la musica da parte degli Aborted mi sembrò asettico e votato totalmente alla tecnica. L’indubbia violenza sonora perpetrata non bastò a rendermelo apprezzabile. Gli mancava proprio quel qualcosa che lo differenziasse, che gli desse personalità. Mi sono accollato questa recensione perché Gabriele, come avete letto, ne stava dicendo bene e avrei voluto ricredermi, veramente. Però non è cambiato niente. Ogni canzone mi entra da un orecchio ed esce dall’altro, non mi lascia niente, zero. Proprio non fa per me. (Luca Venturini)


mollati poco dopo the archaic abattoir, che invece sta su cd, mp3 sul telefono e sulla chiavetta dell’auto. mille volte meglio gente come gli exhumed.
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