Blog of my enemies: le playlist 2018 dei tizi di Metal Skunk

MARCO BELARDI

Disco dell’anno: VOIVOD – The Wake

Top 10:
ALICE IN CHAINS – Rainier Fog
WITHERFALL – A Prelude To Sorrow
JUDAS PRIEST – Firepower
NECROPHOBIC – Mark Of The Necrogram
WHITE WIZZARD – Infernal Overdrive
TRIBULATION – Down Below
ARTILLERY – The Face of Fear

ANGELUS APATRIDA – Cabaret de la guillotine
WARREL DANE – Shadow Work
THE SKULL – The Endless Road Turns Dark

Altra roba che mi è garbata: Ghost, Monster Magnet, At The Gates con la canzone dell’anno Palace of Lepers, ottimi ritorni italiani di Necrodeath e Sadist all’insegna della semplicità, ed infine Sleep ed Haken. Annata pazzesca, nel 2017 ero riuscito a malapena a scegliere dieci titoli, di cui giusto un paio veramente buoni, e mi ero perso per strada il solo Atonement degli Immolation.

Ciofeca dell’anno: Therion perché mi sono pure impegnato ad ascoltarlo tre volte, e poi Machine Head. Lascio questa sezione ai nomi grossi perché hanno una grossa responsabilità, quindi fanno doppiamente girare le palle quando steccano.

L’Italia migliore: I due che ho nominato sopra, mi soffermo poi sugli Psychotomy perché mi hanno lasciato a bocca aperta, dopo che la prima impressione non era stata delle migliori. Ma su tutti, e con un certo distacco, Blasphema Secta degli Abysmal Grief.

Concerto dell’anno: Incantation a Scandicci. Prima volta davanti a John McEntee dopo che la solita febbre, e le coincidenze, mi avevano fatto saltare gli scorsi due concerti sempre a facile portata. Stavolta non potevo mancare, ero lì a due passi e ovviamente hanno spaccato tutto.

Gruppo di supporto dell’anno: Vilemass. Solo un po’ di personalità in più e fanno il salto. E poi i CRX.

Saluta il 2018 con un video: naturalmente questo

PIERO TOLA

Disco dell’anno: TIMECOP1983 – Night Drive

Top 10:
VOIVOD – The Wake
JUDAS PRIEST – Firepower
AA.VV. – Brown Acid: The Sixth Trip
ABYSMAL GRIEF – Blasphema Secta
HAUNTED – Dayburner
OGRE SOUND – Ballard
THE SKULL – The Endless Road Turns Dark
UNCLE ACID & THE DEADBEATS – Wasteland
VHS GLITCH – They Made Me an Animal
BELZEBONG – Light the Dankness

Altra roba che mi è garbata: Un botto quest’anno, in verità. Come non ricordavo da tempo. Tipo i Refuge (ottimo ritorno di fiamma di Peavey Wagner), il nuovo dei Conan, i Progenie Terrestre Pura, un botto di synthwave (ma NON i nuovi Carpenter Brut e Gost), Brown Acid: The Seventh Trip (le sempre ottime compilazioni della RidingEasy Rec.). Poi purtroppo non ho avuto il tempo di sentire o assimilare roba tipo il nuovo Melvins o i Bongripper. Ai posteri…

Ciofeca dell’anno: Le cagate le si fiutano a distanza ad una certa età, e soprattutto nell’era di Spotify e compagnia, però l’atroce operazione di Dave DeFeis che ha fatto uscire tre album TRE in un anno, e che ho dovuto sorbire per doveri di cronaca, direi che ci si avvicina. 

L’Italia migliore: OVVIAMENTE gli Haunted.

Concerto dell’anno: Sono due: Il commovente testamento del possente Mark Shelton (che il Valhalla ti accolga, fratello) a Varsavia a pochi mesi dalla sua scomparsa e i grandissimi Uncle Acid & The Deadbeats, sempre a Varsavia durante il tour di Wasteland. Decisamente uno dei migliori e più geniali gruppi dell’ultimo decennio.

Gruppo di supporto dell’anno: Boh. Quest’anno non ne ricordo uno che sia uno che mi abbia impressionato.

Saluta il 2018 con un video: For Luke Sinclair

CICCIO RUSSO

Non c’è nulla di poser nella nostra cucina

Disco dell’anno: ABYSMAL GRIEF – Blasphema Secta

Top 10:
TRIBULATION – Down Below
IMMORTAL – Northern Chaos Gods
SELVANS – Faunalia
VARATHRON – Patriarchs of Evil
NECROPHOBIC – Mark of the Necrogram
RIOT V – Armor of Light
JUDAS PRIEST – Firepower
VOIVOD – The Wake
WINDHAND – Eternal Return
UNCLE ACID & THE DEADBEATS – Wasteland

Altra roba che mi è garbata: Visigoth, ArtilleryDagon, Crescent, At The Gates, Cor Scorpii, Demonical, Sulphur Aeon, The Skull, Belzebong, Fu Manchu, SleepAlice In ChainsTurbonegro, Cypress Hill, Death in Rome, Timecop1983, Gunship, Death In June.

Ciofeca dell’anno: menzionare gli ultimi di Ministry e Machine Head sarebbe sparare sulla croce rossa. Diciamo che mi aspettavo molto di più dagli High on Fire ma forse la contemporanea uscita di The Sciences non ha aiutato l’ispirazione. Brutte delusioni anche da Pyrexia e The Crown.

L’Italia migliore: oltre a quanto già citato nella top ten, direi HauntedMessa, Aikira, Black Rainbows, Tons, Necrodeath, Lou Quinse, Cripple Bastards, Stormo e Colle Der Fomento.

Concerto dell’anno: gli Iron Maiden all’Ippodromo di Milano.

Gruppo di supporto dell’anno: i Ragnarok di spalla ai Marduk

Saluta il 2018 con un video: Oh mio dio, quanti follower

EDOARDO GIARDINA

Disco dell’anno: LOU QUINSE – Lo sabbat

Top 10:
THE OCEAN COLLECTIVE – Phanerozoic I: Palaeozoic
CRUACHAN – Nine Years of Blood
47SOUL – Balfron Promise
SADIST – Spellbound
IL MURO DEL CANTO – L’amore mio non more
ANCESTORS – Suspended in Reflections
SELVANS – Faunalia
ABYSMAL GRIEF – Blasphema secta
ANTIMATTER – Black Market Enlightenment
WARDRUNA – Skald

Altra roba che mi è garbata: House of Doom (EP) dei Candlemass, In Lak’ech (EP) dei Persefone, The Arrow of Satan Is Drawn dei Bloodbath e To the Night Unknown dei Morne.

Ciofeca dell’anno:quest’anno davvero tante, troppe. Ma soprattutto Animal degli Shining, Beloved Antichrist dei Therion, Evolution dei Disturbed, Eat the Elephant degli A Perfect Circle, Hadeon dei Pestilence. E queste sono solo le più clamorose.

L’Italia migliore: starCross (EP) dei Progenie terrestre pura, Del flusso eterno dei Taur-im-Duinath e Sic transit gloria mundi dei Dyrnwyn.

Concerto dell’anno: Pain of Salvation al Largo Venue.

Gruppo di supporto dell’anno: gli Antarktis di spalla agli In Mourning al Monk.

Saluta il 2018 con un video: “Quando vi radete da voi, state attenti ad usare sempre uno specchio”.

MICHELE ROMANI

Disco dell’anno: COR SCORPII – Ruin

Top 10
VARGRAV – Netherstorm
ANGANTYR – Ulykke
IMMORTAL – Northern Chaos Gods
NECROPHOBIC – Mark of the Necrogram
BLACK REAPER – Celestial Descension
IN THE WOODS – Cease the Day
ALGHAZANTH  – Eight Coffin Nails
VOID OF SILENCE – The Sky Over
ALRAKIS – Echoes From Carinae
STRONGHOLD GUARDIAN – Eastwards

Altra roba che mi è garbata: Daagh, Evilfeast, Veiled, Clouds, Sargeist, Utstott, Pantheist.

Ciofeca dell’anno: Amaranthe, la pietra tombale sul metal.

L’Italia migliore: Selvans – Faunalia

Concerto dell’anno: Taake a Roma, uno dei pochissimi visti quest’anno.

Gruppo di supporto dell’anno: Selvans

Saluta il 2018 con un video: l’arte del comunicare

MASTICATORE

Disco dell’anno: ABYSMAL GRIEF – Blasphema Secta

Top 10:
MARNERO – Quando vedrai le navi in fiamme sarà giunta l’ora
COLLE DER FOMENTO – Adversus
GHOSTEMANE – N/O/I/S/E
SOLSTICE – White Horse Hill
MESSA – Feast for Water
CRIPPLE BASTARDS – La fine cresce da dentro
GRINDZILLA – Toshinquandon
VOIVOD – The Wake
BRUTAL SPHINCTER – Analhu Akbar
DICKSUCKER – I’ll twink to that! / Gay Guerrilla Terrorism Unit

Altra roba che mi è garbata: Shredder 1984 – Nemesis, Deterioration – Lupara bianca, Pornthegore – The impaling rites of Count Dickula, Judas priest – Firepower, IntraAnal Laceration – Drowned in shit, Tu carne – Acumulacion de cadaveres, Carpenter Brut – Leather teeth

Ciofeca dell’anno: The worst band in the world – Pure shit

L’Italia migliore:  Una stagione all’inferno – Il mostro di Firenze, Metal Carter – Slasher movie stile, Jesus ain’t in Poland – No man’s land, Dark polo gang – Trap lovers

Concerto dell’anno: Taake (Traffic)

Gruppo di supporto dell’anno: Aluk Todolo (Brutal Assault 23)

Saluta il 2018 con un video: https://www.youtube.com/watch?v=Oojhk9PJLtk

CHARLES

Disco dell’anno: ABYSMAL GRIEF – Blasphema Secta

Top 10:
ARGINE – Pathos!
COR SCORPII – Ruin
HOTH – Astral Necromancy
IMMORTAL – Northern Chaos Gods
NECROPHOBIC – Mark of the Necrogram
SOLSTICE – White Horse Hill
TIMECOP1983 – Night Drive
TRIBULATION – Down Below
VARATHRON – Patriarchs of Evil
WINDHAND – Eternal Return

Altra roba che mi è garbata: Uncle Acid & The Deadbeats, At The Gates, Vreid, Marduk, Death In Rome, Uada, Summoning, Alice In Chains, Black Rainbows, Haunted, Rome, Kirlian Camera, Messa, Lou Quinse, Black Label Society, Selvans, Death In June, Lycia, Sad Lovers And Giants, VHS Glitch. Ma soprattutto il nuovo VNV Nation.

Ciofeca dell’anno: i nuovi di Amorphis, Dimmu Borgir e Barren Earth sono delle belle merdacce, mentre le sei ore in totale di farneticamenti dei Therion e Virgin Steele fanno tutto il giro e diventano quasi sublimi.

L’Italia migliore: Camerata Mediolanense

Concerto dell’anno: RAGNAROK

Gruppo di supporto dell’anno: RAGNAROK

Saluta il 2018 con un video: DJ Set by Mustafa “Skunk” Atatürk

IL MESSICANO

Disco dell’anno: ZEKE – Hellbender

Top 10:
CRIPPLE BASTARDS – La Fine Cresce da  Dentro
TIMECOP1983 – Night Drive
MASS GRAVE – Our Due Descent
IMMORTAL – Nothern Chaos Gods
HATE ETERNAL – Upon Desolate Sands
EXTINCTION OF MANKIND – Storm of Resentment
NECROS CHRISTOS – Domedon Doxomedon
CLUTCH – Book of Bad Decisions
FU MANCHU – Clone of the Universe
COLLE DER FOMENTO – Adversus

Altra roba che mi è garbata: Ho fatto fatica a trovare ben dieci dischi per la lista di cui sopra. Vaffanculo.

Ciofeca dell’anno: La parola “ciofeca” non la usa più nemmeno mia madre che è una vecchia di merda.

L’Italia migliore: Jesus ain’t in Poland – No Man’sLand

Concerto dell’anno: Sfera Ebbasta insieme a Ciccio Russo. Ci siamo divertiti tantissimo.

Gruppo di supporto dell’anno: VAFFANCULO A MAMMATA

Saluta il 2018 con un video: Avanti il prossimo.

CESARE CARROZZI

Disco dell’anno: JUDAS PRIEST – Firepower

Top 10:
IMMORTAL – Nortern Chaos Gods
GHOST – Prequelle
MICHAEL ROMEO – War Of The Worlds pt. 1
REFUGE – Solitary Men
CONCEPTION – My Dark Symphony
BRAINSTORM – Midnight Ghost
PAUL GILBERT – Behold Electric Guitar
ARSIS – Visitant
AT THE GATES – To Drink From The Night Itself
JASON BECKER – Triumphant Hearts

Altra roba che mi è garbata: Marty Friedman – One Bad M.F. Live!!

Ciofeca dell’anno: Primal Fear – Apocalypse, Metal Allegiance – Volume II, Impellitteri –  The Nature of The Beast

L’Italia migliore: Eh?

Concerto dell’anno: L’anno prossimo.

Gruppo di supporto dell’anno: Alcolisti anonimi.

Saluta il 2018 con un video: return to the call of the wintermoon.

STEFANO GRECO

Disco dell’anno: TURBONEGRO – RockNRollMachine

Top 10:
VOIVOD – The Wake
COLLE DER FOMENTO – Adversus
UNCLE ACID AND THE DEADBEATS – Wasteland
FU MANCHU – Clone Of The Universe
ABYSMAL GRIEF – Blasphema Secta
SLEEP – The Sciences
SPIRITUALIZED – And Nothing Hurt
TURNSTILE – Time & Space
ALICE IN CHAINS – Rainier Fog
JUDAS PRIEST – Firepower

Altra roba che mi è garbata: Monster Magnet, Immortal, High On FireGhost. Tutto sommato anche la svolta moscia degli Arctic Monkeys ha un suo perché.

Ciofeca dell’anno: se non ciofeche vere e proprie ci sono stati vari nomi grossi parecchio sotto le attese, fra tutti Clutch e Corrosion Of Conformity. E se vogliamo pure gli Sleep, nonostante il posto in playlist.

L’Italia migliore: in maniera molto diversa, i due nomi presenti in top 10.

Concerto dell’anno: Cult of Luna & Julie Christmas che suonano Mariner e gli Iron Maiden all’Hellfest.

Gruppo di supporto dell’anno: gli Svetlanas che aprivano per i Mondo Generator, e i Godzillabong a prescindere, anche solo per il nome.

Saluta il 2018 con un video: musica per i più piccini.

ENRICO

Disco dell’anno: SLEEP – The Sciences

Top 10:
A PERFECT CIRCLE – Eat The Elephant
ALICE IN CHAINS – Rainier Fog
BLACK LABEL SOCIETY – Grimmest Hits
CLUTCH – Book Of Bad Decisions
FU MANCHU – Clone Of The Universe
GHOST – Prequelle
HIGH ON FIRE – Electric Messiah
JUDAS PRIEST – Firepower
VOIVOD – The Wake
ZEAL & ARDOR – Stranger Fruit

Altra roba che mi è garbata: At The Gates, Bongripper, Corrosion of Conformity, Hank Von Hell, Immortal, Marduk, Monster Magnet, Monster Truck, Saxon, SpiritualizedTribulation, Uncle Acid & The Deadbeats, VNV Nation, Windhand, Yob.

Ciofeca dell’anno (e forse anche del decennio): Machine Head – Catharsis

L’Italia migliore: Marnero – Quando Vedrai Le Navi In Fiamme Sarà Giunta L’Ora, Messa – Feast For Water, Selvans – Faunalia

Concerto dell’anno: Nine Inch Nails @ Mad Cool Festival, Madrid – 14.7.2018

Gruppo di supporto dell’anno: Nyos @ Traffic, Roma – 10.11.2018

Saluta il 2018 con un video: Angel of Du-du-du-da-da-da

TRAINSPOTTING

Disco dell’anno: SOLSTICE – White Horse Hill

Top 10:
ABYSMAL GRIEF – Blasphema Secta
COR SCORPII – Ruin
IMMORTAL – Northern Chaos Gods
IN THE WOODS – Cease the Day
MESSA – Feast for Water
SOJOURNER – The Shadowed Road
SUMMONING – With Doom We Come
TRICK OR TREAT – ReAnimated
UADA – Cult of a Dying Sun
WINDFAERER – Alma

Altra roba che mi è garbata: quest’anno, a parte pochissimi dischi di gran pregio (Solstice, Immortal e Summoning), c’è stata una slavina di dischi bellini che, se da un lato mi ha facilitato nel compilare la top ten, dall’altro ha reso molto labile il confine tra i dischi da mettere in classifica e quelli da citare nel pastone qui. Quindi direi, in ordine sparso – e sicuramente dimentico qualcosa: Visigoth, Tons, Belzebong, Necrophobic, Tribulation, Valkyrja, Riot V, Powerwolf, Archgoat, Chris Bay e Death in Rome.

Ciofeca dell’anno: direi gli Amaranthe per ampio distacco.

L’Italia migliore: Selvans, Lou Quinse, Crisis Benoit, Aikira.

Concerto dell’anno: Manilla Road a Varsavia, uno dei momenti che mi porterò nel cuore per tutta la vita.

Gruppo di supporto dell’anno: ce ne sarebbero tanti ma non posso esimermi dal premiare i Ragnarok, brutti sporchi e impresentabili come ogni gruppo metal dovrebbe essere.

Saluta il 2018 con un video: сука блять

19 commenti

  • Anno bulimico da parte mia, ho consumato un sacco di roba, prevalentemente in macchina.
    I miei 30 cents, data la premessa.

    Podio:
    1.Panopticon – The Scars of man…(se non lo avete fatto ascoltatelo bene. Doppio album capolavoro)
    2.Witherfall – A prelude to Sorrow
    3.Voivod – The Wake

    Poi…
    Necrophobic – Mark of the necrogram
    RÚR – RÚR (splendido album di epic black metal norvegese)
    Varathron – Patriarchs of Evil
    Agrypnie – Grenzgänger (capolavoro di ‘post black metal’)
    Drudkh – They often see dreams…
    The Ocean – Phanerozoic I
    Mare – Ebony Tower
    Misanthropic Rage – I.N.R.I (straconsigliato se vi piacevano i Dark Millennium)
    Khemmis – Desolation
    Solstice – White Horse Hill
    Vanishing Kids – Heavy Dreamer

    Altra roba bella:
    Hamferd – Tamsins likam
    Harakiri for the Sky – Arson
    Visigoth – Conqueror’s Oath
    Tribulation – Down Below
    Mournful Congregation – The Incubus of Karma
    Alice in Chains – Rainier Fog
    Shylmagoghnar – Transience
    Yob – Our Raw Heart
    Satan – Cruel Magic
    Uada – Cult of a Dying Sun
    Winterfylleth – The Hallowing of Heirdom
    Lords of Black – Icons of the New Days
    Angelus Apatrida – Cabaret de la Guillotine
    Immortal – Northern Chaos Gods
    Wet – Earthrage
    Judas Priest – Firepower
    At the Gates – To drink from the night itself
    Ghost – Prequelle
    Totalselfhatred – Solitude
    Southern Empire – Civilisation
    Sojourner – The Shadowed Road

    Consiglio all’amico Fredrik, con cui condivido la passione per il death/black svedese:
    Valkyrja – Throne Ablaze

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  • Ma sono l’unico ad aver trovato meraviglioso il nuovo dei Funeral Mist?

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  • Io poca novità invece.
    Che davvero ho trovato eccellente:
    – Angelus Apatrida.
    Molto buoni:
    – Saxon (ma come, nessuno me li cita!);
    – Unleashed (anche questi non li vedo);
    – At The Gates;
    – Judas Priest;
    – Gama Bomb;
    Abbastanza bene:
    – U.D.O.;
    – Riot V;
    – Primal Fear;
    – Powerwolf;
    – Kalmah;
    – Necrophobic.
    Delusione The Crown anche per me…

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  • questi i miei:
    Judas Priest – Firepower: mai mi sarei atteso un disco del genere da gente che consideravo tendente al bollito misto.
    Immortal – Northern chaos gods. Anche qui, meglio di ogni aspettativa. Tra i miei preferiti subito dopo at the heart of winter, spazza via la modesta produzione dei tardi anni ’00.
    Necrophobic – Mark of the necrogram. Vedi sopra. Nonostante non avessero mai del tutto “sbagliato” un album, questo ottimo mix vecchio/nuovo alza ancora il livello qualitativo.
    Hoth – Astral necromancy. Mezzo capolavoro di death/black anni 90. serve dire altro?
    Revolting – monolith of madness. altra paccata di death svedese per vecchi rincoglioniti.
    Night in gales – last sunsets. Vedi sopra, in versione Gothenburg.
    Striker – play to win. Questi nella loro semplicità (tra priest anni 80 e dokken) mi hanno preso bene. Fossero nati 30 anni prima sarebbero stati sommersi da reggiseni e pel di figa.
    Mesarthim – the density paramether. Cominciamo a deviare: mi piacevano i PtP, mi son piaciuti pure questi.
    Timecop1983 – Night Drive. E qui outing conclamato. mai come quest’anno ho ascoltato paccate di synth/retrowave, delle uscite 2018 questo stacca tutti.
    Into Eternity – the sirens. Un grande album per una band tanto valida quanto sfortunata. Produzione oscena, quasi da demo anni 90. Nonostante questo, loro spaccano culi come sempre.
    Appena fuori dalla top ten solo perchè l’ho ascoltato una paio di volte e da poco, ma sulla fiducia:
    Unleashed – the hunt for white christ.
    ciofeche. nessuna, forse in ambito synthwave il nuovo Dance with the Dead è debole e prolisso, con 4-5 ottimi pezzi e troppi filler. i The crown non li posso definire una delusione, come nemmeno gli At the Gates, ma non mi hanno preso come gli 11 sopra.

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  • Una sola citazione per i Metal Church? Un loro nuovo album va inserito in playlist anche solo per devozione!

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  • La Dark Polo Gang sulla playlist del masticatore ha un non so che di epico…ma sono l’unico che non si riesce nemmeno a far piacere l’ultimo degli Alice In Chains?

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  • top ten 2018:
    SUMMONING – “with doom we come”
    HELLISH GOD – “the evil emanations”
    DESTROYER 666 – “call of the wild” (EP)
    TRIBULATION – “down below”
    NECROPHOBIC – “mark of the necrogram”
    AVATAR – “avatar country”
    THEM – “manor of the seven gables”
    KALMAH – “palo”
    MORK GRYNING – “live at Kraken”
    NAGLFAR – “principium” (raccolta primi demo)
    LIZZY BORDEN – “my midnight things”
    THERAPY? – “cleave”
    DECEASED – “ghostly white”
    OPERA IX – “the gospel”

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  • Nanowar (of Steel) – Stairway to Valhalla

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  • Posto che da anni, ormai, seguo più il progressive del metal, la mia top 10 è la seguente:
    1. Solstice – White Horse Hill (grazie grazie Trainspotting)
    2. Judas Priest – Firepower
    3. Gleb Kolyadin – Gleb Kolyadin
    4. Witherfall – A Prelude To Sorrow
    5. Kayak – Seventeen
    6. The Tangent – Proxy
    7. Voivod – The Wake
    8. Visigoth – The Conqueror’s Oath
    9. Magnum – Lost On The Road To Eternity
    10. Carpenter Brut – Leather Teeth
    Altra roba meritevole: Haken, Riverside, Between The Buried And Me, All Traps On Earth, Oaksenham, La Coscienza Di Zeno, The Night Flight Orchestra, David Cross & David Jackson, Saxon e At The Gates.
    Tra le delusioni, o comunque i dischi da cui mi aspettavo di più, Ihsahn, Arkona e soprattutto Spock’s Beard.
    Miglior concerto: lotta serratissima tra gli Helloween con Kiske e Hansen al Rock Fest, e Carpenter Brut al Summer Breeze.

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  • sergente kabukiman

    quanto cazzo è bello ciccio russo?

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  • Ah ah ah…..il post si chiude col video di DJ Blyatman…non pensavo che qualcuno in italia vedesse sta roba…qui nella periferia est di Mosca i giovani sono tutti così. Oggi fa -11° e girano con la tuta Adidas e le tennis (i più trucidi con mocassini e calzino bianco a vista). Хуй ложному металлу и гомосекам ! ура Россия!

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