SKUNK JUKEBOX: Max Cavalera tifa colchoneros

Bentrovati ad una nuova puntata di Skunk Jukebox, la rubrica che vi aiuta a passare il tempo con alcuni video buttati dentro senza particolare criterio, così che vi possiate trovare il futuro gruppo della vita oppure la peggiore schifezza degli ultimi anni. Iniziamo.

Il primo gruppo si chiama DESERT STORM, viene da Oxford, gira da una dozzina d’anni e suona uno stoner/sludge piuttosto ondivago: il loro nuovo video è nomato Black Bile e ne parliamo più che altro per la ripartenza col riffone intorno al minuto 4. Il video è un po’ scemo, e la canzone in sé non è nulla di memorabile, ma quel riffone meritava almeno una citazione.

Passiamo invece ad uno stoner rock molto più canonico con Spacetrucker dei KING CHEETO, tre fattoni del Missouri che fanno un video contro Donald Trump vestiti con le maschere di Donald Trump. Il pezzo è molto scorrevole e carino, e magari sarebbe anche da mettere in macchina quest’estate di ritorno dalla spiaggia, se mai quest’estate riusciremo ad andare in spiaggia. Peraltro leggendo il loro moniker mi sono venute in mente parecchie battute su Giancarlo Cito, indimenticato sindaco-sceriffo di Taranto poi finito in carcere per varie torbide storiacce che non vi sto qui a raccontare. Auguro quindi ai King Cheeto di vivere davvero in una monarchia assoluta controllata dal suddetto Cito, così poi vediamo come gli va di fare gli spiritosi. Il pezzo comunque è bellino.

Il prog non è esattamente il mio genere, ma con l’età ho smussato parecchi angoli e ora riesco a godermi persino gli ultimi Opeth, pensate un pochino. Questi SUBVERSIVE però mi hanno fatto venire voglia di farmi sbranare vivo dai maiali dopo pochissimi secondi, e mi sono ricordato di quando ero all’università e c’era il mio amico Fabbio che cercava di farmi ascoltare i dischi più improbabili della Inside Out perché secondo lui se li avessi ascoltati abbastanza poi mi sarebbero piaciuti. E invece no. Però magari questi ottimi Subversive a Fabbio potrebbero piacere. Per amore di verità devo però ammettere che quantomeno l’assolo non è male, anche perché è lineare e ben poco prog.

Di Ghost of Orion ha già parlato Charles e non credo ci sia da aggiungere alcunché. Nel frattempo è anche uscito il video di To Outlive the Gods, che potrete avere occasione di ascoltare nei prossimi giorni dato che pare che nel mese di giugno prevalga un tempo grigio e ostile. Io se fossi nei MY DYING BRIDE farei comunque uscire sempre i dischi a fine ottobre/inizio novembre, perché non ha davvero senso ascoltarseli mentre fuori splende il sole e si va girando in infradito. Come nota di colore peraltro il video inizia con una serie di versi ripetuti che sembrano il WOOOOW di James Brown all’inizio di I Feel Good, il che è abbastanza straniante.

Gli UNE MISERE si sentono da un po’ e io ci avevo anche provato, giuro. Purtroppo fanno schifo ai cani e non è un caso che vengano dall’Islanda, paese che al netto di una fisiologica manciata di gruppi meritevoli è responsabile di alcuni dei più meschini crimini contro la musica mai registrati. In questa Fallen Eyes il cantante ripete spesso save me from this hell that I created e la risposta è scontata: sciogli il gruppo.

È giunto il tempo di suggerire un po’ di porcherie a Gabriele Traversa per il suo Sanremetal e ho qui la canzone perfetta: Reborn dei FALLEN ARISE, favoritissima per il podio del suo virtuale Ariston della merda. Voce femminile che si alterna col cicciobombo growl, atmosfere gotiche e sognanti da angolo rotture della Lidl, giro di pianoforte posticcio: direi che non manca niente. Poi dici che non ti voglio bene, Gabriè.

Da Tampere arrivano i TORCHIA, che sembrano i Children of Bodom un po’ meno sguaiati. Il pezzo qui si chiama Plague Peasant e non è male, assolutamente nulla che non si fosse già abbondantemente sentito vent’anni fa ma ha un buon tiro, i riffettini sono carini, le chitarre sbrodolano il giusto ed è sufficientemente vecchia scuola. Leggo inoltre che il batterista Ville Virtanen ha militato in un gruppo chiamato SORKKA, che proporrei ufficialmente come moniker dell’anno.

Da qualche mese è uscito l’EP dei DEPOPULATION DEPARTMENT, progetto parallelo di Ana e Luisma degli Haemorrhage, che sono marito e moglie e su Facebook postano sempre tenere foto dei figli con la maglietta dell’Atletico Madrid. Questa Condemned to Extinction è un nuovo pezzo che probabilmente finirà sul debutto: crust ignorante e metallizzato, cantato dai due sposini, che non sposta di una virgola il discorso iniziato nell’EP dell’anno scorso. Il video è molto anni Novanta, con scene di disastri ambientali, bombe atomiche, animali che muoiono, militari, inquinamento, indignazione politica un tanto al chilo e buongiornissimo caffè. Del resto i Nailbomb mancano a tutti, e Max Cavalera all’epoca spaccava nonostante fosse Max Cavalera.

Lo scorso marzo i devastatori di unioni coniugali GORILLA PULP from Viterbo ci hanno inviato il presente video sulla mail di redazione, ingenuamente credendo che essa venga controllata regolarmente senza lasciare che le centinaia di mail si accumulino lasciando poi il sottoscritto a smazzarsi la scrematura tra cose da scagliare nel vuoto del cestino e cose da far finire qui su Skunk Jukebox. Peccato non aver controllato prima perché il pezzo è carino, il video è divertente, è tutto girato in casa di qualcuno di loro tra bagno e cucina ed essendo io maschio eterosessuale ho avuto la possibilità di non concentrarmi sull’esplosiva maschietudine dei quattro viterbesi notando così che i Nostri tendono a tenere le proprie abitazioni con la stessa ordinata meticolosità con cui noi gestiamo la nostra casella mail. La cosa incredibile è che la loro musica sembra uscita dallo stesso periodo da cui sembrano uscite le tendine, le piastrelle, le stoviglie e le riviste che tengono vicino al cesso, facendomi così pensare che i quattro sfasciafamiglie più pelosi della Tuscia vivano in una bolla temporale ferma al 1976 da cui escono solo per raccogliere funghi, fare concerti e insidiare qualsiasi essere femminile si muova o quantomeno sia ancora caldo. Nella suddetta mail c’è scritto che il pezzo è tratto dalla colonna sonora del videogioco Wreckfest, ma sono sicuro che l’originale sarà sicuramente peggiore della cover.

Cambiando completamente genere, mi ha molto colpito Creation, tratta dal debutto degli americani IRIST. È una specie di post-metal leggerino, predigerito e piuttosto inoffensivo, ma ha delle belle melodie, un buon tiro e tutto è esattamente dove dovrebbe essere. Non è qualcosa da prendere troppo sul serio, sinceramente, tuttavia il pezzo ti entra in testa dal primo istante e ti prende piuttosto bene. Se tutto il disco fosse così, gli Irist sarebbero un gruppo d’ingresso perfetto per chi volesse approcciarsi per la prima volta al genere senza rimanere troppo sconvolto.

Chiudiamo in bellezza con i simpaticoni finlandesi METAL DE FACTO, grande rivelazione power metal dell’anno scorso. Come secondo video tratto dal debutto Imperium Romanum hanno scelto Bacchanalia, che come il nome promette è la canzone più culallegra dell’album. Niente di particolare da dire sul video in sé, era solo la scusa per poter parlare ancora dei Metal de Facto. Ave atque vale. (barg)

5 commenti

  • Tra Torkkia,Sorkka e Nerchie questo post mi ha divertito. Con calma mi sentirò tutti i pezzi citati, a proposito sono l’ unico a cui il Caro Leader sta simpatico ? È uguale a Peppa Pig.

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    • In effetti è simpatico il Kim, ma come personaggione è nulla se confrontato al primo presidente del Turkmenistan, del quale proprio stamattina ho letto le prodezze… Lui si che la sapeva lunga.
      Invece i gruppi del jukebox mi fan cacare. Fanno eccezione solo i pugili viterbesi, come direbbe Bombolo…

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      • Parli di Yevgeniy Zemskov? Anche il suo successore Gurbanguly Berdimuhamedow è un bel personaggio

        Cicciobomba Kim paragonato a quest’ultimo soggettone sembra una persona normale

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  • Accidenti a voi, mi state pian piano scavando nel cervello; ormai i primi link che clicco sono quelli riferiti al sanremetal e dintorni, con quel senso di urgenza di tuffarsi nella merda che pensavo di aver superato da anni ormai (maledetti esami di teoria e motodo dei mass media).

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  • Accidenti Bargone, davvero una carrellata di musica di merda.. Une misere e Fallen Arisen su tutti.. I Metal de facto però, mi hanno fatto sorridere.. Sembrano davvero ingenui e convinti nel suonare la loro improbabile musica… Gli darei decisamente il premio simpatia. Mi sono quasi piaciuti e la cosa mi ha preoccupato. Oddio, forse mi stanno piacendo davvero.. Cazzo, mi ero perso il tuo precedente articolo su di loro e Conqueror è bellissima.. Mannaggia Bargone!! Gorilla Pulp invece roba seria. Il pezzo mi ha gasato assai e il video è davvero divertente.

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