Il cordoglio delle istituzioni

Pare che sia uscito un singolo nuovo dei Satyricon, intitolato Our World, It Rumbles Tonight. Pare anche che Satyr abbia dichiarato che l’imminente nuovo disco “forse aiuterà il movimento black metal a trovare una nuova strada per il futuro“. Pare che la cosa, in redazione, abbia suscitato entusiasmi talmente straripanti che è stato chiesto a me di scriverci due righe perché, cronologicamente, ho ascoltato (non sentito distrattamente) il loro disco più recente: Volcano. Tutti gli altri si sono fermati a Rebel Extravaganza. Sì è vero, dal 2002 ad oggi sono usciti altri due dischi, ma quanti di voi si strapperebbero le vesti come Kenshiro per difendere a spada tratta Now, Diabolical e The Age of Nero? E il bello è che, anche per chi si è fermato al 2002, il nuovo singolo non dice assolutamente nulla di nuovo, è un pezzo innocuo che poteva benissimo essere usato come riempitivo in uno qualsiasi degli ultimi tre dischi perché, diciamo la verità, i Satyricon non azzeccano neanche mezzo disco da quindici anni e, sebbene Satyr abbia provato in tutti i modi, sia in prima persona che come produttore, a farci piacere l’industrial e poi il black’n’roll, non credo ci sia una persona al mondo che non sia pronta ad affermare che il duo sia definitivamente finito dopo Nemesis Divina. Insomma, se questo è il futuro del black metal, è bene che Satyr riprenda la strada che porta verso le Langhe e si rimetta il più rapidamente possibile a produrre vino.
Ah, per la cronaca, l’album — che si intitolerà Satyricon, tanto per capire il livello di ispirazione che si respirava in studio — uscirà il prossimo otto settembre, così da rendere ancora più attuale il testo dei Gesta Bellica, che bollava l’otto settembre come “un giorno, una data, senza un perché“.