QUEL video dei Limp Bizkit compie vent’anni

Vent’anni fa usciva nelle sale Mission Impossible 2, con John Woo a riprendere colombe al ralenti e Tom Cruise a fare il tamarro sempre al ralenti. Una discreta parte del budget fu destinata alla colonna sonora, che aveva due punte di diamante: I Disappear dei Metallica (di cui già ha parlato il laconico Belardi) e Take a Look Around dei Limp Bizkit. Due cose molto diverse in realtà: i Metallica all’epoca erano già un gruppo parecchio bollito, che infatti se ne uscì con questa canzoncina stupidina che ebbe scarsissima fortuna nelle setlist dei loro concerti. Di contro, i Limp Bizkit nell’anno 2000 erano in cima al mondo. Esistevano già da qualche tempo, ma solo di recente erano riusciti a rendersi universalmente appetibili, arrivando in vetta a qualsiasi cosa si potesse scalare. Erano la next big thing, il gruppo con cui collaborare per far parlare di sé, quelli da fare apparire nei propri video per sfondare nelle rotazioni di Mtv o da invitare nei programmi tv per dimostrare di essere al passo coi tempi. Questi avevano pure lanciato la moda del cappellino rosso, e girando per le grandi città vedevi un sacco di ragazzini col cappello rosso. Fu un periodo non lunghissimo, ma estremamente intenso. Tutti volevano i Limp Bizkit, tutti volevano Fred Durst, e loro riuscivano a non sfigurare mai. Un equilibrio molto precario, troppo precario per chiunque, e che difatti non durò. Il picco, però, fu raggiunto proprio con il video di Take a Look Around e sublimato col relativo disco Chocolate Starfish and the Hot Dog Flavored Water, uscito qualche mese dopo, in cui c’erano pezzi che sfondarono tutto. In questo periodo i Limp Bizkit erano in pieno delirio di onnipotenza, e nessuno poteva dargli torto: si permisero perfino di scrivere un inno generazionale, My Generation, 35 anni dopo gli Who, e in quel momento sembrava perfettamente credibile. Di più: chi ha vissuto quei tempi credo possa concordare con me se dico che i Limp Bizkit rappresentavano perfettamente lo zeitgeist dell’anno 2000 nel mondo dello star system, del mainstream, del costume. Il fatto era che non gli si poteva dire nulla: a parte antipatie personali, idiosincrasie, prese di posizione e pregiudizi, questi erano in grado di scrivere canzoni perfette, che funzionavano benissimo, piacevano a tutti in maniera trasversale e dal vivo erano pure delle macchine da guerra. Furono anni di cui già all’epoca non andavamo fieri, ma che in un certo senso ci meritavamo, a differenza dello schifo che passa in classifica adesso. Siamo finiti a rimpiangere seriamente i Limp Bizkit, rendiamoci conto. La vita è davvero una merda. (barg)

6 commenti

  • Alberto Massidda

    Colonna sonora dei miei anni al liceo, i LB mi hanno traghettato dalla nave che affondava dell’hip hop (anche se Scienza Doppia H dei Colle der Fomento avrebbe meritato un posto recondito su queste pagine) alla Terra Promessa del Metallo.
    Arrivederci e grazie per tutto il pesce, LB.

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  • Tranquilli, tra cinque anni per Youtube diventeranno ufficialmente “Classic rock” come i System of a down. Poi é come quella roba delle api di Einstein.

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  • No, a me facevano schifo già all’epoca e non li rivaluto neanche adesso.

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  • Che pezzo e che album!

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  • In effetti quel cazzo di cappellino rosso era come il cappotto rosso dell’ ultima scena di Schindler list, si vedeva anche in bianco e nero. Disco che rispolvero solo quando non ho veramente niente da fare ma non lo disprezzo affatto.

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  • Quanto mi mancano quei tempi, Papa Roach, Korn, Slipknot, Pod.. ascoltavo anche cose più “raffinate” ma sinceramente il nu metal lo rimpiango alla grande. Sbarazzino e divertente, mi ha accompagnato nel bel periodo dell’adolescenza

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