Avere vent’anni: DREAM THEATER – Octavarium
Alla fine rimane il miglior lavoro di John Petrucci e soci dal 2001 a oggi, sebbene somigli più a una compilation che un album con una sua coerenza interna.
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Alla fine rimane il miglior lavoro di John Petrucci e soci dal 2001 a oggi, sebbene somigli più a una compilation che un album con una sua coerenza interna.
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L’album del ritorno di Mike Portnoy è altalenante e non privo di difetti, ma segna il ritorno a un’alchimia e a una capacità di emozionare che si pensava persa per sempre.
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Tutti i riccardoni del mondo sono fomentatissimi per il ritorno di Portnoy. Venturini, tormentato per vent’anni da amici esteti e cultori del bello che tentavano di convertirlo, non ha mai voluto nemmeno sentire una nota di Pull Me Under.
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Ok, era nell’aria ma l’annuncio ufficiale è comunque una sorpresa. Noi siamo ovviamente sicuri che i soldi non c’entrino nulla e che Mangini (eseguiva solo gli ordini, come Kappler) sia stato gettato via come un condom usato nel nome dell’Arte.
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Office of Strategic Influence fu un progetto nato dall’unione di musicisti di altissimo livello che però non riuscì ad arrivare a una sintesi artisticamente valida. Rimase un esperimento riuscito solo in parte, anche se interessante e gradevole da ascoltare.
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