Bloodywood // Calva Louise // Demonic Resurrection @Legend, Milano – 15.03.2025
Arrivo al Legend carichissimo e con largo anticipo, ma il parcheggio sul retro è già pieno, e smadonno perché devo andare a quello dietro al parco. C’era da aspettarselo; la serata ha fatto il tutto esaurito, a dimostrazione di come i Bloodywood siano un discreto fenomeno musicale. Dato che su queste pagine non sono mai stati trattati, più sotto faccio un breve riassunto della loro storia per chi non li conosce.
Entro quindi in sala e noto qualche viso di persona giovane, nata più o meno a ridosso della crisi finanziaria del 2008, il che fa sempre piacere. Puntualissimi cominciano gli indiani DEMONIC RESURRECTION, che sento per la prima volta questa sera, e che però esistono da 25 anni, tanto che, come dice il cantante, il loro batterista ventiduenne non era ancora nato quando la band ha iniziato a suonare. In realtà poi scopro che lui, il cantante, è Demonstealer, personalità nota della scena metal indiana nonché mente dietro il progetto solista omonimo che nel 2023 mi aveva esaltato con l’album The Propaganda Machine. I Demonic Resurrection suonano un death metal melodico con tastiere e campionature, sul palco sono rodatissimi e nel poco tempo a loro disposizione riescono a coinvolgere bene il pubblico. Le canzoni sono potenti e orecchiabili, costruite con grande mestiere. Salutano, ringraziano ed escono. Vi dirò, mi è venuta voglia di recuperare la loro discografia.
A questo punto esco per le mie consuete patatine e birra e rientro in tempo per i CALVA LOUISE che salgono sul palco preceduti da un breve intro tunza-tunza. Band inglese solo di residenza, dato che nessuno del trio lo è effettivamente, propongono un genere abbastanza difficile da definire, ma proverò a farlo giusto per darvi un’idea: una base metalcore, diverse parti elettroniche e molta melodia, con un cantato che passa dal pulito allo scream. Vabbè, ascoltatevi i dischi che fate prima. Anche loro hanno un’ottima presenza scenica e fanno uno show di tutto rispetto, spaccando a dovere. Grandi applausi per una band che se li merita tutti.


