Per quei pochi al mondo che non conoscono il significato del termine riccardone (frutto, onore al merito, del genio del grandissimo utente del forum del Mucchio Selvaggio Karmarider), preciso che con questa parola si identifica l’ascoltatore di band/artisti contraddistinti da un’innegabile perizia tecnica e, soprattutto, da un sound cristallino e pulito, il più possibile vicino alla perfezione (quale metro di paragone, solitamente, si usa non a caso The Dark Side of The Moon).
Solitamente ossessionato da uno o più strumenti che tenta di suonare con risultati altalenanti, magari fondando anche una cover band dei propri beniamini (avete fatto caso al numero di band tributo ai Pink Floyd che esistono in Italia? Ecco), il riccardone patologico arriva anche a porre in secondo piano le canzoni e a concentrarsi solo su tecnica e suono, arrivando a prediligere indigeribili mattoni.
Quindi, per intenderci, un disco come Symbolic dei Death farà storcere il naso al riccardone doc, perché troppo sporco, mentre un album a caso dei Toto (band nell’iperuranio di questa categoria) lo farà sciogliere al primo pattern di Jeff Porcaro e, di fronte alla perizia e alla pulizia di un Mark Knopfler, non potrà che esclamare “senti che tocco!”.
Jeff Porcaro, uno dei gran visir dei riccardoni che, come è noto, hanno spesso origini italo-americane
Menomale che hai spiegato il neoligismo perché gugol mi dava una pizzeria “Riccardone”quindi ho pensato ad una musica da asporto. I nomi citati nel post non li ho mai digeriti, mi spiace per i puristi che affollano il nostro social club.
Io pure non conoscevo il termine preciso, ma mi faceva pensare a dei chitarristi coi boccoli e la panza, pieni di catenine, con le camicie bianche con colletti e polsini di pizzo e altri accessori da culattoni settecenteschi…..tipo il look di Malmsteen….non ci sono andato molto vicino. A parte gli scherzi, un minimo di sporcizia del suono secondo me è (o dovrebbe essere) insito nel rock. Gente come i Toto faccio davvero fatica a capire cosa vogliano esprimere, al di là di una perfezione formale.
Beh è facile perdersi nel riccardonesimo, specie tra i metallari più cresciutelli, però poi spesso si torna volentieri alla musica del dimonio e della perdizione. Quando poi si comincia a invecchiare sul serio, tendenzialmente si perde la pazienza. Io per esempio dico: “si, bello”, ma l’anteprima qui sopra mi basta e avanza, mica me lo compro…
Riccardone ellisse perfetta,definizione confetta! Anch’io sto con lo sporco. Di puliti mi piacciono i Rush ( ma non tutti i dischi). Symbolic e i Death sono il top , yes. Di puliti mi vengono in mente : Waitsneik, Magnum, Joe Bonamassa. Dream Theater is for bois in the birreria che bevono trenta coche e vestono le magliette con i lupi, le donne nude, i serpenti, la neve e i boschi ecc .. e suonano con le bacchette da batterista sui tavoloni, mangiando le patatine con il ketchup. Pantera is for MEN. Friedman solista is for bois. Megadeth is for MEN. RIcordiamoci che i primi rockers pugnalavano la membrana dei coni dei diffusori per distorcere e incattivire il suono. La distorsione deve essere distorta (Hendrix) e non pulita, se no non è rock. Ne deriva l’attitudine
Mai sentito prima il termine Riccardone.
Decisamente non è roba per me, ma raramente ci ho trovato canzoni interessanti con un senso. Negli altri casi la tollero a piccole dosi.
Menomale che hai spiegato il neoligismo perché gugol mi dava una pizzeria “Riccardone”quindi ho pensato ad una musica da asporto. I nomi citati nel post non li ho mai digeriti, mi spiace per i puristi che affollano il nostro social club.
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Io pure non conoscevo il termine preciso, ma mi faceva pensare a dei chitarristi coi boccoli e la panza, pieni di catenine, con le camicie bianche con colletti e polsini di pizzo e altri accessori da culattoni settecenteschi…..tipo il look di Malmsteen….non ci sono andato molto vicino. A parte gli scherzi, un minimo di sporcizia del suono secondo me è (o dovrebbe essere) insito nel rock. Gente come i Toto faccio davvero fatica a capire cosa vogliano esprimere, al di là di una perfezione formale.
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…belle canzoni?
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Beh è facile perdersi nel riccardonesimo, specie tra i metallari più cresciutelli, però poi spesso si torna volentieri alla musica del dimonio e della perdizione. Quando poi si comincia a invecchiare sul serio, tendenzialmente si perde la pazienza. Io per esempio dico: “si, bello”, ma l’anteprima qui sopra mi basta e avanza, mica me lo compro…
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Riccardone ellisse perfetta,definizione confetta! Anch’io sto con lo sporco. Di puliti mi piacciono i Rush ( ma non tutti i dischi). Symbolic e i Death sono il top , yes. Di puliti mi vengono in mente : Waitsneik, Magnum, Joe Bonamassa. Dream Theater is for bois in the birreria che bevono trenta coche e vestono le magliette con i lupi, le donne nude, i serpenti, la neve e i boschi ecc .. e suonano con le bacchette da batterista sui tavoloni, mangiando le patatine con il ketchup. Pantera is for MEN. Friedman solista is for bois. Megadeth is for MEN. RIcordiamoci che i primi rockers pugnalavano la membrana dei coni dei diffusori per distorcere e incattivire il suono. La distorsione deve essere distorta (Hendrix) e non pulita, se no non è rock. Ne deriva l’attitudine
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Mai sentito prima il termine Riccardone.
Decisamente non è roba per me, ma raramente ci ho trovato canzoni interessanti con un senso. Negli altri casi la tollero a piccole dosi.
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Quindi, se ho capito bene, Carrozzi è il Gran Visir dei Riccardoni
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