Skunk jukebox: le canzoni dell’estate

Amici, siamo a metà luglio, siete già in ferie? Dove passerete le vacanze quest’anno? Come sapete, il Metallo non va in vacanza e anzi mai come quest’anno si accinge ad ammorbare le vostre orecchie imbastardendosi con i peggiori sottoprodotti mai partoriti da creatività umana. Ciò è preoccupante, ma in effetti pensiamoci un attimo: quelli tra noi che negli anni d’oro compresi nel lustro ‘95-’00 erano adolescenti, oggi sono tra i 30 e i 40, anno più anno meno. È pacifico che la maggior parte di noi abbia un lavoro, possibilmente sottopagato, delle responsabilità, anzi delle Responsabilità, e magari famiglia, figli, suoceri e tutto ciò che questo comporta. Va da se che, riprendendo il discorso iniziato dal tagliente Gabriele Hammerfall, il metal ha subito un cambiamento sostanziale, forse in parte a causa del cambiamento della base dei fans. Quello che voglio dire è che l’Industria Musicale, che ha sede subito di fianco alla sede del ministero dell’Amore, lo ha capito e ci ha piazzato un bel bersaglio dietro la schiena con sotto la scritta “target di mercato”. Potrete avere conferma di ciò se ritroverete una scatola curiosamente piena di occhiali da sole nascosta dentro un’intercapedine di cartongesso di quella sospetta organizzazione dietro casa, come ci insegna il maestro Carpenter.

Ed ecco spuntare come funghi i singoloni dell’estate. Una volta le vacanze o non le facevamo proprio o, quando ci giravano due spicci in più per le mani, facevamo in modo da spendere “fortune” per un biglietto di concerto per poi subire dei viaggi al limite della sopportazione umana in contesti di dubbia igiene. Alzi la mano chi non ha mai passato almeno una volta nella vita un viaggio in notturna in un vecchio intercity a scompartimenti, ovviamente strapieno di gente, seduti di traverso sul pavimento con la testa che ciondolava dal sonno per poi aspettare il primo treno della mattina dopo nella stazione centrale di una qualche grande città. Ora i tempi sono cambiati, il soggiorno in una tenda piantata subito di fianco ai bagni chimici, “così almeno se mi alzo per andare in bagno stanotte sono vicino”, sono stati rimpiazzati da soggiorni in lussuosi alberghi a tre stelle con aria condizionata, moquette e colazione inclusa. Viaggio in macchina o in treno ad alta velocità prenotato a tariffa mini (magari cancellato il giorno stesso) o in aereo (magari cancellato anche questo). Se però la vostra compagna (o compagno) vi dice che quest’anno si potrebbe fare almeno una settimana in un villaggio turistico, o in crociera, che fare? Avete solo due opzioni credibili:

  1. partite con una testata gridando SLAYER!
  2. salvate il rapporto e cedete alla richiesta.

Una volta raggiunto il luogo designato, potrete anche voi fingere di divertirvi e sembrare perfettamente integrati al gruppo ma attenzione, siccome noi non siamo come gli altri, invece che commiserarci per il nostro destino infausto, possiamo tramutare una situazione di merda in un vantaggio tattico per uscire indenni anche a queste vacanze estive, accompagnate oltretutto da un innaturale caldo che manco quello del 2003. Con i fantastici pezzi di quest’anno potremmo instaurare una sorta di codice non scritto per ribaltare la situazione e ottenere un vantaggio tattico sui nemici del vero metal che ammorbano la nostra esistenza anche durante le ferie.

Cominciamo con i Grave Digger. Non attribuibile direttamente al 2019 in quanto uscita a settembre dello scorso anno, ma la loro Zombie Dance sembra composta apposta per spaccare le classifiche dei villaggi turistici. Quando la sottoposi al teorico di redazione Trainspotting, lui mi liquidò con un laconico “è tremenda”. Ed è vero, ne ha parlato anche mr. Belardi, ma col suo trascinante ritmo balcanico e i vari “step to the right, hey! Step to the left, hey!” il vostro mimetismo sarà pressoché perfetto e sembrerà che vi siate perfettamente amalgamati alla massa. Quando poi partirà Rebellion potrete usare la scusa che vi siete sbagliati, ma ormai sarà troppo tardi e potrete uccidere i nemici del vero metal sotto i colpi della vostra fida Zweihänder che vi sarete portati per l’occasione.

Peccato che quest’anno gli Alestorm, altri paladini delle feste in spiaggia, non siano pervenuti. Al loro posto troviamo i funambolici Gloryhammer, che in genere mi garbano abbastanza, ma devo ammettere che quest’anno sono un po’ deluso, il nuovo non mi ha preso tantissimo. Il vecchio Space 1992: the rise of the chaos wizard almeno aveva Universe on Fire che era un pezzo dance allucinante da serata discobar per andare a cercar mussa (come si dice a Genova), mentre il nuovo Legend from Beyond the Galactic Terrorvortex uscito quest’anno è un po’ più deboluccio su questo fronte. Qualcosa di carino ce lo trovate comunque, visto che il riferimento sono sempre i Rhapsody e noi per i Rhapsody daremmo qualunque cosa. Il pezzo del disco per le vostre serate di quest’anno è Hootsforce, però attenzione che qui le chitarre sono molto più scoperte e la vostra copertura potrebbe saltare da un momento all’altro (non avrei mai pensato di scrivere una cosa del genere proprio sui Gloryhammer, come gira strana a volte la vita).

Concludiamo con i Nanowar of Steel e la loro Norwegian Raggaeton che può essere classificata con un solo aggettivo: devastante. In questo momento dietro le linee di redazione c’è un assordante silenzio riguardo a questo esempio (scempio?) estremo di contaminazione. Stiamo facendo tutti finta che non esista, qualcuno forse è addirittura riuscito a mantenersi puro, ma sono sicuro che molti lo abbiano visto e si siano sentiti sporchi dentro. Alcuni di noi addirittura la ascoltano in gran segreto e ne traggono piacere mentre bevono il loro mojito. Il raggaeton, non serve neanche dirlo, è una delle peggiori aberrazioni della sottocultura pop, però in un villaggio turistico potrete spararla a cannone confondendovi tra la folla, ridere imbarazzati e instaurare una comunicazione non verbale con altri soggetti che sono imbarazzati come voi ma che conoscono tutto il “collaterale”, e iniziare a raccogliere le forze. Una volta raggiunta la massa critica potrete finalmente prendere il controllo di un angolo di villaggio turistico e iniziare a grigliare qualunque cosa possedesse una faccia (per dirla come la direbbe un caro amico), bevendo birra e ascoltando gli SLAYER. Dopo aver consolidato le forze potrete partire per la vostra crociata alla conquista dell’intero campo, minacciando chiunque vi guardi storto di farlo finire sulla griglia di cui sopra.

Nelle menzioni d’onore ricordiamo gli Avantasia con Moonglow per la categoria recita dei figli piccoli, e i Battle Beast, quelli con la simpatica camionista alla voce, con una Endless Summer papabile per la sigla di chiusura di un ipotetico remake di Dawson’s creek.

Per oggi è tutto, divertitevi, statemi bene, non fate arrabbiare la vostra dolce metà, fate giocare i bambini e mi raccomando, tenete a posto le mani che scopare, come ben sapete, non è trve. (Maurizio Diaz)

 

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