Siamo stati alle finali nazionali degli sport cinofili

Insomma è successo che, intorno al ponte dell’ Immacolata, io e il mio cane siamo andati a fare le finali nazionali di nosework, uno sport cinofilo, a Cattolica. In realtà non c’era solo il nosework, che è per lo più sconosciuto, ma tutti gli sport coi cani di cui il più famoso è sicuramente l’agility, ovvero il salto ad ostacoli. Ci sono le gare di nuoto per cani, le gare di uno sport simile al calcio, le gare di ricerca di tartufi (in realtà ricercano un’essenza, altrimenti va da sé che sarebbe lo sport più costoso del mondo), le gare di obbedienza nelle quali il cane deve fare praticamente il soldato e poi c’è il nosework, appunto, nel quale il cane deve cercare un determinato odore in una stanza. Ora, chi di voi pratica uno dei suddetti sport e conosce il mondo della cinofilia sa di cosa sto parlando. Gli altri probabilmente staranno forse pensando: “Wow, figo, chissà come ci si diverte”. Ecco, no. Non c’è niente da divertirsi. È tutto dannatamente serio. E fa freddo. La competitività è ai massimi livelli pur non vincendo manco un euro. Ma prima di sapere come è andata la gara di nosework vediamo un elenco delle tipologie di proprietario che si incontrano in questi eventi. Avanti col safari umano quindi. Ah, se vi riconoscete in qualcuno è solo per puro caso.

Il campo da agility

IL PROPRIETARIO DI BORDER COLLIE

Il Border Collie è un cane fenomenale. Punto. Forse non è, come vuole un noto luogo comune, “il più intelligente del mondo”, ma questo è un altro discorso. Il problema è che il novantanove per cento dei possessori di Border sono inadeguati a fare sport con una razza del genere. È come avere una Ferrari. Non è che appena poggi il culo su una macchina del genere diventi automaticamente Schumacher. Di quello ce n’è uno al mondo. Alcuni possono arrivarci vicino. La maggior parte sono solo tizi col grano che possono permettersi il cavallino rampante. Quindi il proprietario di Border Collie è un po’ così. Uno che va in giro con una Ferrari ma rischia di sbandare alla prima curva perché non sa gestire il motore che ha sotto. Se vedete su YouTube un po’ di video di gente che fa esercizi con un Border noterete che il cane sta quasi sempre ad abbaiare. Ecco, lì il cane sta dicendo al suo proprietario: “Datti una mossa a darmi i comandi, sei troppo lento, non capisco cosa vuoi, svegliati, pirla”. Come va a finire spesso? Che il proprietario di Ferrari risulta ridicolo nella sua incapacità di gestire un mezzo del genere. Tanto più quando poi dà la colpa alla macchina. Idem il proprietario di Border. Oh, ci sono anche quelli bravi, intendiamoci. Ma sono pochi. Mi immagino che tale tipologia di proprietario ascolti Igorrr e si domandi qual è il point o chieda il licenziamento di Charles. Detto tra noi, Charles andrebbe licenziato davvero, ma il sindacato si oppone.

Il PROPRIETARIO DI PASTORE BELGA

Il proprietario di tale razza si sente invincibile. È già arrivato nel momento in cui consegna un paio di mille euro all’allevamento per portarsi a casa il cucciolo. Se il Border Collie è una Ferrari, il pastore belga è un carro armato. È letteralmente un cane da guerra, nel senso che viene addestrato per situazioni pericolosissime di guerra, appunto, o comunque dove c’è da far intervenire le forze armate. Questo cane non teme niente e nessuno. Il problema è sempre il proprietario. Quanti di voi sanno usare un carro armato? Ecco, appunto. Il proprietario di belga non resiste alla tentazione di presentarsi alle gare tutto vestito tecnico e con la suddetta arma spaventando inizialmente tutti, seminando terrore tra i partecipanti che si immaginano già smerdati da tale possanza. Poi in realtà va a finire sempre che viene battuto dalla tizia col chihuhahua (è successo, non è un’esagerazione) o da quello con la bastardina di 5 kg col cappottino a pois (è successo anche quello). Mi immagino che questa tipologia di proprietario ascolti i Dream Theater e i Toto. O Fear Inoculum. Insomma, c’è la forte possibilità che ascolti solo musica di dubbio gusto.

IL PROPRIETARIO DI GOLDEN O LABRADOR RETRIEVER

Questo proprietario è un bonaccione. Come il cane. Si è ritrovato suo malgrado a fare delle gare, non sa nemmeno lui come. Fatto sta che il cane sembra promettere bene. Poi, quando si alza il livello, il cane molla. È come avere un motorino. È bello, fa figo e se hai 14 anni è la fine del mondo. Solo che non puoi andare molto più in là del tuo Comune, altrimenti il motore non ci sta dietro.  Queste due razze non vanno molto più in là di un certo livello, appunto. Sono cani selezionati per fare altro, ma caspita se vengono bene nelle foto. Questo proprietario ascolta gli Spite Extreme Wing e pensa che Magnificat sia il primo disco.  

IL PROPRIETARIO DI MALTESE

Cane preso inizialmente come suppellettile domestico, inizia a dare i primi segni di squilibrio nel primo anno di età ed ecco che il proprietario si rivolge ad un educatore. Il cane mostra segni di miglioramento notevoli fin da subito (perché, nonostante sia un cane da borghesi incancreniti, è comunque mediamente equilibrato e intelligente) e il padrone decide di iscriversi alle gare. Ma non è una razza selezionata per l’allenamento e quindi anche questo tipo di cane andrà poco più in là di un certo livello, ma il proprietario di solito non ha troppe aspettative perché, come il cane, è mediamente equilibrato ed intelligente nonostante la sua borghesia spinta. Quindi si accontenta e sono felici sia lui che il cane. Questo proprietario ascolta roba da sofisti e non può tollerare un’aberrazione tipo i Mayhem che aprono agli Emperor. L’importante per lui è rispettare i padri e le madri.

IL PROPRIETARIO DI BASTARDINIO O ALTRA RAZZA  

Gruppo piuttosto eterogeneo nei quali possono scoprirsi degli autentici fenomeni all’improvviso, o dei completi disastri, o tutto quello che ne sta in mezzo. Spesso partecipano alle gare con la maglia degli Immolation o dei Dying Fetus. Ma poi al concerto dei Dying Fetus indossano la maglia dei Kataklysm. Boh.

IL PROPRIETARIO DI YORKSHIRE

Il proprietario migliore del mondo con il cane migliore del mondo. Si presentano ai colloqui di lavoro insieme e ti fanno sentire subito a tuo agio. C’è solo da volergli bene perché grazie a loro il mondo è un posto migliore. Solitamente ascoltano black metal, power tedesco e i Manowar. Questa tipologia di proprietario è stata la prima al mondo a riconoscere la grandezza di Grand Declaration of War, che detto per inciso è un CA-PO-LA-VO-RO.

IL PROPRIETARIO DI CAVALIER KING

A questo particolare tipo di proprietario piacciono i Blood Incantation e i gruppi thrash indonesiani solo perché hanno un mezzo rimando ai Sepultura. Devono ancora rispondere a chi gli ha chiesto un parere sull’ultimo Cosmic Putrefaction. Altro non so.

E quindi alla fine le mie gare non sono andate come volevo. Abbiamo conquistato due podi ma nella terza gara, la più importante, abbiamo fatto schifo. Avrei voluto imprecare fortissimo in campo ma non potevo farlo, e una volta finita mi sono chiuso in macchina ad ascoltare Nocturnal dei The Black Dahlia Murder e me la sono fatta passare. La sera ho bevuto un Negroni e mangiato delle patatine fritte. (Luca Venturini)

7 commenti

  • Avatar di weareblind

    Ma perché pensavo fosse scritto dal Belardi il pezzo?

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  • Avatar di VIDLON

    Me lo sono gustato, in questo ultimo giorno di vacanza che scivolerà via tra mal di pancia, caffè, dischi black messi su a caso, e puntate anzianotte di Derrick su Youtube

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  • Avatar di Fanta

    Volente o nolente, sin da quando conosco la mia attuale consorte, mi sono ritrovato a condividere spazi e problemi con due beagle anarchici e insurrezionalisti.
    Maschio e femmina, fratelli. Oramai hanno oltre quindici anni, sono scoloriti, mezzi ciechi e sordi ma continuano a rompere il cazzo e a fagocitare qualunque cosa, anche la merda e l’immondizia.
    Il maschio poi è ritardato, scava fosse in giardino come un becchino ottocentesco in un cimitero da sola inumazione. Li mortacci sua. Un paio di volte, di sera, per andare a riattaccare la luce saltata per sovraccarico, ci sono finito dentro.
    Se ci fosse una gara per avviare gallerie vincerei a mani basse con lui. L’imbecille scava anche attorno ai ricci che sono soliti farci visita, abbaiando sino a consumarsi in un’afonia da asmatico. E per farglielo mollare, mente morde e piange per gli aculei che gli bucano il palato, ci vuole un’impresa. Il tutto accade sempre e rigorosamente nel peggiore intervallo di tempo possibile. Dalle 2:37 alle 3:49 del fottuto mattino. Sono quelle situazioni acustiche che siamo soliti inglobare nei sogni, trasfigurando sti minchia di rumori in scenari onirici. Tipo sognare una che ti salta sul cazzo e abbaia come una cagna, per l’appunto. O stare a un concerto mentre Danny Lilker canta Mothers’ Day in loop.
    E invece col cazzo. Perché poi tua moglie ti bussa su una scapola e tu prima che realizzi cosa cazzo sta succedendo bestemmi tanto per rianimarti. Poi capisci e ribestemmi. Esci in ciavatte e inventi nuove bestemmie, cose creative. E quando sei finalmente riuscito a togliergli sta palla chiodata demmerda dalla bocca, ti tocca lanciarla fuori dal giardino premurandoti di non farla schiacciare da qualche cazzo di macchina.
    Vaffanculo ai cani. Cio Dane.

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  • Avatar di aijanai

    Non bastavano i cani nei carrelli dei supermercati, adesso me li ritrovo pure negli articoli metal.
    Che il Diavolo vi porti.

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