R.I.P. Mario Di Donato “The Black” [1951 – 2024]
Ci sono persone che riescono ad incarnare l’essenza dell’arte, semplicemente vivendo e facendo ciò che gli è congeniale. Mario Di Donato, per tutti “The Black”, è stato uno di questi: soprattutto musicista, iniziò a suonare giovanissimo ed ebbe le sue prime esperienze di gruppo alla fine degli anni Sessanta con I Picchiati, poi negli anni Settanta con Respiro di Cane e Un Caso di Follia, dei quali però non si hanno testimonianze registrate note. Nel 1979 fondò uno dei primissimi gruppi heavy metal italiani, gli UT, poi noti come Unreal Terror, che riuscirono a farsi notare non soltanto in Italia, ma anche in Europa. Nel 1985 fondò un altro gruppo con il quale si orienterà maggiormente al doom, ovvero i Requiem, e con i quali comincerà a fare uso del latino per i titoli e per i testi, una caratteristica che manterrà nella sua produzione successiva e che sarà uno dei tratti distintivi del suo gruppo definitivo, ovvero i The Black, fondati nel 1988 e caratterizzati da uno stile multiforme e trascendente che comprende heavy metal, doom, progressive e che inseriamo a pieno titolo nel dark sound italiano.
Ricordiamo poi che Mario Di Donato, oltre che musicista e leader di band, si espresse anche come pittore: molte delle copertine dei suoi gruppi erano dipinti suoi, che mostrano uno stile ispirato all’arte antica, ricco di spiritualità e dallo stile sia moderno che ancestrale. Era inoltre un uomo energico, di spirito libero e di grande profondità, arrivò anche a pubblicare un libro di poesie, Carmina – poesie, SG Edizioni, 2020. Per chi volesse conoscerlo meglio, è uscita anche una sua biografia: Mario «The Black» Di Donato. Ars et metal mentis, di Mattia Montanari, Crac Edizioni 2014, purtroppo fuori catalogo, ma comunque reperibile nel circuito dell’usato. Mario Di Donato è un orgoglio italiano, c’è da augurarsi che venga preso ad esempio dalle generazioni di giovani metallari e di artisti in generale, perché è stato e sempre resterà un simbolo di autenticità e di coraggio artistico. (Stefano Mazza)


Purtroppo nella musica se ci vuoi campare non puoi essere integralista ma devi scendere a compromessi.
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