Un disco che fu allo stesso tempo il punto d’arrivo terminale del thrash e il primo lancinante vagito del death metal. Allora le riviste lo stroncarono e lo liquidarono come rumore senza senso. Oggi è Storia.
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Questa specie di bootleg ufficiale di un concerto del 1987 dà a Venturini l’appiglio per approfondire il declino del concetto di album live.
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Come all’epoca in Faith is in Season, l’inossidabile Paul Speckmann torna al death’n’roll. Il risultato, come sempre, è godibile ma non memorabile.
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Un po’ di putrescenza alla vecchia maniera, tra death anni Ottanta e Norvegia anni Novanta.
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Dopo vari cambi di formazione, gli Evile tornano con il loro thrash minimale, ma questa volta cantato peggio del solito.
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