Facciamo il punto sui SVRM

Nella recensione dell’ultimo Eldamar avevo scritto come, per varie questioni pratiche, negli ultimi anni io mi sia fissato parecchio sul black atmosferico. Riprendendo tutto quel discorso, un altro dei gruppi che ha girato spesso nelle mie cuffiette sono stati i Svrm, progetto di Sergeij Tkachenko, ucraino di Charkiv che qui si occupa di tutto. Rispetto agli Eldamar però la discografia è strutturata in modo completamente diverso: se quella del progetto norvegese è composta di appena tre full in otto anni, quella dell’entità ucraina è molto più dispersiva, con tre full, dieci Ep e vari demo disseminati in nove anni. Districarsi in questa messe di uscite potrebbe essere abbastanza complicato, anche perché, come quasi sempre accade in questo genere, lo stile rimane grossomodo quello senza grandi differenze tra i vari dischi.

Mortacci

Scriviamo ora questo riassunto delle ultimissime puntate in casa Svrm perché nelle ultime playlist di fine anno è stato più volte nominato l’Ep М​о​в​ч​а​н​н​я і с​м​е​р​т​ь, che ancora non era stato recensito. Però, sempre nel corso del 2024, a nome Svrm sono usciti anche altri due Ep, di cui scriverò il nome in cirillico giusto per completezza anche se non so quanta differenza possa fare: Є тільки смерть, є тільки тьма (uscito a marzo, due pezzi, neanche nove minuti) e Прощання (uscito a maggio, di appena un quarto d’ora). Per la cronaca, il succitato Мовчання і смерть era uscito ad agosto e al quarto d’ora neanche ci arrivava. Ora, per comodità, potremo riferirci ai tre Ep con i rispettivi nomi in codice di Mortacci, Arimortacci e Stramortacci, sempre seguendo l’ordine di uscita.

Stramortacci

Quindi, ricapitolando, in playlist ci è finito Stramortacci. Anche Mortacci e Arimortacci avrebbero meritato, ma non è che nella playlist uno può fare la lista degli Ep di un quarto d’ora l’uno, dunque qui ora mi toccherebbe trasformarmi in Griffar e fare un’invettiva contro i gruppi che pubblicano una roba diversa ogni mese, per di più ognuna indistinguibile l’una dall’altra. Tutto questo per dire che si possono considerare i tre Ep come un’unica uscita, volendo, e sarebbe una gran bella uscita. Black atmosferico, come si diceva, anche se molto diverso dai capostipiti ucraini Drudkh, specie per la totale assenza di elementi post-black, post-rock e così via. Ritmi quasi sempre veloci, atmosfera da pioggia battente nel sottobosco e uno stile piacevole da ascoltare in sottofondo in queste giornate fredde e umide, come il genere stesso richiede. Provate a sentire tutti e tre gli Ep in fila e fate finta che sia un unico disco. (barg)

2 commenti

  • Avatar di Bonzo79

    sono fighissimi, li seguo da anni, ma “mortacci” è proprio quello che penso ogni volta che scopro che è uscito ancora qualcosa. bisogna fare numeri da circo per starci dietro. del 2024 penso di aver sentito solo Mortacci e me lo ricordo valido (come praticamente tutto quello che fa)

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  • Avatar di Ameelus

    Stramortacci mi ha appena fulminato.Roba buona questa, la totale assenza di elementi post qualcosa è molto più che benvenuta.

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