Ozzy se ne è andato ma non aveva ancora fatto il suo tempo
Che confusione, che caos mi è esploso in testa quando mi sono soffermato a pensare a quello che è appena successo. Ero già in parte preparato a questa notizia, penso che tutti lo fossimo, tuttavia ho passato l’ultima ora a leggere notizie, a guardare immagini, a scorrere i brevissimi post e i commenti sui social, cosa che normalmente non faccio, ma in questa occasione mi sono sentito di farlo, per rileggerlo, per sentirmelo ripetere da tutti quelli che conosco, sia direttamente che indirettamente, in modo da calarmi in questa nuova realtà: Ozzy non c’è più.
A quanto si vede, gli stanno rendendo omaggio in tantissimi: giornalisti, musicologi, editori, metallari anziani, metallari giovani, gruppi death, gruppi black, rapper, punk, thrasher, praticamente tutti, da tutto il mondo e anche questo non mi sorprende: Ozzy è stato uno dei rocker più perentori e strabordanti della storia, tanto da riuscire a vivere due carriere complete, parallele, le quali entrambe hanno tracciato la strada per generazioni di musicisti e di ascoltatori. Compiute queste, il suo personaggio era talmente enorme da poter essere usato ancora, per altri scopi, per far ridere, per sperimentare nuove forme di intrattenimento, che possono piacere o no, ma non importa: era Ozzy, lui poteva, forse doveva, non solo perché era presente quando si è scritta la storia del rock e del metal, ma soprattutto perché è uno di quegli artisti che non hanno mai finito di fare il loro tempo. Per un cazzo, nemmeno da morti.
Ozzy, sia con i compagni Black Sabbath che per conto proprio, ha creato le basi del mondo che noi frequentiamo: il canone dell’heavy metal viene anche da lui, dal suo immaginario, dai suoi incubi, dalle sue dipendenze e, ovviamente, dalla sua voce squillante, miagolante, troppo personale per poter fare altro; e assolutamente musicale, perché era uno strumento musicale in senso assoluto. Chi ama l’heavy metal, e, più in generale, chi ama il rock non può prescindere da personaggi come Ozzy, che con la propria vita, prima ancora che con la propria arte, hanno creato le forme musicali che ancora oggi vengono utilizzate, esplorate e, soprattutto, ascoltate.
Ozzy se n’è andato, ma non aveva ancora fatto il suo tempo: quello che lui ha creato insieme a una manciata di coetanei è ancora talmente importante che dobbiamo ancora capirlo per intero, lo stiamo ancora studiando, dalle loro premesse stiamo ancora traendo delle conclusioni, le quali si avvicendano nell’evoluzione dei generi e sottogeneri che animano l’universo metal.
Andato Ozzy se ne va una parte importante di noi, e, inevitabilmente, resta l’interrogativo se la comparsa di un individuo simile sia stato un caso irripetibile, oppure se nel mondo in cui oggi viviamo potranno nascere altri artisti capaci di entusiasmare e di creare mondi, universi, dimensioni nuove.
Addio, grande amico. Salutaci Randy, Lemmy e tutti gli altri. (Stefano Mazza)




Nessuno mi toglie dalla testa che se non si fosse prestato alla baracconata di Birmingham, sarebbe ancora vivo.
Ora sotto con i coccodrilli. Quel che ha rappresentato per me me lo tengo dentro.
"Mi piace""Mi piace"
In diverse occasioni Sharon e Ozzy hanno parlato dell’eutanasia come “piano” in caso di malattie tipo l’Alzheimer.
Forse è vero il contrario e senza questo “piano” non ci sarebbe mai stata quest’ultima baracconata.
Le tempistiche sono molto sospette.
"Mi piace""Mi piace"
Ozzy è stato munto come una mucca, peggio di una partita iva.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Commovente il fatto che si sia spento dopo l’ultimo concerto, un po’ come Edgar Lee Master pubblicata l’antologia di Spoon River, Kim Ki Duk dopo aver girato “Dissolve” in siberia o Troisi che se ne andò dopo aver terminato le riprese di “il postino”. Il concerto del secolo con gran finale nel suo stile senza fare il vegetale in un letto per a letto per inutile tempo. Come un imperatore romano, ora si è fatto Dio. Glorie Aeterna, Rest in Power.
"Mi piace""Mi piace"
Goodbye MadMan , Grazie di tutto e la terra ti sia lieve.
"Mi piace""Mi piace"
Non ci siamo mai conosciuti eppure sei stato importante nella mia vita, grazie Ozzy
"Mi piace""Mi piace"
Vedrete che Sharon non perderà tempo a mungere il suo cadavere con ologrammi, AI e puttanate varie
"Mi piace""Mi piace"
Come darti torto
"Mi piace""Mi piace"
Difficile dire qualcosa senza scadere nella retorica e nella banalità.
Sono triste, non ero così triste dalla morte di Jeff Hanneman, ma forse questa è la morte che ci sbatte in faccia che i nostri eroi ormai sono vecchi, spesso son più vecchi dei nostri genitori o magari per i più giovani metallari dei propri nonni. Perché Ozzy ormai era come il vecchio zio malandato, magari anche un po’ rincoglionito che però piangi amaramente quando se ne va e pensi a tutti i bei momenti che ti ha fatto passare, anche ai momenti imbarazzanti sotto le feste nelle riunioni di famiglia. Perché sì Ozzy è quello del pipistrello, della colomba, della pisciata su fort Alamo ma vaffanculo è stato tutto quello che volevamo nel metal. Attitudine, anticonformismo e il risultare sgradevole ai nostri genitori, far paura alle vecchiette, ai preti alla casalinga di Voghera che cambia stazione se alla radio sente troppe chitarre. Poi ora siamo abbastanza smaliziati da non credere a tutte queste stronzate: principe delle tenebre, satanismo poi sul palco salgono con delle croci al collo (non al contrario) e nei live salutava “God bless you all”. Certo non era un esempio di artista salutista, i suoi problemi da dipendenza li conoscono tutti.
Poi non era solo un tossico alcolizzato, altrimenti non avrebbe avuto una carriera lunga 55 anni. Era abbastanza intelligente da capire che da solo non sarebbe stato in grado di allacciarsi le scarpe quindi si legò alla tanto odiata Sharon, che bene o male ne ha gestito le finanze, ha evitato che finisse povero in canna e lo ha fatto arrivare a 76 anni, e poi si circondò di musicisti coi controcoglioni come Rhoads prima e Zakk Wylde (è grazie ai lavori solisti che ho scoperto un bel mondo pieno di chitarroni grassi).
Tutto questo per dire che mi mancherai Ozzy, come ci mancheranno tutti i dinosauri che man mano si ritirano, o muoiono o spariscono dalle scene senza che siamo riusciti, o abbiamo voluto, rimpiazzare.
Voglio pensare che sia morto con un sorriso sulle labbra pensando all’ultimo concerto a Birmingham, che ora assume tutto un altro significato
"Mi piace"Piace a 2 people
e fatemi aggiungere una cosa: tutti i meme sul pipistrello ecc hanno rotto il cazzo. E non permettetevi cazzo di mezzeseghe da social di prendere per il culo Ozzy. Noi forse possiamo, voi no.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie dell’articolo … posso solo che dire non riesco ad elaborare ..
è stato nella mia vita per 50 anni ..
e lo sarà sempre … come ha detto Ruggeri ringraziamo di averlo avuto ..
e come ha scritto Bill Ward …”never goodbye .. thank you forever”
"Mi piace"Piace a 2 people
E’ stato detto più o meno tutto, però ci tengo a dire una cosa, Tommy Iommi ha detto che Ozzy ci teneva a tutti i costi a fare questo concerto, nonostante sia lui che Geezer non lo vedessero benissimo in sala prove, però Ozzy era determinato, lo voleva fare. Ai miei occhi pare quasi un ultimo desiderio e vedendo la sua morte poco dopo, il tutto appare ancora più chiaro. Mi è venuto subito in mente un film, molto duro e crudo, The Wrestler, con il grande Mickey Rourke, se lo avete visto sapete che la fine è un calcio nelle palle… di quelli che non fanno sconti, mi ha ricordato Ozzy per certi versi, a volte non ci sono scelte, penso che lo dovesse fare, a prescindere da tutto, dalla salute, dalle conseguenze ecc… e se non vi siete emozionati con Ozzy che cantava Mama i’m coming home con gli occhi lucidi e la voce rotta, bhe, che cazzo ascoltate la musica a fare.
"Mi piace"Piace a 1 persona