Lonely People with Power, o ciò che accomuna i Deafheaven e l’NBA
Gira voce che il nuovo Deafheaven sia un capolavoro. Ma i fan della band all’interno della redazione di Metal Skunk non sono d’accordo. E, se ritenere una cosa vera solo perché lo dice la maggior parte della gente è una fallacia logica, è altrettanto illogico non occuparsene solo per fare i bastian contrari. Allora butto il cuore oltre l’ostacolo e sulla chat interna di Metal Skunk scrivo che me ne occuperò io.
C’è però un problema: non ho mai ascoltato mezza nota dei Deafheaven fino ad ora. Come al solito allora, con i gruppi a me sconosciuti, cerco informazioni sulla band, per fare un po’ di contesto. Una delle prime cose è guardare che volti hanno. Guardo le foto della band su internet. E mi stupisco. Sapete quella sensazione di aver già visto un volto, ma non ricordate dove? O meglio lo sapete dove, ma è in un contesto talmente distante che non può essere la stessa persona. Come, che so, un vostro amico astemio all’Oktoberfest. Insomma, nelle foto vedo ‘sto tizio rasato tra i membri. Ma quello… non sarà mica… no, non può essere. Eppure… la rasatura di capelli, il colore degli stessi, il viso un po’ squadrato. Ma questo non è un cestista professionista?, mi chiedo. Chiamo un mio amico appassionato sia di NBA che di metal.
Ma secondo te è chi penso io?, domando.
Sì, assolutamente, dice lui.
Non è possibile; cioè, gioca in NBA e suona in una band piuttosto famosa?, ribatto.
Vabbè, ma sai che questi fanno presto con tutti i soldi che hanno, replica il mio amico.
Ho capito, ma i soldi sono una cosa, l’avere tempo un’altra, commento.
Beh, ascolta. Basta che lo guardi in faccia. O è lui, o il suo gemello. Ma siccome non ha gemelli è lui per forza, dice con sicurezza.
Sì, effettivamente…
Fidati, zio. È lui. È NIKOLA JOKIC. E chiude la telefonata senza salutare.
Il serbo dei Denver Nuggets canta pure nei Deafheaven? Non ci credo. Il giocatore di basket più forte del mondo? Ma come fa? Ha vinto un titolo NBA nel 2023. Ha vinto 3 volte il titolo di miglior giocatore della stagione regolare nel 2021, 2022, e 2024. Ha vinto il titolo di miglior giocatore delle finali nel 2023. Sette volte convocato all’All Star Game. E canta nei Deafheaven?
A questo punto vado su Wikipedia a leggere qualche statistica: detiene il Player Efficiency Rating (PER) più elevato nella storia della NBA, raggiungendo un impressionante 32,85 nella stagione 2020-2021, superando il precedente primato di 31,9 stabilito da Giannīs Antetokounmpo l’anno precedente. Inoltre vanta il più alto “plus-minus” mai registrato in una singola stagione NBA, con un valore di 13,72. La sua prolificità si estende alle triple doppie: è il giocatore con il maggior numero di triple doppie in una singola stagione di playoff e il centro con il maggior numero di triple doppie sia in regular season che nei playoff nella storia della NBA. Un altro traguardo eccezionale lo vede come l’unico giocatore NBA ad aver registrato almeno 2.000 punti, 1.000 rimbalzi e 500 assist in una sola stagione. Ha anche fatto la storia come l’unica scelta al secondo giro del draft a vincere il premio di MVP della stagione regolare.
La sua rapidità è leggendaria, avendo realizzato la tripla doppia più veloce nella storia dell’NBA in soli 14 minuti e 33 secondi (16 punti, 12 rimbalzi e 12 assist). Alla faccia di quelli che lo chiamano “Slowkic”. La sua versatilità è evidente nelle sue medie stagionali: è l’unico giocatore NBA ad aver mantenuto una media di almeno 20 punti, 10 rimbalzi e 9 assist a partita in una singola stagione, e l’unico a raggiungere almeno 25 punti, 10 rimbalzi e 8 assist con il 52% dal campo. Si distingue anche come l’unico a registrare una media di almeno 25 punti, 13 rimbalzi e 7 assist in una sola stagione. Jokic ha battuto imprese che risalgono a decenni fa, essendo l’unico ad aver messo a referto oltre 40 punti, 25 rimbalzi e 10 assist dal 1968. È l’unico giocatore NBA ad aver guidato la sua squadra in tutte e cinque le principali statistiche (punti, rimbalzi, assist, palle rubate, stoppate) e nella percentuale dal campo nella stessa stagione. La sua precisione è straordinaria, essendo l’unico giocatore NBA a registrare una tripla doppia con 15 assist tirando al 100% dal campo, e l’unico, insieme a Wilt Chamberlain, ad aver realizzato una tripla doppia con il 100% dal campo. Ha anche il primato di essere l’unico giocatore NBA con più triple doppie da oltre 35 punti tirando con il 90% dal campo e l’unico con più triple doppie da oltre 30 punti senza turnover.
Per quanto riguarda i playoff, è il primo giocatore nella storia dell’NBA a totalizzare più di 175 punti, più di 65 rimbalzi e più di 50 assist nell’arco di 5 partite, e il primo a registrare più di 55 punti, più di 35 rimbalzi e più di 20 assist nell’arco di 2 partite. È anche il primo giocatore nella storia della NBA a mantenere una media di almeno 25 punti, 10 rimbalzi e 5 assist nelle prime 50 partite di playoff in carriera, e il primo a registrare una tripla doppia da 20 punti in quattro partite consecutive di playoff.
Le sue prestazioni nel Christmas Day sono memorabili: è l’unico giocatore nella storia dei Denver Nuggets ad aver realizzato una tripla doppia nel Christmas Day, e detiene il maggior numero di punti in una tripla doppia nel Christmas Day (41). È il secondo giocatore nella storia dell’NBA con una tripla doppia di media in più serie dei playoff in una singola postseason, un record condiviso con Wilt Chamberlain (1967). Ha il maggior numero di triple doppie in una stagione dei playoff (10 con i Denver Nuggets nel 2023) e il maggior numero di partite di playoff con più di 30 punti, più di 15 rimbalzi e più di 10 assist (4).
Un altro traguardo significativo lo vede come il secondo giocatore nella storia dell’NBA a registrare 2.000 punti, 1.000 rimbalzi e 800 assist in una sola stagione, tra regular season e playoff, un’impresa eguagliata solo da Oscar Robertson (1961-1962). È il secondo giocatore nella storia dell’NBA con 300 punti, 100 rimbalzi e 75 assist nelle prime 10 partite di una postseason, insieme a Oscar Robertson (1962-1963) e Wilt Chamberlain (1966-1967). Si annovera tra i giganti del basket come il terzo giocatore nella storia dell’NBA a raggiungere una media di una tripla doppia da 30 punti in una serie di playoff, dopo LeBron James e Russell Westbrook. Ha anche stabilito un record per i Nuggets come il primo giocatore nella storia della squadra a concludere le prime sei giornate con una media di oltre 20 punti e 10 rimbalzi, secondo solo a Joel Embiid nella storia della NBA (2018). È il primo giocatore nella storia della NBA a mettere a segno una prestazione da oltre 26 punti, 18 assist e 16 rimbalzi. La sua straordinaria consistenza è dimostrata dal fatto che è l’unico giocatore nella storia dell’NBA ad aver registrato oltre 80 punti, 50 rimbalzi e 45 assist in 3 partite consecutive. È l’unico giocatore NBA ad aver registrato 4 triple doppie tirando con il 100% dal campo, e l’unico giocatore nella storia dell’NBA ad aver registrato oltre 14 assist e 14 rimbalzi per 3 partite consecutive. Nel contesto internazionale, è l’unico giocatore a condurre per punti totali, assist totali e rimbalzi totali in un torneo olimpico di basket. Detiene il record di giocatore più veloce a raggiungere 15.000 punti, 7.500 rimbalzi e 5.000 assist, in sole 709 partite. È il secondo giocatore a terminare una partita con 35+ punti, 20+ rimbalzi e 15+ assist, un’impresa condivisa solo con Wilt Chamberlain. Infine, è l’unico giocatore a registrare 200+ punti, 100+ rimbalzi, 90+ assist e 20+ palle rubate in un periodo di 8 partite.
Arriva un messaggio sul telefono. È il mio amico: Ho chiesto al Chapito, che lui sa sempre tutto e non dice cazzate. Non è Jokic.
Rispondo: Mi pareva strano, infatti. Ascolta, devo scrivere una recensione. Mi dici com’è il disco nuovo dei Deafheaven?
Lui: Non è tutto ‘sto granché come si dice in giro. Anche il Chapito lo dice. E lui non dice cazzate, lo sai.
Io: Grazie.
(Luca Venturini)





Ah per chi non lo sapesse, Billy Corgan ha recitato in Super Vicky… E sti cazzi?
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Indipendentemente dal disco trattato (che mi piaccia o no),si rafforza la mia convinzione che, a metalskunk, vi piaccia giocare a fare i bastion contrari.Se non si tratta di death metal,la prossima volta che vedo il nome Luca Venturini passo oltre a leggere.
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immagino che lo spossante elenco di mille statistiche relative a punti / assist / rimbalzi di gonadi ingrossate sia una metafora per indicare la rottura di palle che genera il disco in questione. A me è bastato Sunbather ed il successivo di cui nemmeno ricordo il titolo per convincermi a starne alla larga. A volte sembrano gli Afterhours con una suocera epilettica che sbraita a casaccio sopra la musica.
Ma a sto punto se voglio delle voci malsane che abbiano un minimo di varietà metto su i Silencer o gli Stalaggh. Si sente che a questa gente mancano le radici.
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ma manco ci assomiglia :D comunque gran disco, non un capolavoro, ma grandissimo disco
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