Avere vent’anni: DAMIEN RICE – O
Damien Rice, ovvero colui che molti di noi sono stati costretti ad ascoltare per fare un piacere alla fidanzatina dell’epoca.
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Damien Rice, ovvero colui che molti di noi sono stati costretti ad ascoltare per fare un piacere alla fidanzatina dell’epoca.
Continua a leggereGli O (leggi: Circular Sign, poi fai tu) li recensii non troppo tempo addietro. Anzi, fu proprio la mia prima recensione, esattamente qualcosa come un anno fa. Si trattava di uno split come ne ho sentiti veramente pochi con gli affamatissimi Hungry Like Rakovitz uscito per Frohike. Ero veramente tanto abbottonato in quella rece, roba a metà strada fra i brividi
Continua a leggereDifficilmente nella mia (precedente) vita di utente metallaro medio avrei mai creduto di dovermi imbattere in un disco del genere, così bello ma soprattutto così nekrokulto nel packaging. Le due band in questione non condividono nè una comune origine geografica nè una strettamente musicale, eppure entrambe attingono diversamente da un serbatoio metal hardcore evoluto e spaventosamente aggressivo. Vengono rispettivamente da Varese
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