La capitale del male: i concerti metal e punk di giugno a Roma

Tra lavoro, infortuni e prole, quest’anno non sto riuscendo a vedere pressoché nulla, tanto che non ho ancora, mi sa, la tessera del Traffic di quest’anno (o ci ho già fatto filtri). A redigere questa rubrica mi sento un po’ come il cameraman di un film porno, ultimamente. Ma ciancio alle bande: stasera ci sono i Negative Approach all’Init, che ora si chiama Rccb Init ma per comodità continuo a chiamare Init allo stesso modo in cui continuo a chiamare X “Twitter”. Venerdì 7 giugno, per voi che siete giovani, c’è la rassegna djent Decadence IV al Traffic con Quiet, Tankshell, Adverse e Drvn.

Se non siete cani nazisti di vetro, sabato 8 giugno non potete perdervi la terza edizione del Romahardcorefest al Casilino Sky Park con ben undici gruppi: i redivivi (e piuttosto amati da queste parti) Gozzilla e le tre bambine coi baffi, gli storici Cgb, la rivelazione romana No More Lies e poi Failed, Tibia, Max Carnage, Anestesia, Casus Belli, La Piena, Laws On Vacation e The Memory. In alternativa, al Traffic i Blodiga Skald festeggiano dieci anni di attività in compagnia di Dyrnwyn e Haegen sennò, sempre in zona One Hundred Cells, il Friccicore propone una situazione più intima con Dellarabbia e Cattive Abitudini. Il giorno dopo al Largo Venue c’è la serata di beneficenza contro il bullismo Metal for Kids United con, tra gli altri, Fabio Lione.

blodiga

Si conferma interessante il calendario del Glitch, che ospita Paolo Benvegnu giovedì 13 giugno, laddove il Traffic risponde con Hellish Pain, Honey Bombs e Blax. Venerdì 14 all’Init è quindi tempo di Djent in the night con Unsaved, Corponero e Broken Q, mentre all’Alvarado suonano gli Asphaltator con i Lapida. La chicca vera però ce la regala il Dissesto Cult sabato 15, con le leggende Savage Grace, precedute da Sons of Thunder, Explorer, RuinThrone e On The Portal. Se non v’aregge la gita fuori porta, c’è Andrea Ra al Wishlist e il terzo volume del Fast Fest al Traffic (Sign In Blood, Spoiled, Gasse, Afflicta e V.C.B.). Io, tanto per cambiare, non vedrò una mazza di tutto questo perché in tale settimana starò a Bari per seguire un vertice internazionale che si svolgerà a decine di chilometri di distanza dalla sala stampa. Così va la vita.

Riccardoni all’erta il 20 giugno per il release party dei Macroscream al Traffic. Il 21, invece, al Metropolis di Cassino abbiamo Steel Cage, Nebulae ed Eshuna. Sabato 22 al Wishlist c’è poi ‘sta Rock On Night al Wishlist con Tir, Nexus Opera e The Last Sound Revelation. Da quelle parti, intanto, si svolge il San Lorenzo Blues Festival, sia mai abbiate una turista per le mani. 

brujeria

Lunedì 24 appuntamento con i Brujeria al Traffic. In contemporanea, all’Eur Social Park, arrivano i Comeback Kid con Bane, Bull Brigade e Short Fuse. Il giorno dopo menziono, a titolo di cronaca, le Babymetal al Rock in Roma (dove tanto non mettiamo più piede per principio in seguito alla nota storiaccia del report dei Metallica che chi ci segue dagli inizi ricorderà).

Giovedì 27 abbiamo Yngwie Malmsteen che squarcerà con fischioni e assoli iperveloci la quiete del laghetto di Villa Ada. Mi perdonerete se trovo però più nelle mie corde il Subsound Fest all’Eur Social Park con i RuinsZu (cioé i giappi Ruins insieme ai nostri Zu. Bomba), Juggernaut e Sherpa. Venerdì 28 Spike dei Quireboys e Tyla dei Dogs D’Amour portano i loro successi in acustico al Let It Beer. Infine il 29 giugno c’è una bella serata stoner al Glitch con Mr. Bison, Stonewood e Solar Mantra. Ci si vede (speriamo) in giro. (Ciccio Russo)

2 commenti

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    Stasera sono a Capannelle per vedere Bruno. Daje.

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    Eh niente. Siccome non frega un cazzo a nessuno scriverò qualche riga sul concerto di Bruno Uccello nel figlio (detto così sembra un nome indiano. Uccello nel figlio vs Alzato col culo, Minchione Negroide vs Papozza nel Vento, eccetera).

    Sono andato con mio cognato metallaro generalista della domenica, pensate un po’, amici. In verità, in verità vi dico che i biglietti li ha presi lui un mese fa e m’ha inculato. Stavolta non te poi tirà indietro, m’ha detto. E infatti.

    Avevo lo stesso entusiasmo di uno che sta andando a farsi le analisi del sangue alle 7:12 del mattino, di lunedì, dopo aver digiunato 24 ore. E invece.

    Ci siamo beccati da Terzo Gusto su via Appia, a circa un chilometro da quello che per me è l’ippodromo. Oggi non so come lo chiamate voi giovani. Prima che mi raggiungesse “cognatemo” mi sono sparato un Negroni sbagliatissimo a stomaco vuoto nel contesto del bar adiacente, alle ore 18 e qualche minuto. C’era un vecchio siciliano che rompeva il cazzo perché parlava ad alta voce mentre era al telefono. Una cosa che mi sta parecchio sui coglioni. Credo di averlo guardato in cagnesco per qualche minuto. Ma poi l’alcol ha allentato la tensione.

    Abbiamo mangiato bene e siamo stati trattati con garbo. Inconsapevoli oggetti di dissonanza cognitiva, direi. Come mai della gente dall’aspetto “minaccioso” si comporta educatamente? Tanto vale trattarli meglio degli altri per evitare che invochino dei demoni…Provate anche voi, amici del metallo generalista per adolescenti di cinquant’anni e dintorni. Vestitevi come dei cani idrofobi e parlate in modo forbito. Sorridete e siate cordiali. Vedrete come andrà bene.

    Satolli e già abbastanza bevuti (ci hanno offerto anche due amari a testa), abbiamo saltato a piè pari il pur buon mr Hanoi Rocks. Giusto il tempo di assistere al suo commiato in tutina da “vecchio frocio fumettaro”, come diceva uno che conoscevo.

    E poi ecco Bruce. Detto anche Olè, olè olè olè, Bruseeee, Bruseeee. Così ci si rivolgerà affettuosamente alla vetusta leggenda in gilet di jeans. Lui si diverte, è a suo agio. Si muove, interagisce, partecipa e suona le percussioni a cazzo de cane, così. Ogni tanto. Prestazione veramente sopra ogni mia più rosea aspettativa. Non conosco quasi un cazzo del repertorio se non i pezzi di Chemical Wedding e, a parte, Tears of the Dragon. Riconosco a mezzo orecchio i brani de Mandrake, che infondo dal vivo non sono manco così male.

    Mio cognato si gira spesso verso di me e sorride, ammicca e tenta di generalizzarmi. Rendermi parte della massa stupidotta e adorante. E io ci sto, ci sguazzo e mi ritrovo vicino a una tipa cui lo infilerei in bocca volentieri. Faccio lo spiritoso, lei mi sorride ma poi niente. Non posso, non mi va più. Sono vecchio. Non come BRUSEEEEE, BRUSEEEEE, ma insomma. È tardi, su.

    Bella serata, organizzata bene. Parcheggio tranquillo e ottimo (però dieci euri, cazzo). Birra cara. Sette euro per spina standard da 30 cl più o meno. Ladri. Mortacci vostra.

    P.s. La bassista irlandese è brava e c’ha due pere notevoli.

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