La lista della spesa di Griffar: necromanteion
I Medieval Demon, un po’ meno greci del solito, il black svedese dei Malakhim, i frenetici Gjendod e gli Aeon Winds con le loro tastiere dungeon synth.
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I Medieval Demon, un po’ meno greci del solito, il black svedese dei Malakhim, i frenetici Gjendod e gli Aeon Winds con le loro tastiere dungeon synth.
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Tre dischi che riportano a differenti atmosfere, dalle tempeste di neve artiche agli umidi sotterranei ricoperti di ossa, per finire nel buio spazio profondo degli iniziatori del cosmic black metal.
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Questa volta il giro del mondo nell’underground black prevede slovacchi che suonano come gli Emperor, cinesi che glorificano la propria storia nazionale e olandesi che marcano il cartellino con un buon black melodico.
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Ultima parte dell’elaborato lavoro di recupero dell’infaticabile Griffar: lo split BÁL/I See Satan Fall Like Lightning, Auld Ridge, Heretoir, Korgonthurus, Crîssäegrîm, Ysbrydnos, Chaines e Aeon Winds.
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Una maestosa reinterpretazione di Something in the Way è tra i piatti forti dello split tra i due interessantissimi gruppi slovacchi Algor e Aeon Winds.
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