La spelonca del raw black metal: MYSTERIVM XARXES, VEREIST
Il nostro buon Homvnkvlvs si sta palesando come un soggetto dalla creatività abbastanza strabordante; dopo i due full dell’anno scorso – già trattati in queste gloriose pagine virtuali – in questo 2024 sono già due le uscite dei suoi MYSTERIVM XARXES, e ci sono seri presupposti che non si fermerà solo a queste.
Nello specifico ha fatto uscire uno split con i francesi Vereist, al quale contribuisce con tre brani di circa sette minuti ognuno e più recentemente l’EP Autassassinophilia (ehm), che di brani ne contiene quattro, il primo dei quali, Totenreich Einmarch, è un neanche brevissimo strumentale che funge da intro e che sorprendentemente ha un suo senso compiuto. Già questo me lo rende più gradito, di intro inutili ne ho piene le palle. Gli altri pezzi sono tutti decisamente più lunghi e non si discostano per nulla dal suo stile raw black metal catastrofico e tesissimo, gratificati da riff che hanno tutte le potenzialità per stamparsi nella memoria e rimanerci per un tempo indefinito. Apprezzabili anche gli stacchi più meditati che non possono evitare di richiamare alla mente i primi passi dei conterranei Abigor, il che è estremamente positivo dal mio punto di vista. Ascoltatevi la title track per esempio, che a tratti sconfina nel thrash marziale e saltellante, apprezzerete anche voi l’abilità del ragazzo nel costruire brani raw black metal in modo più creativo dell’usuale. Registrazione e scelta dei suoni sono di sorprendente livello per essere un lavoro così di nicchia; per ora uscito solo in digitale, lo split con i Vereist esiste anche in un’edizione ultralimitata in cassetta. Un ottimo disco, i Mysterivm Xarxes non deludono mai.
Già che abbiamo accennato ai VEREIST, spenderei due parole anche per questo progetto. Di costituzione assai recente – primi mesi del 2023 – l’unico componente del gruppo, tale Lueur (pure coinvolto negli Eilante, conosciuti per uno split con i Trhä) ha sin da subito cominciato a pubblicare dischi a ripetizione; ad oggi si contano tre demo, tre split e un EP.
Sono tutte autoproduzioni uscite in poche copie, in cassetta oppure in digitale, ma per nostra fortuna la polacca Wolfspell ha da poco stampato un CD contenente le prime due demo Feenatem ed Eistraum – e magari gli verrà in mente di ristampare anche altro materiale. Che è strano, sempre riconducibile al raw black metal, assai più minimale rispetto a quello di Mysterivm Xarxes ma più ipnotico, sia per la ripetitività dei riff sia per l’utilizzo quasi costante di una tastiera ambientale di ispirazione Paysage D’Hyver in sottofondo. I suoni sono molto più slabbrati, il basso di fatto non esiste e anche la batteria è relegata talmente tanto in ultimo piano che appena la si percepisce. Compositivamente i riff ricordano quelli dei Moonblood, monocorda semplici fatti di successioni di poche note ultradistorte che in apparenza paiono essere molto più complicate di quanto siano in realtà. Gli stacchi ambient/puliti e le sezioni con le tastiere hanno fascino e attirano l’attenzione, fermo restando che il contesto nel quale ci troviamo è decisamente estremo. Inoltre la lunghezza dei brani impegnativa (siamo sempre oltre i dieci minuti) è abbastanza esigente e preclude ascolti distratti o superficiali. Se volete ascoltare raw black metal fatto con personalità un buon consiglio possono essere i Vereist, provateci. (Griffar)


