Il calendario del male: Roma brucia #4

Dopo un dicembre intensissimo nel quale mi sono perso tutto il perdibile per una serie di rogne con le quali non vi vado ad annoiare, il 2020 è iniziato con i La morte viene dallo spazio a Le Mura di San Lorenzo per ribeccarsi con il neo newyorchese adottivo Greco in trasferta natalizia nella Capitale (del male). Dopodiché calma piatta fino al 16 gennaio, quando al Traffic arrivano i MALEVOLENT CREATION accompagnati dalle glorie locali Hideous Divinity, che presentano il quarto album Simulacrum, il quale segna il passaggio da Unique Leader a Century Media. Ad accompagnarli Helslave e Bedsore. Non ho mai visto gli storici deathster americani all’opera quindi non mancherò sicuramente. Qui il link all’evento su Facebook. Lo stesso giorno le anime più raffinate, che non tollerano siffatti assalti sonici, potranno godersi Vinnie Moore al Let It Beer.

Non ubriacatevi troppo che il giorno dopo tocca stare in forma per un altro release party di un’altra gloria locale: i DOOMRAISER, che chi bazzica i palchi romani avrà imparato ad amare. I doomster de noantri segnano il traguardo del quinto disco con The Dark Side Of Old Europa, che troverete sui banchetti all’Orion di Ciampino, sede dell’evento.

Ancora all’Orion, venerdì 24 gennaio, tutti a scassarsi i timpani con i SUNN O))), accompagnati dall’improvvisatore elettroacustico Valerio Tricoli. Se avete il tempo, potete fare un salto nel pomeriggio ad Ace Records, eroico negozio della capitale specializzato in dischi metal in quel di Montesacro, per il release party dell’ep d’esordio dei Flamekeeper, one man band di Marco, chitarrista dei Demonomancy, ispirata a sonorità d’antan quali l’epic e il doom che furono.

Manco il tempo di riprendere fiato e si abbatte sui nostri crani la prima edizione del METAL CONQUEST FESTIVAL (qui l’evento Facebook), che tira su una scaletta pazzesca con i leggendari Witchfynde, un vero e proprio gruppo feticcio di Metal Skunk quali i Solstice, (se non avete ascoltato White Horse Hill, recuperatelo immediatamente), gli immarcescibili The Black, un pezzo di storia dell’heavy metal italiano, nonché Vultures Vengeance, Chevalier e Canticle. Se per l’occasione scende addirittura il Bargone da Milano, capirete che la serata al Largo Venue è di quelle che tramenderete ai nipotini, ai quali potrete dire: “Io c’ero alla prima edizione del Metal Conquest, era il lontano 2020, c’era pure Ciccio Russo che vomitava l’anima piegato sulla transenna dopo la quindicesima media mentre i Witchfynde suonavano Leaving Nadir“.

Si chiude il 30 gennaio, sempre al Largo Venue, con un vero appuntamento con la storia: il concerto dei DISH-IS-NEIN, nuova incarnazione dei Disciplinatha. Se non avete ancora ascoltato l’ep di sei tracce uscito un paio d’anni fa, forse è il momento di provvedere. Non faranno metal ma fanno male. Molto. (Ciccio Russo)

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