SETH – La France des Maudits

I Seth da Bourdeaux erano stato riportati in auge, dopo un lungo silenzio, col precedente ed eccellente Le Morsure de Christ, disco che fu giudicato all’unanimità uno dei migliori tra le uscite black del 2021. Nel caso di questo nuovo La France des Maudits  è evidente che la band francese abbia voluto battere il ferro finche è caldo: la formazione è la medesima, l’aspetto visivo pure e quel tipico sound che si districa con grande maestria tra black melodico e sinfonico è sempre lo stesso, se escludiamo una produzione un po’ più sporca rispetto al precedente.

Il risultato? Buono ma sinceramente non quanto mi aspettassi, e non nego di essermi approcciato a questo lavoro con un po’ di riserve, preoccupato che i Seth potessero quantomeno eguagliare il disco precedente: e infatti non l’hanno fatto. Intendiamoci, La France des Maudits  è un buon lavoro di black sympho-melodico in pieno stile Seth, ma manca quel qualcosa, quel quid in più che aveva fatto grande Le morsure de Christ. Il fatto che quest’ultimo arrivasse dopo otto anni di silenzio è sicuramente una cosa andata a suo vantaggio, però adesso l’effetto sorpresa è svanito.

Non nego che spesso mi sembra di ascoltare una sorta di fratello minore del suddetto album, tanto le sonorità sono simili, ma senza quei pezzi micidiali come lo erano stati Metal Noir, Sacrifice de Sang o Ex-Cathedrale. In realtà anche qui un pezzo clamoroso c’è e s’intitola Ivre Du Sang de Saints, che con l’opener è la migliore del lotto, mentre le altre (pur mantenendo la classica impostazione Seth con l’alternanza di parti veloci e parti rallentate tastieristiche) non mi hanno convinto più di tanto, con quel continuo dialogare tra le due chitarre ipemelodiche che a tratti risulta eccessivo.

Se comunque avete apprezzato la band francese in passato fate vostro questo La France de Maudits, ma non vi aspettate un discone sui livelli La Morsure de Christ. Se poi non avete mai sentito i Seth andate dritti sull’immenso mini del ’97 e sul primo full, che partecipano proprio a un altro campionato. (Michele Romani)

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