Giù le mani da Frank Sinatra

“Avete capito, ragazzi? Fanno un album di cover heavy metal delle mie canzoni!” “Cazzo, Frank, che storia di merda, andiamo subito a spezzare le gambe a questi fottuti capelloni!”

Lo so, da quando siamo online ci dedichiamo un po’ meno al vilipendio gratuito del malcapitato musicante di turno, un po’ perché con la vecchiaia siamo diventati più saggi e indulgenti, un po’ perché – ora che non dobbiamo più recensire tutta la monnezza che esce – tendiamo più che altro a parlare dei dischi che ci piacciono. Ci sono però degli avvenimenti di fronte al quale è impossibile tacere, soprattutto se coinvolgono uno dei nostri bersagli preferiti di sempre, Devin Townsend, un uomo che ha azzeccato un disco solo in vita sua e da allora è riuscito incredibilmente a campare di rendita perpetrando di fronte al mondo un terribile malinteso: che l’heavy metal possa essere qualcosa di intelligente.

Pochi giorni fa mi trovavo nella tenuta di Charles nelle Langhe, per due chiacchiere tra gentiluomini. Terminata la rituale partita di polo, ci eravamo regalmente assisi sulle nostre poltrone in pelle di indiboi e, con un bicchiere di Lagavulin in una mano e un ottimo Cohiba nell’altra, stavamo ascoltando – commossi come ogni volta – il nostro cantante preferito, l’immortale The Voice, l’immenso Ol’ Blue Eyes, l’incommensurabile Swoonatra, per voi ignoranti bifolchi l’impareggiabile Frank Sinatra. Dato che la servitù tardava a preparare la cena, ci facemmo un giretto su Blabbermouth per scoprire se fosse finalmente uscito il nuovo disco dei Wolf. Ai nostri costernati occhi si materializzò invece l’affronto finale del maschio beta nei confronti del maschio alfa: la Eagle Rock Entertainment stava per realizzare un album di cover heavy metal di alcuni grandi classici dell’indimenticabile Frankie.

Li mortacci vostra

Va detto che la band di supporto è costituita da gente di rispetto come Billy Sheehan e Bob Kulick. Va detto che tra i cantanti coinvolti c’è pure un vero gentleman come Glenn Hughes, uno che all’epoca sarebbe stato sicuramente ammesso nel Rat Pack. Ma continuando a leggere la tracklist lo sconforto ci ha attanagliato. A rendere tributo alla più grande voce della storia troviamo zoticoni come Dee Snider e ‘Ripper’ Owens e relitti umani come il povero Joey Belladonna, tutta gente che magari qualcosa di buono nella vita avrà pure fatto ma che avrebbe sicuramente sfigurato ad un esclusivo cocktail party ad Atlantic City. E fin qui sarebbe stata solo un’operazione innocua e vagamente poveristica come il precedente We Wish You A Metal Xmas. Poi l’orrore, l’orrore... Una versione di New York New York interpretata da Devin Townsend. Un abominio irriferibile (se avete il coraggio potete ascoltarlo qui) che offende e macchia la memoria del compianto Frank, ovvero l’Uomo che unì nella sua persona il fascino e la genialità italiche con il grande sogno americano, un self made man nato da una famiglia disagiata che da ragazzo era stato pugile e capitano dei pompieri, che si ripassò – tra le altre – Ava Gardner, Grace Kelly, Lauren Bacall e Mia Farrow, che quotidianamente fumava due pacchetti di sigarette e si calava una bottiglia di whisky sana se era una giornata tranquilla. Townsend, invece, a quanto pare non è manco più cannabinomane, l’unica cosa che lo rendeva simpatico.

Devin, questa volta non la passerai liscia. Abbiamo già contattato i Gambino, che, in onore della loro vecchia amicizia con Sinatra, stanno incazzati neri e vogliono fartela pagare. E con i Gambino c’è poco da cazzeggiare. Siccome City mi era piaciuto ti voglio dare un consiglio da amico. Sparisci, emigra, non farti più vedere, trovati un’occupazione più consona alle tue attitudini, tipo vendere ghiaccioli agli inuit o ammazzare i cuccioli di foca a bastonate nel Canada settentrionale. Qualunque cosa ma, perdio, giù le mani da Frank Sinatra. (Ciccio Russo)

7 commenti

  • Avatar di funambolo

    Ma Devin è un genio folle, quindi la puo cantare

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  • Avatar di Piero Tola

    se il Lagavulin non ce l’ho va bene lo stesso un Oban invecchiato 14 anni?

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  • Avatar di FF

    quello dell’orrore era kurtz, comunque. il resto del commento conterrebbe insulti a devin townsend.

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    • Avatar di Ciccio Russo

      Corretto, chiedo venia per la figuraccia, è che ho una memoria di merda, non vedo il film da tipo otto anni e non avevo voglia di controllare su internet (è colpa della droga). Mi inginocchio sui ceci con l’ultimo Avenged Sevenfold nelle orecchie come pena aggiuntiva, però provare ad andare a memoria senza controllare su internet è molto anni ’90, dai

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      • Avatar di Firefly

        Però gli ultimi tre dischi degli Avenged Sevenfold sono un sacco di meglio di molte sgommate metal trù (pescate a caso nella merda power, negli Iron Maiden, in chi volete) nonché di tanto metal fintointelligente (vedi Devin Townsend).

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  • Avatar di ale

    ma minchia siete impazziti a mettere sta roba senza non so,un”parental control”,o le palle di chi sto schifo l’ha ascoltato per intero(tanto non può essere sopravvissuto…)a fare da monito?Uno un po’deboluccio di salute ci rimane secco dopo due note,poi so’ccazzi vostri…E speriamo che se mai ci sarà un altra ciofeca simile non ci siano in giro gli ackercocke…

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