KVELERTAK – Meir (Roadrunner)

Meir_coverMeir significa di più. Ci si chiederà, dippiù, in che senso? Le canzoni sono più lunghe? Più potenti? Più veloci? Più jazz? Niente di tutto ciò. Per di più si intende semplicemente che, se fino a poco tempo fa i Kvelertak avevano un solo disco all’attivo, adesso ne hanno di più, e cioè: due. I norvegesi non si spostano di un epsilon da quanto fatto in precedenza e, almeno per adesso, per me questo è un bene. Già immaginavo svarioni prog, allungamenti di brodo, serietà, anelli anali che perdono resistenza elastica, indigeribili doppi album alla Baroness. A proposito, la copertina è sempre di John Baizley ed è molto bella, c’è questa donna nuda con un’aureola di volatili che scagazzano. Mi chiedo però per quanto tempo il gioco reggerà, e se i Kvelertak saranno capaci di mantenere la botta e continuare a fare album tutti uguali con la stessa cazzimma. Non è facile. Io credo che già dal prossimo album è forte la probabilità che dei Kvelertak non ce ne fregherà più un cazzo. Infatti potremmo dire che già questo Meir sia leggermente inferiore al precedente, ma forse è solo dovuto al fatto che stavolta manca l’effetto sorpresa, quello che mi aveva fatto slogare la mascella, prendere a spallate il sottilissimo muro della stanzetta in cui dimoro o ballare nudo sul letto, incurante del fatto che la mia finestra non abbia delle tendine e quindi rendendo l’intero vicinato partecipe delle mie danze; soprattutto la bambina che abita al palazzo di fronte e che spesso va sul suo balcone a fare la cacca al fresco, nel vasetto. Alle volte mi saluta mentre fa la cacca. Una volta mi ha urlato: ‘Non mi fa più male la patata’.

Ma io divago.

Dicevo, l’effetto sorpresa, la bocca spalancata, io che per settimane corro per la Tiburtina urlando a tutti di aver trovato il gruppo definitivo. L’effetto sorpresa è la tecnica segreta che usa il mio amico Davidone per rimorchiare.  Una volta, alla Stazione Termini, Davide ha incontrato una ragazza bellissima, la più bella che avesse mai visto, dice. Chiara origine slava, bionda, occhi azzurri, una pesca per culo. Lui ha preso coraggio, ha fatto un bel respiro ed è andato da lei, dicendole: ‘Ciao, sono Davide, sei molto bella’. Lei, rimasta piacevolmente sorpresa dall’audacia dell’Uomo e deliziata dall’inaspettato complimento, lo ha ringraziato sorridendo, presentandosi a sua volta. Al che Davidone: ‘Senti, ma io che cosa devo fare per farmi fare un BOCCHINO da te?’.

Eccolo, l’effetto sorpresa. Quello che spiazza. Micidiale. E lei è rimasta lì, travolta dall’effetto sorpresa, per un istante durato un’eternità, mentre Davide continuava a fissarla negli occhi con un sorriso malizioso ed il più sensuale degli sguardi. Ed è così che si sono fidanzati. No, non è vero, lei gli ha detto VAFFANCULO ed è scappata via, dandogli le spalle, e mostrandogli per l’ultima volta il suo culetto tondo tondo tondo.

9 commenti

Lascia un commento