Marilyn Manson è il nuovo messia? Non lo so, ma è fuori il suo nuovo singolo

Parliamoci chiaro: Marilyn Manson, musicalmente parlando, è sempre stato poca cosa. Condivido pienamente l’analisi che fece Trainspotting di Antichrist Superstar, che è il suo miglior disco. O almeno credo che lo sia, visto che sono rimasto a The Golden Age of Grotesque, ma dubito fortemente che dopo abbia fatto di meglio. Tra l’altro proprio qualche mese fa mi chiedevo che fine avesse fatto. Sinceramente credevo che fosse morto e invece no: ha fatto altri tre o quattro album con un’etichetta indipendente (o qualcosa del genere) e suona ancora in giro, specialmente in occasione dei festival estivi. E niente: in pratica lunedì 11 settembre è uscito il suo nuovo singolo, We Know Where You Fucking Live. Il pezzo non è nemmeno malissimo. Cioè, nel senso: è robetta di Marilyn Manson, ma si lascia ascoltare piacevolmente.

Diciamola tutta: a me di ‘sto minchione alla fine frega un cazzo, ma siamo nel 2017 e siamo nella merda. I ragazzini di oggi stanno crescendo con la trap, con l’elettronica scrausa riciclata, con le boy bands, con i pupazzi decerebrati da Cottolengo che vengono fuori da quegli insulsi reality del cazzo. Abbiamo bisogno di questo personaggio. Ci serve qualcuno che vomiti sangue, che utilizzi abiti neri e teschi, che sia blasfemo, che dica che questa società fa schifo, che il mondo fa schifo, che la gente fa schifo, che fa tutto schifo, ma che se alzi la voce e tiri pugni a mulinello forse riesci a cambiare almeno la tua realtà e se non ci riesci pazienza, perché almeno ci hai provato e poi comunque alla fine muori lo stesso. Noi queste cose le sappiamo da sempre, ma i giovanissimi no, cazzo. Non le sanno. Ci vuole qualcuno che dica alla massa che c’è molta altra musica oltre alla merda che c’è ora in giro, che c’è chi si veste diversamente, chi non la pensa come Fabrizio Corona e, nonostante questo, spacca a certi livelli. Questa è l’epoca del pensiero massificato, del mondialismo, del vuoto pneumatico, del nulla. Voi a questo scemo vestito da puttana oggi come oggi dovete volere bene e dovete sperare che ritorni in auge. Ci vuole uno scossone, un trauma, qualcosa, cazzo. Qualsiasi cosa che parta dal mainstream e traghetti i ragazzini verso la parte giusta, come avveniva un tempo.

Avrei voluto scrivere un sacco di cose, ma ho perso una scopata sicura e ho i coglioni che mi girano a mulinello da un paio d’ore. Tanto ci siamo capiti lo stesso.

Ad un’unica cosa si badi: a tenersi in piedi in un mondo di rovine. (Il Messicano)

19 commenti

  • No. Non ne abbiamo bisogno. Portate i vostri figli a vedere e sentire Airbourne e Overkill. Io l’ho fatto. Essi capiranno.

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    • E chi non ha il padre appassionato come fa? Io senza gli Slipknot e Marylin Manson il metal non saprei nemmeno dove sta di casa. Ed invece eccomi qui 17 anni dopo ad andare ai concerti dei Cannibal Corpse, dei Rhapsody e dei Testament. Il Messicano ha pienamemte ragione, ci servono gruppi/personaggi di ingresso o siamo condannati all’estinzione

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    • Penso che di coloro che sono nati tra la fine degli anni ’80 e nel corso dei ’90, in Italia, una parte davvero limitata sia arrivata ad ascoltare metal passando direttamente per i generi tradizionali. Ad artisti come M. Manson, Slipknot, Korn e altri andrebbe tributato il giusto riconoscimento per aver fatto da porta per un mondo, senza contare che talvolta hanno scritto anche musica di qualità. C’è ancora chi deve levarsi dagli occhi le “fette di prosciutto” del presunto trvismo.

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  • Una domanda: secondo voi, Chi ha scritto quelle parole che chiudono l’articolo considererebbe il metal stesso sotto la categoria delle “rovine”?

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    • Evola è un pò il Burzum della filosofia, perlomeno nella sue opere primigenie. Preoccuparsi delle sorti della tradizione-rivoluzionaria (toh, ecco un ossimoro) del metal (o del rock anticonformista) è un paradosso conformista, comunque, al di là del fatto che l’articolo del Messicano è simpatico e ben fatto.

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    • Direi di no, lo considererebbe come una componente del necessario passaggio nichilista che alla peggio risveglia semplici forze elementari e nella migliore delle ipotesi parla all’uomo della Tradizione. Secondo me Filosofem gli sarebbe piaciuto.

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  • Senza Manson non mi sarei avvicinato al metal, onore a Manson.
    Che poi tutto sto denigrarlo mi pare esagerato, “Mechanical Animal’ resta una delle cose di qualità assoluta in ambito musica “pesante” mainstream. E proprio il suo essere “mainstream ma di qualità” ha permesso a tanti profani d 14 anni di approdare dove siamo adesso, cosa che ad un Linkin Park del cazzo non sarebbe mai riuscita…

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    • Ilinkin park veramente qualcosa di improponibile.. Anche perchè tutti quelli che ho conosciuto, che dicono di essere stati introdotti al metal dai park non sono mai andati oltre o al massimo sono arrivati a gruppi tipo i trivium e cose simili… I linkin sono davvero lo spartiacque, tra chi poi si sarebbe buttato su cose più pesanti e chi sarebbe sempre rimasto nel settore metal da Mtv, per intenderci… Poi se penso appunto a mechanical animal e ai linkin appena arrivati su mtv, tutti fighettini finti alternativi con le loro lagne pseudo rock, il paragone non si apre manco per il c….

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  • Mi permetto un’aggiunta semi-seria al mio post precedente, perché la questione che sollecitate è interessante. La riformulo così: chi o cosa è perturbante oggi rispetto alla cultura dominante? La musica una volta lo era, certo. Il metal lo era. La “minaccia” riguardava la provocazione sovversiva di ciò che la massa considerava rassicurante. Blasfemia, attacco ai dogmi cristiani (black metal), ma anche la dimensione di denuncia sociale (thrash metal) o la valorizzazione di appartenenze e valori eterotopi rispetto all’individualismo (epic metal, heavy classico, eccetera). Ma oggi cos’è che fa paura? La paura e il fascino del perturbante hanno ancora a che fare con gli aspetti simbolici? Erano minacce simboliche quelle del rock, minacce a costruzioni intangibili, perché l’educazione, il conformismo, la massificazione, la società liquida sono costrutti simbolici. Oggi le paure, le fascinazioni, le fobie si nutrono di concretismi, di minacce reificate. La gente, i genitori, i ragazzi…più o meno tutti hanno una fottuta paura di prendere una cazzo di metropolitana, hanno terrore di non avere un’identità (senza interessarsi a produrne modelli alternativi), temono la povertà e i nemici stranieri (negri, cinegri, musulmani e quello che cazzo vi viene in mente) che sono venuti a toglierti qualcosa. Qualcosa che ha a che vedere con la vita e la morte, con la cruda realtà e non con “l’ordine della notte”, l’inconscio, la mitopoiesi della fantasia. Le croci rovesciate, le bestemmie, le chiese in fiamme non fanno più paura a nessuno. Men che meno Marilino Mansonio…

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    • Ma perché deve fare paura? Io me ne sbatto e me ne sono sempre sbattuto del messaggio. Spessissimo, soprattutto qui, leggo prosopopee relative alla società, ai messaggi, alla ribellione… A me piace il metal perché è la musica della mia vita, mi fa banalmente godere da 25 anni. Che utilità abbia, che messaggio veicoli, ma sticazzi. E’ semplicemente il miglior sballo del mondo. Altro non serve.

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      • We are blind to the
        Worlds within us,
        Waiting to be born…

        Per questo, per esempio. Interrogarsi sul senso delle cose…lo facciamo da che mondo è mondo. Ci sta pure fregarsene, poi, è legittimo. O vederla più semplice, come quando scrivi che è sballo. Sì, è vero. È anche questo…

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  • Io penso che più che la mancanza del personaggio alla Manson al giorno d’oggi sia proprio la società , a differenza di venti anni fa, ad essere estremamente più omologata ed irriggimentata. I ragazzini di oggi, a differenza di chi ha vissuto la propria adolescenza nei 90, già dall’età di 11,12 anni se non prima sono costantemente bombardati tramite internet, televisione e quanto altro da modelli comportamentali globali ai quali non hanno nulla da contrapporre. Inolte la società odierna, tramite i social, ha un sistema di controllo ed autocensura fino a pochi lustri fa inimmaginabile, per cui tutto quanto deve per forza omologarsi al pensiero ed al gusto imperante altrimenti viene immediatamente messo all’indice ed eliminato, si esiste solo se ci si conforma al modello, tutto è messo sotto uno sguardo occhiuto e reso inoffensivo e neutro. Basti pensare all’ondata di isteria collettiva che è esplosa negli USA intorno alle statue di Colombo e dei monumenti ai generali sudisti ed a Balbo o, nel nostro piccolo, alle reazioni altrettanto isteriche al saluto romano di Anselmo.
    Che posto potrebbe avere un Manson al giorno d’oggi, e soprattutto che pubblico potrebbe attirare? Sicuramente satanismo e droghe o sadismo non sono forse più argomenti in grado di creare scandalo, piuttosto un Manson del 2017 dovrebbe parlare di razzismo, misoginia e scagliarsi contro gli omosessuali per essere davvero un personaggio contro e scomodo ma, a differenza di 20 anni fa, non avrebbe la possibilità di durare più di 5 minuti

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    • Satanismo, droghe e sadismo sono argomenti sempre “comodi”, 20 anni fa come oggi. Certo, non comodi come i temi abusatissimi del genere pop-rock ma tutto sommato innocui. Giocare con la propria identità sessuale? In USA, lo fanno dagli anni 70. Sparare sulla chiesa cattolica… tutti, in occidente, prendono per il culo i preti, il Cristo o la Bibbia. Nessuno osa farlo con l’islam, per esempio. Razzismo, misoginia, omosessualità: questi (hai ragione) sono altri temi davvero pericolosi. Ma lo sono oggi come lo erano 20 anni fa. MM, furbacchione, l’ha sempre saputo e non ha mai davvero rischiato nulla, né ieri né oggi. E te lo sta dicendo uno a cui piace, la musica del Reverendo (e sono anche andato discograficamente oltre le colonne del capolavoro Antichrist senza pentirmene).

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  • Credo che il Messicano abbia toccato il tasto dolente: gli adolescenti di oggi rischiano di crescere senza sapere che un’alternativa è possibile. Non è un discorso solo musicale, ma molto più ampio. Quando ascoltai i Black Sabbath per la prima volta non scoprii solamente il metal, ma capii che là fuori c’era un mondo pieno di cose fighissime (che fossero canzoni, libri o film) di cui i miei amici non sapevano niente e che alla tv non avrebbero mai passato.

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  • il Ragionamento non è sbagliato.
    Io avevo mio fratello di dieci anni più vecchio … che mi ha introdotto ai Pink Floyd ,
    Deep Purple , Traffic , il primo Santana e tanto altro , m’ha dato l’idea di comprare una chitarra .. (oltre che farmi apprezzare la lettura e i fumetti) .. poi ho conosciuti gentaglia
    che suonava o almeno cercava di farlo e da li ho conosciuto Van Halen , AC/DC etc ..
    A mio figlio ho fatto sentire parecchie cose .. ma mi rendo conto sia difficile fargli capire tutto..
    soprattutto se poi è circondato da coetanei bimbi minkia e alla fine ascolta Metal (gli piacciono anche i Loudness !! ) ma non conosce i pink floyd …. ma conosce tutti i cazzo di rappettari Italici melensi e tutti uguali , infestati da auto-tune senza il quale non fanno neanche la cacca !!

    E chi non ha fonte in casa ?
    Cazzo beve ?
    A me lui fa cagare , è sicuramente un tipo intelligente e serve uno come lui a incuriosire ..
    ben venga … anche perché vecchie glorie sempre meno … e nuove leve ..
    bravi ma mancano gli stracazzi ..

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