La capitale del male: i concerti metal e punk di marzo 2025 a Roma
Come celebriamo i matronalia? Stasera il Dark Carnival del Defrag esplora le affinità ritualistiche tra trance e black metal con Heruka, milc. e Die! Die! Diskothek. Il Traffic propone un ballo in maschera a tema vampirico con i Theatres des Vampires sul palco. Al Rccb Init ci sarebbero gli Skiantos, non so con chi dietro il microfono, mentre al Trenta Formiche gli stoneroni Fvzz Popvli presentano il nuovo album Melting Pop insieme ai Solar Mantra. All’Alvarado Street serata punk con Hometown Heroes/ Pecoranera/ Devasta. Al Metropolis di Cassino, infine, il death/thrash degli ottimi Distruzione, supportati da Criminal Madhouse Conspiracy e Lesnar Suplex.
Domenica 2 c’è la terza edizione del Metal Destination al Let It Beer con Whisperz e Revealing Chaos. Il 6 al Kill Joy Dave Ellefson prende in mano la situazione. Imbarazzo della scelta venerdì 7 con Stormlord/ Black Therapy (Orion), MastrAngelus/ Risen Crow (Traffic), En Declin/ Tymbro/ Syntax Error 56k (Defrag), Aganoor/ Cult of Chaga (FricciCore) e, se gradite l’hardcore, Fallout H.R./ Malamovida/ Anestesia all’Alvarado Street. In provincia Tir/ Drunkhell al Metropolis.
L’8 marzo seratine alternativa al Traffic con Your Next Mistake/ Chix/ Osmanto e al FricciCore con Pulkra/ Skinny Rats. Sennò, al Rccb Init, ci sono i goticoni Sacred Legion. Il fine settimana si conclude con il Sunday Hc Matinée allo Spartaco: Jawless, No More Lies, Rake-Off, Meatdogs e Anestesia.

Mercoledì 12 al Traffic arriva lo sludge dei Throne, accompagnati da Maeth Daemon e The Unlimited Chaos Company. Il giorno successivo, stessa sede, Clan of Xymox in compagnia di Numa Echos e Les Longs Adieux. Apre poi un nuovo spazio ai Castelli, con il Cavalieri di Pavona che, sempre il 13, ospita Wild’n’Wasted/ Sons of Lunacy.
Venerdì 14 ancora sludge all’Init con Baratro/ Toba/ Ghosting. Se trovate quello che resta sobrio e guida al ritorno, sarebbe però da fare un salto in Ciociaria, al Metropolis, per l’Infernum Metallum Fest: Necrodeath, Dewfall, Usurper, Orgg e Vox Inferi. Per i più mondani c’è il Distortion Rock Party del Wishlist (Braille, Adverse, Nothing to Embrace, Devigan) e, a confermare che qualcosa nel sottobosco gotico sta tornando finalmente a muoversi, i polacchi Undertheskin al Traffic con Caron Dimonio e Nevica.
Sabato 15 attenzione all’accoppiata Zu/ Lili Refrain al Forte Prenestino. In alternativa, dopo aver fatto il botto pure oltreoceano, appuntamento al Traffic con il computer metal di Master Boot Record, preceduto da, riporto, alcune delle realtà chiptune/8 bit techno più interessanti della scena: arottenbit, Ick_ e b00leant (meanwhile Ar Circolo di Pomezia Paxarmata/ Gargantuafuzz/ Fab & the Good Ones). Lunedì 17 Master e basta, quelli di Paul Speckmann, che festeggiano quarant’anni di attività al caro vecchio 738 di via Prenestina. Prima di loro, i King Parrott. Intanto al Rccb Init, il noise dei Radar Men from the Moon avec Magaze.

Il 20 marzo al Rccb Init quello che resta dei Disciplinatha, ovvero Dish-is-nein, più Fade2grace e No One e, al Traffic, il “bizarre metal” degli argentini Asspera. Sudden Death e D-Tox i gruppi di sostegno. O Doogie White al Kill Joy per i diversamente giovani. Venerdì 21 al Defrag gli Slug Gore, idoli dei più piccini, con Mind/Knot e Done with the World. Altrimenti c’è la Urban HC Night all’Intifada (Dead Blow Hammer, Rainswept, Failed, 217, Scoville). Cartellone corrusco assai al Traffic sabato 22 con Marche Funebre/ Invernoir/ Still Wave. A qualche decina di chilometri di distanza, il Metropolis risponde con i Warrior Soul. Helligators, Blax e Radio 8 in apertura. Infine, segnaliamo lo Spring Break Down dell’Alvarado con Lost Moon e Pov Rise, tra stoner e grunge.
Un tempo c’erano i tour celebrativi per i ventennali, massimo i trentennali. Ora è saltato tutto e i Gorgoroth festeggiano un cristologico trentennale martedì 23 al Traffic insieme a Aeternus, Death Rattle e Archaic. Si cambia musica, ma non sede, giovedì 27: Gematrya/ Nelav/ Maville. Sempre giovedì, This Eternal Decay al Monk. Ci si vede in giro (Ciccio Russo)
