La capitale del male: i concerti metal e punk di maggio 2024 a Roma

Venerdì 3 maggio Nergal dei Behemoth porta al Traffic, con Dalila Kayros di supporto, il suo progetto country/blues Me And That Man. L’Alvarado risponde con una rassegna dalle tinte corrusche quale la seconda edizione della Blue Night con Vacua, Kazak e Rotten Crows, mentre all’Init si scapoccia con New Disorder, Sfregio e Michael Dallas. Il giorno dopo i Date at Midnight, punta di diamante della scena gothic tricolore, presentano il nuovo album “Fading Into This Grace” al Traffic; in apertura The Lust Syndicate. Il Metropolis di Cassino propone invece una serata stoner/doom con i tedeschi Motorowl accompagnati da The Ossuary e New Disorder.

Grande curiosità per la calata all’Init, mercoledì 8, degli Skinflint dal Botswana, tra le poche band dell’Africa subsahariana ad aver raggiunto una notorietà internazionale. Si prosegue il 9 al Glitch con il post punk di Crush of Souls e Lunacy. Venerdì 10 il lavoro notturno mi risparmierà l’imbarazzo della scelta tra i deathster americani Pessimist al Defrag (preceduti da Demiurgon, Whiskey & Funeral e Thy Malignant), i SVNTH al Csoa ex Snia e Subhuman, MazeBrain ed Eshuna al Friccicore. A chi non disdegna sonorità più alternative segnaliamo i Bachi Da Pietra coi Malclango al Wishlist e la serata Bloc Party al Traffic. Sabato 11 il locale di via Prenestina raddoppia con i Furor Gallico Traffic, mentre il Defrag risponde con il Punk Rock Pinheads Fest 2. Il Metro Core del Pigneto, invece, accoglie un pezzo di storia dell’HC italiano quale Stefano Giaccone. Se non siete sazi di watt, domenica 12 i NeverHush festeggiano i vent’anni di attività alla Stazione Birra.

Giovedì 16 ancora death metal al Traffic con Hellretic, Dead Men Tell No Tales e Arkitekt. Il 17 si può scegliere tra i The Devils (ne abbiamo parlato qui) al Wishlist e Skw con Black Motel Six al Traffic, che conclude il weekend con quello che è uno degli eventi più imperdibili del mese: il festival grind Kill The Brain con Birdflesh, Excrementory Grindfuckers, Guinea Pig, Dr. Gore, Intracranial Purulency e Vibratacore. Se non apprezzate ritmi così frenetici, il 18 ci sono anche gli October Tide al Dissesto Cult.

Il 21 all’Orion risuona il ruggito del vecchio leone Glenn Hughes. Sicuri che io e il Centini non siamo gli unici ad apprezzarlo, vi ricordiamo anche Bonnie Prince Billy al Monk il 22. Si prosegue nel segno dell’underground: Gut Feeling e Stilema al Traffic il 23; Madhouse, Kormak, Syntax Error e The Bodom Crew all’Init il 24. Ultimi appuntamenti del mese Uscita 13, Dry Surfers e Kalima al Traffic il 30 e Lunarsea, Neurasty e 13 Crows on Electric Cables al Defrag il 31. Ci si vede in giro. (Ciccio Russo)

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