Fartwork: VÄNLADE – Iron Age

Buonasera a tutti! Dopo un lunghissimo silenzio eccoci di nuovo qui con un nuovo ed avvincente episodio di Fartwork, la rubrica di Metal Skunk sulle copertine fatte per farvi venir voglia di cavarvi gli occhi con un cucchiaino.

Questa volta vi voglio narrare le gesta di Arceo, metallaro professionista, aspirante lottatore di wrestling sugli scogli e lontano parente di Achille piè veloce, che un giorno, mentre si recava al mercato del suo villaggio a comprare i soliti sieri di vipera da iniettarsi nei suoi già possenti muscoli per renderli ancora più forti e voluminosi, venne fermato da un vecchio mendicante.

Per favore, una moneta per un povero vecchio!” – disse il mendicante, allungando una manaccia lurida sul ben oliato bicipite sinistro di Arceo.

Non mi toccare, zozzone scocciatore, non ho niente da darti! – rispose Arceo, ritraendo bruscamente il braccio – “i soldi mi servono, devo comprarmi i sieri per i muscoli!”

Il mendicante lo guardò col suo sorriso sdentato più lurido: “Ohhhh, ti servono i soldi, eh? Beh, io conosco un modo per farti diventare ricco come mai lo sei stato. Potrai permetterti fino a mille fialette di siero di vipera a settimana!”

Arceo cambiò improvvisamente atteggiamento: “Ricco come non mai, eh? Sentiamo, ti ascolto!”

Il mendicante assunse un’aria solenne: “Cammina fino alla Scogliera del Crepuscolo, lì troverai un masso a forma di vagina. Sollevalo. Sotto quel masso, troverai una bellissima chitarra elettrica a freccia, appartenuta al trisavolo del cognato del parrucchiere del chitarrista degli Edguy in persona. Prendila e… suonala!”

E, così dicendo, scomparve tra i tendoni del mercato, lasciando Arceo un po’ perplesso.

Molti dubbi aleggiavano nella sua mente. Cosa c’entrava quella chitarra con la sua ricerca della ricchezza? Era veramente di così inestimabile valore? E perché mai avrebbe dovuto suonarla anziché portarla subito a vendere? Ma soprattutto… perché in tutte le fiabe ci sono queste figure di straccioni morti di fame che aiutano i personaggi a diventare ricchi e prosperi mentre loro sono poveri in canna? Cioè, diventa ricco prima tu, no? Poi al massimo aiuti gli altri a diventarci, ma prima pensa a te, no?

sunset-6093012_1280

Con tutti questi interrogativi (soprattutto gli ultimi due) nella testa, Arceo si allontanò dal mercato e si incamminò verso la Scogliera del Crepuscolo. Trovò il masso a forma di vagina, lo sollevò, trovò la chitarra, la impugnò e si mise a suonare un assolo power metal a caso, mi pare fosse quello di Under the Moon degli Edguy (gran pezzo), non ricordo.

Fatto sta che, una manciata di secondi dopo l’ultima nota suonata, apparve dal mare una sirena bellissima, tutta ignuda.

Ad Arceo venne il cazzo durissimo: “O splendida apparizione marina, sei forse tu colei che mi condurrà verso infinite ricchezze?”

La sirena si appollaiò su uno scoglio e, con fare sexy, rispose: “Bellissimo uomo dai muscoli d’acciaio, se intingerai il tuo pene in erezione nelle acque del Mare dei Crepuscoli, l’acqua che avrai toccato si trasformerà in oro!”

Arceo, lì per lì, pensò che avrebbe intinto volentieri il pene dentro di lei anziché nelle gelide acque del Mare dei Crepuscoli, ma contava di farlo subito dopo essere diventato il più ricco del villaggio; quindi scese su uno scoglio basso, se lo tirò fuori e lo intinse in quelle gelide acque, come la sirena gli aveva detto. Ma l’acqua era troppo fredda e, dopo pochissimi istanti, dovette tirarlo fuori e rimetterselo nei pantaloni.

Purtroppo per lui, però, l’acqua non solo era troppo fredda, ma non si era nemmeno trasformata in oro.

Quel vecchio straccione mi ha ingannato!” – urlò Arceo furibondo.

E siccome le sfortune non giungono mai da sole, in seguito a quella terribile imprecazione il pene di Arceo da bianco e infreddolito divenne rosso paonazzo e iniziò a bruciargli come se lo avesse intinto in una tazza di caffè nero appena fatto.

“AHHHH!” – urlava Arceo, fuori di sé, tenendosi il pacco e agitando la chitarra in aria con l’altra mano – “CHE DOLORE INSOPPORTABILE!”  

La sirena, che aveva assistito a tutta la scena, nuotando leggiadramente si avvicinò al nostro eroe, estraendo da sotto le gelide acque del mare una grossa spada: “Questo succede a chi non rispetta i vecchi mendicanti chiamandoli straccioni, zozzoni e scocciatori, esercitando così odio padronale. Quel pene non smetterà mai di bruciarti. Prendi questa spada che io ti porgo, e mozzatelo di netto. Solo così porrai fine alle tue sofferenze!”

Potete immaginare come andò a finire. Quel bruciore era veramente insostenibile.

Pare che il cantante dei Vänlade, in procinto di pubblicare il suo album di debutto Iron Age, nel lontano 2012, abbia letto di questo mito su un libro antico, trovato su una scogliera al calar del sole, sotto una pietra a forma di vagina. Pare anche che ci fosse un segnalibro, nascosto tra le pagine. Un segnalibro che sembrava il cazzo bruciato di qualcuno. (Gabriele Traversa)

4 commenti

Scrivi una risposta a Ameelus Cancella risposta