Sardegna violenta: ASS ACHE – No More Formitrol 30 Years Later
Nell’estate del 1991 avevo 13 anni, ero appassionato di metal e avevo alle spalle già un paio d’anni di ascolti. Leggendo qua e là le riviste e sentendo qualche conoscente che a propria volta conosceva dei gruppi locali, avevo intuito che all’interno di quello che si chiamava underground si stava muovendo qualcosa di grosso, di importante: sembrava che da quel sottobosco amatoriale di gruppi, organizzatori di concerti, produttori artigianali, fanzines e personaggi vari stessero uscendo delle cose talmente nuove e diverse da tutto quello che si poteva sentire nei negozi di dischi, che bisognava saperne di più. Erano gli anni in cui avevano appena preso forma i primi generi più estremi, come il death metal, il grindcore e il black metal norvegese, ma la verità era che le uscite discografiche ufficiali non stavano al passo con quello che i gruppi emergenti proponevano. Per cui, chi voleva entrare in questo mondo doveva necessariamente rivolgersi a gente attiva nell’underground, direttamente di persona, oppure con carta, penna, francobolli e cassette. Anch’io feci così, e trovai il mio punto di ingresso quando un giorno trovai un annuncio su HM di un certo Walter Garau, che avete già incontrato altre volte sulle nostre pagine. Walter si presentava come tape-trader e come bassista-cantante degli Ass Ache, gruppo grindcore sardo. Ripeto che ero un ragazzino, non ne sapevo nulla di quel mondo, ma a intuito mi sembrò un ottimo punto di partenza, per cui scrissi a questo Walter dichiarandomi grande appassionato di metal estremo e facendogli qualche richiesta assurda, tipo se avesse dei demo degli Obituary e altre cose del genere. Dopo un paio di settimane mi arrivò la sua risposta, con una lettera cordialissima e un catalogo battuto a macchina di qualcosa come trecento titoli (vado a memoria, potevano essere di più) fra demo, 7” e live di gruppi da tutto il mondo. Poi mi proponeva, giustamente, anche i due demo allora disponibili del suo gruppo grind, Mere Excess of this World (maggio 1990) e Bathos (gennaio 1991).
Iniziò così la mia avventura alla scoperta dell’underground e del tape trading, ma non parliamo troppo dei cazzi miei e focalizziamoci su quello che è il dato fondamentale e che non deve sfuggire: a quell’epoca c’era un gruppo grindcore a Macomer, in Sardegna, contemporaneo di leggende internazionali come Napalm Death, Extreme Noise Terror, Electro Hippies, Agathocles, Terrorizer, Doom… Ovviamente io non mi rendevo conto della portata di questa cosa, perché ero giovanissimo e stava succedendo tutto troppo velocemente. Sentivo comunque che il suono di questi Ass Ache mi prendeva, perché era qualcosa di primordiale e di futuristico al tempo stesso. Questo gruppo di sardi scatenati finirono per essere uno dei miei ascolti più regolari e anche più longevi. Ascoltavo i loro demo al pari di altri dischi e per me erano parte del genere che si stava sviluppando insieme al resto dei gruppi estremi, emergenti e non, dell’epoca. Gli Ass Ache erano influenzati dalla scena internazionale, ma al tempo stesso ne facevano parte a pieno diritto, dal momento che partivano dalle stesse premesse, ovvero dal metal estremo e dall’anarco-punk, e contribuivano al genere con una proposta perfettamente in linea con quello che stava accadendo fuori dal nostro paese. È superfluo dire che si trattava di una cosa troppo grande per l’Italia, troppo avanti per essere compresa realmente, perfino dai giovani appassionati di trent’anni fa, anche perché fu un’esperienza breve e che rimase confinata nell’underground. Dagli Ass Ache nacquero poi altri progetti, anche più importanti dal punto di vista musicale e discografico, per esempio i Calvary, ma per me, come penso per altri che li conobbero in quel momento, rimasero qualcosa di unico, che mi segnò come ascoltatore e, successivamente, come musicista, perché furono un esempio concreto di quello che potevano fare tre ragazzi con tanta voglia di suonare e di dire la propria.
A ricordare questa incredibile esperienza ci ha pensato lo stesso Walter Garau, il quale ha rimesso insieme i due demo tape degli Ass Ache e molto materiale inedito, fra cui alcune incisioni di prove (i cosiddetti rehersal) e diversi live, immortalando questo materiale d’epoca nella raccolta No More Formitrol 30 Years Later, pubblicata il mese scorso dalla ZAS autoproduzioni in doppio CD, disponibile in versione regolare, in edizione limitata, ancora per poco, oppure in versione digitale su Bandcamp. È una testimonianza importante, proveniente da una scena musicale tutto sommato circoscritta nello spazio e nel tempo, ma che permette di ascoltare cosa succedeva e di cosa fossero capaci tre ragazzi che, come pochi altri, agitavano e animavano il nostro underground metal, quando ancora muoveva i suoi primi passi. A presto l’intervista con Walter. (Stefano Mazza)



Stessa storia mia, abbiamo avuto un lungo periodo di scambi di cassette negli anni 90. Una volta ci siamo anche accordati per trovarci sul treno per una trasferta a Monaco per il Gods of Grind con Entombed, Carcass e Cathedral. Ciao Walter da Walter
"Mi piace"Piace a 2 people
Walter di Riva del Garda!!!
incredibile, ma che fine hai fatto? ti ho cercato per anni senza mai trovarti.
Che ricordi pazzeschi. Io non ho mai smesso di suonare, dai contattami via facebook
wallyache è il mio nick
"Mi piace"Piace a 2 people
Uheila, spero tutto bene, eh non ho social ma farò in qualche modo. A presto!
"Mi piace""Mi piace"
Bello, mi piace sempre scorire gruppi del genere, anche con 30 anni di ritardo!
"Mi piace"Piace a 2 people
Ricordo questo nome! E anche il grande Mauro dei Calvary, con cui ero in contatto e che incontrai al centro sociale El Paso di Torino (in occasione di un loro concerto). Tempi incredibili… E irripetibili. A iniziarmi all’underground fu il mitico Nicola di Padova, che saluto. Send Back My Stamps!
"Mi piace"Piace a 1 persona