SAMAEL – Antigod (Nuclear Blast)
Un nuovo brano, un remake, due pezzi dal vivo, un remix e una outro strumentale: alzi la mano chi non pensa che si sente puzza di fregatura lontano dodici miglia. Se poi aggiungiamo che dall’ultimo full del combo svizzero (‘Above’) non c’era nulla da salvare, tanto era radicalmente sbagliato sia nelle intenzioni (tornare a fare i cattivoni dopo aver creato dischi positivi come ‘Reign of Light’ non è stata una mossa brillante) che nella realizzazione (proporre un insieme di sfuriate insensate quando la loro migliore arma -che facessero i satanisti di ‘Baphomet’s Throne’ o gli esponenti dell’amore fraterno universale di ‘On Earth’- è sempre stata il ritmo, è stato un suicidio), capirete bene che le mie aspettative per questa uscite erano prossime allo zero. Fortuna vuole che la mia adorazione verso tutto quanto fatto da questo gruppo fino al 2004 mi imponesse almeno una visita al myspace e, soprendentemente, mi sono ricreduto. Intendiamoci: siamo sempre nel 2010 e la miglior cosa che fanno ultimamente i gruppi storici è semplicemente riciclarsi ritornando ai loro migliori momenti. I Samael non hanno fatto di più: l’opener ‘Antigod’ sembra uscita direttamente da ‘Passage’ (ovvero, artisticamente, l’apice della loro carriera) anche se la quindicina d’anni di ritardo ovviamente ha un suo peso. La vera sorpresa è la versione 2010 di ‘Into The Pentagram’ nella quale sfruttano il loro ineguagliabile senso del groove dando nuova vita a un pezzo -già stupendo di suo- di una ventina d’anni fa. Per il resto, le tracce live sono godibili, l’outro è valida, del remix della title-track nessuno sentiva il bisogno ma non rovina il discorso d’insieme. Insomma, tra tutte le tutte uscite interlocutorie che infestano il nostro genere, questa mi sembra una delle poche che merita un qualche interesse, foss’anche solo per la buona title track e l’ottimo remake. (Fabrizio “Er Doom” Socci)

Ti sbagli, una cosa si salvava di Above: la copertina yeahhhhh
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Non sono d’accordo, Above è un gran bel album di black metal che evoca scenari/atmosfere da Nuovo Ordine Mondiale. Nella scena estrema nessuno ha mai fatto nulla di simile (giusto forse certe cose dei Megadeth). Il dischetto di cui sopra mi è sembrato invece un ritorno alle sonorità di Solar Soul.
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Above è un capolavoro.
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